“...Girando nel Conservatorio di Napoli si sente ancora oggi l’odore dei vecchi ricordi, al solo pensare chi calpestò quel suolo e chi studiò in quelle aule, mi fa sentire quasi insignificante e nello stesso tempo mi da la forza di continuare.
Noi esistiamo ed abbiamo un ruolo perché tanti altri prima di noi hanno tracciato il solco nel quale noi oggi camminiamo e nel quale spesso sprofondiamo. La forza per andare avanti sta proprio nella conoscenza di chi fu l’artefice di quel solco”.