“Vi dispiace se non fumo?” di Massimo Crosia, presentato dall’ENPAM è una chiara chiamata all’abbandono del tabagismo
L’ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Medici), ex ente di diritto pubblico italiano nata nel 1950, ha recentemente presentato e recensito sul giornale della Previdenza dei medici e degli odontoiatri il libro "Vi dispiace se non fumo?” di Massimo Crosia. L’ENPAM, oggi trasformata in una Fondazione senza scopo di lucro ha evidenziato l’importanza del lavoro di Crosia nella sensibilizzazione contro il tabagismo.
Il libro, pubblicato con la piattaforma di self publishing etabeta, si pone l’obiettivo di ispirare la disassuefazione dal tabacco.
L’autore, Massimo Crosia, odontoiatra nato nel 1969, ex fumatore, si è immerso in un viaggio nella rete scoprendo che ogni giorno quattro miliardi di persone al mondo utilizzano internet per cercare informazioni che le aiuti a smettere di fumare. Ha creato dunque un testo che, con uno stile accattivante, si presenta come una zattera di salvataggio per chi sta cercando un aiuto contro la dipendenza dal fumo. Il libro di Crosia affronta in modo incisivo e diretto il problema del tabagismo, proponendo una riflessione sulla possibilità di costruire un percorso di crescita personale attraverso l’informazione e la consapevolezza.
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Gli scienziati hanno stabilito sin dagli anni ’30 del secolo scorso una correlazione tra tabagismo e cancro, ma nonostante questo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno il consumo di tabacco causa la morte di 8 milioni di persone a livello globale. Nell’Unione Europea, il tabacco è responsabile di circa 700 mila morti annue, di cui 90mila solo in Italia.
Attraverso un percorso narrativo avvincente, l’autore delinea la storia del tabagismo, dalla sua introduzione in Europa nel Cinquecento da parte dell’ambasciatore francese Jean Nicot de Villemain, che ha dato il nome alla nicotina. Il libro esplora anche la pubblicità delle sigarette, inclusa quella delle sigarette elettroniche, sottolineando l’ambiguità che spesso ne accompagnano la promozione, contribuendo ad aumentare l’abitudine al vizio.
Un punto focale del libro è l’analisi degli effetti devastanti della nicotina, con particolare attenzione ai danni che essa provoca nel cavo orale, osservati dall’autore nel suo studio odontoiatrico. Crosia punta il dito anche su un inquinamento ambientale spesso sottovalutato: quello delle cicche, realizzate in acetato di cellulosa, un materiale difficilmente biodegradabile, che vengono gettate via ogni giorno da un miliardo e mezzo di fumatori.
Il capitolo conclusivo del libro è dedicato ai centri antifumo ospedalieri, ritenuti una risorsa fondamentale per liberarsi dalla “tirannia” delle sigarette. L’autore fornisce informazioni dettagliate su questi centri, sottolineando che tutte le risorse necessarie sono disponibili sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il libro pubblicato con la piattaforma etabeta sottolinea anche l’esistenza di un numero verde contro il fumo (800544088), ma con amarezza rileva che nel 2021 ha ricevuto solo ottomila chiamate.
L’autore, che ha perso il padre a causa del cancro polmonare derivante da una lunga abitudine al fumo, invita chiunque sia interessato a liberarsi dalla dipendenza tabagica e a cercare aiuto e supporto.
In conclusione, "Vi dispiace se non fumo?” si presenta come un libro informativo e coinvolgente, scritto con l’obiettivo di sensibilizzare sulla pericolosità del tabagismo e fornire strumenti e risorse per chi desidera intraprendere il percorso verso la disassuefazione.
La presentazione dell’ENPAM sottolinea l’importanza di opere come questa nel promuovere la consapevolezza sulla salute e nell’incoraggiare azioni volte a ridurre il consumo di tabacco.
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