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Il Romanzo Giallo. Storia e approfondimenti

Il Romanzo Giallo. Storia e approfondimenti

Il romanzo giallo è un genere di narrativa di consumo (produzione letteraria realizzata in funzione del suo pubblico vasto ed eterogeneo) che ha nelle combinazioni di eventi misteriosi e nel tentativo della loro risoluzione la sua essenza.

Possiamo trovare i primi spunti del genere addirittura nei testi classici, come ad esempio nell’Edipo di Sofocle, tragedia greca dove appaiono un delitto misterioso, un’indagine e un finale a sorpresa, rappresentato da una catastrofe.  

In epoca moderna, possiamo far coincidere la nascita del genere nel 1841 quando venne pubblicato, in una rivista di Philadelphia,
I delitti della via Morgue” di Edgar Allan Poe, il primo libro della serie del detective Dupin. Compare quindi per la prima volta un personaggio con grandi capacità deduttive e di osservazione, Auguste Dupin, che riesce a risolvere casi enigmatici senza recarsi nei luoghi del delitto, ma semplicemente studiando i resoconti giornalistici. A Parigi, un’anziana e sua figlia sono state brutalmente assassinate in un appartamento che viene trovato blindato dall’interno. Con questo delitto che pare irrisolvibile, E. A. Poe crea il primo giallo delineando i canoni tipici del genere e lo schema narrativo noto come enigma della camera chiusa.


Clicca il link per curiosità su E. A. Poe

Il genio di Dupin ha ispirato la creazione di Sherlock Holmes, amato detective nato dalla penna di Arthur Conan Doyle che farà la sua prima apparizione ne “Uno studio in rosso”, romanzo del 1887. Il detective inglese, oltre a fare affidamento sul suo intelletto, utilizza metodo scientifico servendosi di strumenti e analizzando le prove raccolte. Lo stile di A. C. Doyle si sposta da quello del suo predecessore, dando vita al giallo scientifico.

Da allora numerosi sono stati gli autori che si sono dedicati al genere, apportando modifiche e nuove letture in funzione del contesto storico e sociale, delineando personaggi nuovi, con caratteristiche proprie, i quali si ritrovano in ambienti e ambientazioni sempre diverse a dover risolvere enigmi e misteri.
Nascono quindi dei filoni, dei sottogeneri del giallo che possiamo riassumere in questo modo:

GIALLO CLASSICO O GIALLO DEDUTTIVO 

È la forma più tradizionale del giallo, chiamato in inglese “whodunit?”, che tradotto vuol dire “chi l’ha fatto?”. Presenta storie che ruotano intorno alla figura del detective che indaga su un delitto e, grazie alle sue deduzioni e alla raccolta di indizi, riesce sempre a scovare il colpevole. Il giallo classico si costruisce secondo il famoso decalogo di Ronald Knox (1929), la narrazione è impersonale e distaccata, lo sviluppo lineare. Acquistano importanza elementi come il sistema utilizzato dall’assassino per compiere il delitto, il suo alibi, così come i moventi dei personaggi, generalmente appartenenti ad una cerchia definita. Le vicende si svolgono in luoghi tenebrosi e isolati o in ambienti chiusi e sigillati dall’interno (enigma della camera chiusa). Qui la storia sfida il lettore e lo coinvolge, rendendogli possibile la ricostruzione dei fatti, l’analisi degli indizi fino ad arrivare alle stesse conclusioni logiche dell’investigatore.
Il giallo classico nasce con la pubblicazione, nel 1920, di “Poirot a Styles Court”, primo romanzo di Agatha Christie. 

POLIZIESCO HARD BOILED

È il genere giallo americano per eccellenza sviluppatosi tra gli anni ’20 e ’30 del 900. Si distingue dalle altre sottocategorie del genere per il realismo spesso spietato e l’assenza della distinzione tra “buoni e cattivi”. Infatti, il crimine viene combattuto da un detective con moralità discutibile, che usa metodi a volte non più corretti di quelli usati dai delinquenti; non sempre riesce a risolvere il caso. Specchio della realtà violenta della società americana del tempo, le storie vengono presentate servendosi di un linguaggio crudo, si sviluppano nelle realtà urbane, nei bassifondi, in spazi aperti e raccontano spesso di corruzione e criminalità organizzata. I personaggi sono uomini volgari, duri, spesso alcolizzati.
Il detective Philip Marlowe di Raymond Chandler è considerato l’archetipo delle storie del genere Hard Boiled.

NOIR

Viene considerato diretto discendente dell’Hard Boiled e il termine deriva dal colore della copertina nera di una collana di racconti, appunto la “Série Noir”, pubblicata in Francia dall’editore Gallimard nel 1948. I romanzi noir presentano l’altra faccia del crimine, quella vista dal punto di vista del criminale o di chi ha subito il crimine. Il protagonista quindi, non è l’investigatore che riesce a catturare il delinquente, ma il crimine stesso, qui più macabro. Importante nelle storie noir è l’attenzione posta sulla psicologia dei personaggi e la descrizione approfondita degli ambienti, i quali, come suggerisce il termine, sono più cupi e angusti. A fare da sfondo alle storie noir sono città descritte minuziosamente che sembrano vivere di vita propria, tanto da assumere un ruolo nella narrazione.

POLICE PROCEDURAL

Il poliziesco è quello che più si sovrappone al giallo classico. Qui le storie d’indagine vengono condotte da investigatori privati o uomini delle forze dell’ordine. Nel police procedural vengono fedelmente descritte le procedure e le tecniche d’ indagine impiegate dalla polizia per risolvere un caso. La trama si sviluppa intorno alla scoperta del delitto e si conclude con la rivelazione del colpevole e del metodo utilizzato. I racconti più famosi di tale genere sono di Michael ConnellyTony HillermanGeorges SimenonEd McBain.

