Il Romanzo Rosa. Approfondimenti e curiosità
I romanzi rosa sono libri romantici che appartengono al genere letterario Narrativa.
Il genere letterario è una forma codificata che consente di classificare la scrittura letteraria in diverse categorie. Una prima distinzione vede la poesia, la prosa e il teatro. La prosa comprende la Narrativa che, a sua volta, è contenitore di sottocategorie come il romanzo, l’autobiografia e la fiaba.
I romanzi rosa (romance novel in inglese) sono caratterizzati da storie d’amore capaci di coinvolgere, di restituire un’esperienza totalizzante, di farci sognare mondi paralleli e di scaturire forti emozioni. Motore della narrazione è un sentimento amoroso che si dipana in intrecci, intrighi e avventure che appassionano il lettore fiducioso in un lieto fine.
La struttura narrativa e i personaggi
La storia viene narrata in prima persona, importante espediente che permette un pieno coinvolgimento. La lettura viene facilitata da una struttura narrativa solitamente semplice, con periodi brevi che rifiutano virtuosismi stilistici per meglio veicolare al lettore il messaggio d’amore e le emozioni provate dai personaggi. Anche per questo motivo la trama appare rarefatta, quasi un mero sfondo narrativo non necessariamente approfondito che lascia in primo piano le vicende degli innamorati. Ritroviamo spesso tra le pagine del genere rosa una tendenza all’iperbole espressiva, con enfasi nella descrizione delle sensazioni psicologiche e fisiche provate dalla protagonista.
Acquista rilevanza anche la descrizione dei personaggi, che se esaminati e sviluppati non solo in relazione l’uno con l’altra, ma anche nella propria personale sfera psicologica, regalano un maggiore spessore al racconto, spunto di riflessioni.
Soffermandoci sul modo in cui questi vengono trattati, si possono trovare alcune analogie con la fiaba, la cui forma narrativa è stata smontata da Vladimir Propp in parti elementari: le azioni dei personaggi. Anche nel genere rosa ritroviamo dunque uno schema simile a quello presentata da Propp nel ruolo che hanno i protagonisti della storia.
- L’eroina, protagonista della storia. Una fanciulla giovane e bella che va incontro al pericolo
- L’eroe, protagonista maschile. Un “cavaliere” che riesce, dopo varie peripezie a salvare la sua amata.
- L’antagonista di sesso femminile come la matrigna cattiva o maschile, come ad esempio uno spasimante che rapisce la fanciulla
- L’amico/a o aiutante
- Personaggi secondari che partecipano agli intrighi
Nel romanzo rosa la protagonista è l’eroina della storia, una donna tenace, sensuale, ma al tempo stesso fragile e sensibile, che non nasconde debolezze e incertezze. Si ritrova a dover affrontare un imprevisto e a fare i conti con i suoi sentimenti. Costruire personaggi non scevri da fragilità consente di empatizzare con essi e di riconoscersi in alcuni aspetti.
Lui è affascinante e seducente. Può essere dolce o schivo, simpatico o presuntuoso. È il co-protagonista il cui compito è far innamorare la ragazza che può essere inizialmente timida o malfidente, sbadata o furba.
Spazio alla fantasia! Il romance si presta ad accogliere i più disparati temi più o meno intensi, più o meno morali, dipende da quale tematica sociale si vuole approfondire e quale messaggio si vuole comunicare ai lettori.
Altra componente spesso presente è l’erotismo, di sovente declinato secondo gli stereotipi di un uomo affascinante e virile che riesce a conquistare il cuore di una fanciulla sensuale, ma inesperta. Caratteristica spicy preponderante in alcuni libri facenti parte di un filone letterario che sta conquistando sempre più ragazzi, definito Young Adult.
Oggi abbiamo la possibilità di scegliere sul mercato la storia che più ci ispira, dal romanzo best seller alle sottocategorie dello stesso; possiamo avventurarci con i Single-title romance, singole pubblicazioni, solitamente più lunghe, che affrontano non solo il sentimento d’amore, ma anche tematica più complesse e problemi socialmente rilevanti o optare per romanzi brevi, pubblicati in serie, i quali appartengono alla categoria definita Series o Category come gli Harmony.
Il genere rosa, come sopra dimostrato, si trasforma su sé stesso e si arricchisce assorbendo elementi provenienti da altri generi, soprattutto dal fantasy, dal romanzo giallo, dal romanzo storico; dimostra una capacità di innovazione in grado di attirare un pubblico eterogeneo e non solo le donne.
Il genere letterario ha visto un importante sviluppo lungo tutta la sua storia.
