Abstract
L'origine istriana, con la perenne amarezze dell'esilio imposto, con l'ampia cultura mitteleuropea della germania di valia, hanno datoun'impronta originale, in chiave etica ed oggettiva, all'immagine storiografica di Romana De Carli, che si avvale di una ricerca analitica e di un'eseplare ricerca delle fonti, senza dire del ricorrente confronto con le esege e le interpretazioni altrui: una prassi consolidata che si ripropone nella sua lunga e multiforme opera editoriale, con particolare riguardo alle tante vicende della Casa asburgica, a quelle della Grande Guerra, ed a taluni momenti rinascimentali, con il corredo di un'ampia ducumentazione iconografica. Le ragioni ideali, i fatti storici e i grandi protagonisti, anche in quest'ultima opera dedicata a Maria Teresa, sono oggetto di valutazioni approfoondite, ma nello stesso tempo lontaneda ogni dogmatismo aprioristico, quasi a suffragare l'intento prioritario dell'Autrice, che è quello di testimoniare e promuovere spunti di riflessione non effimere su pagine di storia generalmente complesse, pur nella fedeltà a valori non negoziabili, come quelli umani e civili. Nell'ambito di una storia intensa quale "luce di verità"sulla tragedia e sulla commedia umana, l'opera di Romana De Carli ha tutte le carte in regola per esprimere un modello di rinnovato e sicuro riferimento. Laura Brossi