THRILLER

Il thriller è anche detto giallo d’azione o a suspence e utilizza l’eccitazione e la tensione, come elementi principali della trama. Nasce negli Stati Uniti nel periodo tra le due guerre mondiali sullo sfondo di città colpite dalla violenza della mafia e dei gangster e presto si diffonde sia in letteratura, sia nel cinema che nella televisione, tanto che gli scrittori del genere collaborarono  alla sceneggiatura di numerosi film. A differenza del giallo deduttivo ad esempio, dove il lettore segue le indagini del detective a crimine già compiuto, qui viene coinvolto sin da subito alla preparazione ed esecuzione del fatto illecito, in un clima di crescente tensione. La descrizione dei luoghi e dei personaggi risulta essere molto accurata.
Stephen King è il maggior esponente del genere nei giorni nostri. 

GIALLO STORICO 

Molto amato è anche il giallo storico con caratteristiche molto simili a quelle del giallo classico, sia per i temi trattati, sia per la struttura narrativa. Qui compare la dicotomia “buono”-“cattivo”, infatti protagonista è un eroe che cerca di scoprire il colpevole di un omicidio, ma anche della scomparsa di un oggetto o di una persona. Qui acquista importanza la descrizione non solo dei personaggi, ma anche delle ambientazioni, legate a ciò che accade.

Il giallo non è limitato alla sola narrativa: oltre al cinema, vi sono numerosi esempi anche nei fumetti, come il manga e anime Detective Conan del mangaka-giallista Gosho Aoyama.

Ma perchè "Giallo"?

Il giallo italiano nasce nel 1929 e l’accezione, che si usa solo nella lingua italiana, si deve al colore delle copertine della collana “Il giallo Mondadori” ideata da Lorenzo Montano e pubblicata dall’omonima casa editrice, le quali copertine avevano inoltre una grafica che presentava (e presenta tuttora) un cerchio nel quale viene raffigurato un evento chiave della narrazione.



IL GIALLO ITALIANO 

Negli anni delle prime apparizioni dei romanzi gialli in Italia, Augusto De Angelis, traendo ispirazione del Maigret di Georges Simenon, creava il personaggio del Commissario DeVincenzi, un investigatore umanissimo che indaga nel mondo variegato e cosmopolita della Milano degli anni ’30.  Tuttavia, in quegli anni, gli investigatori italiani non ebbero grande fortuna, a causa dello scarso gradimento del regime fascista nel genere poliziesco. Per chiusura culturale e per fini propagandistici e di ordine pubblico, tutte le opere che presentassero il racconto di un crimine o un mistero da risolvere, vennero tolte dal mercato per paura che potessero condizionare le persone a sovvertire l’ordine costituito.

Il genere tonerà in auge negli anni ’50 ’60 con romanzi realistici, specchio della realtà italiana del boom economico e con investigatori più umani e intellettuali.

Negli anni ’70 anche in Italia inizia a prendere piede il sottogenere “Noir” con storie che ripropongono fatti di cronaca e si presentano quasi come una denuncia verso le responsabilità criminali delle istituzioni.  

Negli anni ’80 appare il tanto amato commissario Montalbano di Andrea Camilleri. Caratterizzati da uno spiccato realismo, i romanzi gialli si intrecciano sempre di più con tematiche sociali e politiche e con i problemi legati al territorio.

Il romanzo giallo risulta essere ancora oggi un genere di successo, molto apprezzato tra pubblico e critica. Sono numerosi gli autori che si dedicano a raccontare indagini, violenze, rapimenti e delitti, sviluppando, in base all’aerea geografica di appartenenza, commissari, giudici, delinquenti e moventi sempre diversi. Negli ultimi anni, le storie proposte dagli scrittori si intersecano con tematiche esistenziali e presentano una società vittima di violenze e soprusi.

LA STRUTTURA NARRATIVA E LE TEMATICHE DEL GENERE 

Nonostante le varie sottocategorie di cui è composto il romanzo giallo, è presente una struttura narrativa precisa che rende riconoscibile le opere appartenenti al genere.

La trama intrecciata inizia con un ordine regolato dalla legge che viene immediatamente scompigliato a causa di un improvviso mistero da risolvere. La situazione iniziale quindi ha un cambio repentino e la rottura viene spesso raccontata grazie all’espediente dell’analessi (flashback). Il racconto frenetico degli eventi presenti e passati (climax) è caratterizzato da continui colpi di scena che hanno l’obiettivo di coinvolgere e stupire il lettore e di condurre lo sviluppo dell’indagine fino alla conclusione.

Il compito di un buon racconto è quello di appassionare chi lo legge, creando una tensione emotiva detta thrilling o suspense. Creando un’esperienza interattiva, il lettore si ritrova ad indagare insieme al detective e ad elaborare teorie

In psicologia si definisce mind-reading l’impulso del lettore a capire la psicologia dei personaggi e il perché delle loro azioni.

Le tematiche affrontate possono essere diverse in base al filone di appartenenza, ma possiamo schematizzare alcuni elementi ricorrenti in questo modo:

Sviluppo narrativo

-        Scoperta di un crimine: delitto/ scomparsa/furto

-        Raccolta di indizi

-        Ricerca delle cause

-        Ricerca del colpevole

-        Soluzione dell’enigma

Caratteristiche:

-        Il luogo in cui si svolge la vicenda: a seconda del sottogenere, le ambientazioni acquistano più o meno importanza

-        Linguaggio crudo e gergale

-        Tecniche narrative: suspense, thrilling, flashback, climax

-        I personaggi: vittima, delinquente, sospettati, detective e personaggi secondari.

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