LA STORIA
Il moderno romanzo rosa nasce tra il XVIII e il XIX secolo con opere come "Pamela, or Virtue Rewarded" di Samuel Richardson e con le opere di Jane Austen che presentano una nuova forma di narrativa incentrata sulle donne e sui loro sentimenti.Nei primi anni del Novecento si distinguono quindi tre filoni:
- Il filone inglese vede le opere della Austen, di Georgette Heyer o Margaret Mitchell (autrice di "Via col vento", 1936), caratterizzate da personaggi maschili definiti da una rigida morale che cercano di sedurre giovani donne dall’animo ribelle o dagli ideali casti e puri. I personaggi si muovono in ambientazioni aristocratiche e abbienti, tipiche del periodo della Reggenza. La letteratura inglese vede inoltre uno dei personaggi più influenti della storia popolare degli anni ’20, personalità di spicco e autrice di romanzi venati di erotismo, Elinor Glyn, alla quale si deve la creazione del mito di Rodolfo Valentino.
- Il filone francese con i fratelli Rosière noti con lo pseudonomy Delly contribuirono all’affermazione del genere rosa nella Francia del Novecento. Le protagoniste abbracciano sentimenti d’amore uniti a intrighi di potere, combattono contro personaggi antagonisti e contro un destino infausto.
- Il filone statunitense si sviluppa in concomitanza alle lotte per l’emancipazione della donna. Le protagoniste sono qui eroine forti e indipendenti che si ritrovano a dover combattere contro problematiche attuali. Autrici come Barbara T. Bradford hanno costruito protagoniste dalla personalità complessa e profonda.
A partire dagli anni ’30 del Novecento, in diversi Paesi, molti editori iniziano a pubblicare storie romantiche. In Inghilterra la casa editrice Mills and Boon lancia “The books in brown”, una collana di romance novel realizzati con una rilegatura marrone, con protagoniste giovani donne innocenti impegnate in lavori che nell’immaginario collettivo sono tipicamente femminili come l’infermiera o la segretaria.
Nel 1957 la casa editrice canadese Harlequin Enterprises inizia a distribuire negli Stati Uniti i romance della Mills and Boon raggiungendo un largo pubblico femminile grazie ad una rivoluzionaria strategia di marketing: la distribuzione dei romanzi rosa nei supermercati all’interno di confezioni di cosmetici o assorbenti. In questo modo è stato delineato un target ben preciso, fatto di donne che hanno scoperto il piacere della lettura di evasione e intrattenimento.
Gli anni ’70 vedono storie d’amore condite con scene di sesso più esplicite e dettagliate, spesso contestualizzate in ambientazioni storiche ed esotiche. Le protagoniste abbandonano il pudore e l’ingenuità degli inizi del Novecento per diventare ribelli e indipendenti, desiderate da uomini più dolci e rispettosi.
In questo periodo, un nuovo elemento del prodotto libro suscita attenzione: la copertina. Sulle cover delle opere figurano coppie in abiti succinti e stretti in abbracci carichi di passione. Addirittura ci sono state persone ad aver costruito una carriera sulle copertine dei libri romance, come il modello italiano Fabio Lanzoni.
I romanzi rosa degli anni ’70 vengono racchiusi in un filone narrativo definito Bodice ripper.
REALIZZAZIONE GRAFICA DI COPERTINA
esempio copertina di un bodice ripper
In Italia i primi romanzi d’amore sono apparsi nel XIX secolo con Orsola Cozzi, ma il successo del genere esplode con la collana “La Biblioteca delle signorine” del 1912 pubblicato da Salani. Segue la collana pubblicata sempre da Salani, “Romanzi della rosa” che racchiude tutte quelle storie d’amore che tanto piacevano alle fanciulle degli anni ‘70, distribuita con una copertina rosa cipria sulla quale figurava un logo d’oro a forma di fiore. Da allora, la denominazione ancora attuale dei romanzi d’amore deriva dalla peculiare copertina dei romanzi Salani.
Ricordiamo la Harmony, la collana rosa più famosa in Italia, nata all’inizio degli anni Ottanta su iniziativa di Arnoldo Mondadori. Il primo numero della collana, intitolato Per l’amore di un gitano, fu pubblicato nel 1981 con un immediato successo.
Nel corso del Novecento il romanzo rosa si è evoluto, seguendo il cambiamento socioculturale del contesto nel quale si è diffuso.
Nasce con lo scopo ben preciso di far evadere le lettrici dalla vita di tutti i giorni trascrivendo di storie nobilitanti, a volte antirealistiche per poi rivolgersi ad un pubblico sempre più ampio, senza distinzione di genere, investigando temi diversificati e inclusivi. Non mancano sperimentazioni e rivisitazioni, grazie anche alle influenze da parte di generi diversi.
Il romanzo rosa non è una lettura banale destinata ad un pubblico di sole casalinghe. Le evoluzioni vissute sono frutto di un’anima rivoluzionaria, liberatoria, insite nel genere stesso.
Non c’è solo una bella storia d’amore coinvolgente, ma l’analisi di sentimenti puri e reali che ognuno di noi prova almeno una volta nella propria vita e la spinta a trovare il coraggio di affrontarli. C’è la possibilità di commuoversi, di sognare scenari plausibili, empatizzare con vicende parallele. Ci sono accurate analisi psicologiche, l’avanguardia dei temi trattati e il potere di suggestionare un pubblico.
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