5 Grandi Autori che hanno iniziato con il SelfPublishing

Il Self Publishing non è un fenomeno nuovo se non fosse per le dimensioni e la considerazione che stanno via via sempre più aumentando e acquisendo valore. Se realizzato nelle modalità e per gli obbiettivi giusti, può dare molte soddisfazioni.

Il primo volume dell'opera À la recherche du temps perdu venne rifiutato da ben 3 editori. Proust decise infine di
auto pubblicare il dattiloscritto pagando di tasca propria le spese di pubblicazione, stampa e pubblicità. Alla fine della prima guerra mondiale, Gide, fondatore della Nouvelle Revue Française, si rese conto di aver sbagliato a bocciare il dattiloscritto di Proust e decise di pubblicare tutti i capitoli successivi dell’opera di successo dell’autore, considerato uno dei maggiori esponenti della letteratura francese.

Nascose nelle tasche dei cappotti dei critici che frequentavano la rivista "Nosostros", (importante centro di incontro degli intellettuali di Buenos Aires ) alcune copie della sua antologia poetica. Borges realizzò l’opera con fretta ed estrema disinvoltura. Le 300 copie che regalò agli intellettuali di Buenos Aires riscossero, con suo stupore, un grande successo tanto che gli fecero guadagnare la reputazione come poeta.

L'autrice gestì in autonomia la raccolta di poesie, sua opera d'esordio. Realizzò il libro con il supporto di una stampante piana, progettò la copertina con blocchi di lino e distribuì solo 220 copie. La Atwood in tempi recenti ha difeso le piattaforme di Self Publishing. E’ oggi una delle scrittrici di narrativa e fantascienza più premiate.

Avendo avuto difficoltà nel trovare una casa editrice, decise di pubblicare il romanzo a proprie spese. Fece stampare poche copie che regalò agli studenti dei licei romani riscuotendo un enorme successo. Moccia individuò un target preciso. In poco tempo le copie distribuite tra gli adolescenti di Roma si esaurirono, tanto che iniziarono a circolare delle fotocopie. Solo in Italia vendette oltre due milioni di copie.

Esordì come autrice auto pubblicata sul web, condividendo con i lettori storie e fan fiction. Trasferì successivamente sul suo blog il primo capitolo della fortunata trilogia distribuendo il cartaceo su richiesta (POD). Il romanzo di E.L. James (nom de plume) si trasformò in un fenomeno mondiale, tradotto in 52 lingue e con oltre 152 milioni di copie vendute.
Inserisci un commento