Lo schema di Propp e la morfologia della fiaba
Lo Schema di Propp è una teoria narratologica sviluppata da Vladimir Propp (1895-1970), un noto linguista e antropologo russo.
Nel 1928 ha pubblicato il suo lavoro più noto, "Morfologia della fiaba", che si concentra sull'analisi strutturale delle fiabe russe tradizionali e identifica componenti narrative fondamentali che si ripetono in tutte le storie popolari e si adattano a tutti i tipi di opere di narrativa, di letteratura di genere e non.
Con le sue ricerche, Propp ha quindi identificato delle “funzioni morfologiche” ricorrenti nelle fiabe ed ha elaborato uno schema che individua 31 funzioni narrative di base.
Queste non devono necessariamente apparire tutte in ogni storia, ma potrebbero essere applicate direttamente a tutti i tipi di racconti di narrativa e questo offre una prospettiva interessante sulla struttura delle narrazioni e può aiutare te, aspirante autore, a meglio costruire la tua prossima opera.
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Lo schema di Propp
Studiando le origini storiche delle fiabe popolari russe, lo studioso ha scoperto che queste storie seguono una struttura composta da precise sequenze di eventi.
Ognuna delle 31 funzioni rappresenta una situazioni o un’azione che si ripete all'interno di diverse trame.
Proviamo ora a fare uno sforzo con la memoria; se pensiamo alle fiabe che ci venivano lette da bambini, non tutte le funzioni e i ruoli si ripetevano all'interno dello stesso racconto, ma la maggior parte delle fiabe include diverse funzioni e ruoli che costituiscono la base strutturale della storia stessa.
Vediamo insieme le 31 regole di Propp e cerchiamo di meglio comprenderle con alcuni esempi provenienti da storie molto conosciute.
Le 31 regole
Funzione 1: allontanamento
L’eroe si allontana da casa o viene allontanato da casa, come succede nelle fiaba di Perrault dove Pollicino e i suoi fratelli vengono abbandonati nel bosco dal padre boscaiolo a causa di problemi economici.
Funzione 2: divieto
Al protagonista viene dato un ordine. Ad esempio nella favola di Cenerentola la matrigna cattiva le vieta di andare al ballo.
Funzione 3: infrazione o avvertimento ignorato
Nel favola di Pinocchio, il burattino divenuto bambino si rifiuta di andare a scuola disobbedendo a Geppetto. Qui l’eroe non rispetta il divieto.
Funzione 4: ricognizione o investigazione
Nella narrazione, l'antagonista cerca di scoprire i punti deboli dell'eroe, simile all'azione di Ursula quando ha scoperto che Ariel desiderava uscire dall'acqua e conoscere il mondo umano, nonostante il divieto del padre.
Funzione5: ottenimento o delazione
L’antagonista riesce ad ottenere le informazioni sulla vittima eroe o sull’oggetto del desiderio. Ricordi quando la Strega cattiva di Biancaneve scopre dove si trova la figliastra grazie allo specchio magico?
Funzione 6: raggiro o tranello
Con l’inganno e la persuasione, usando la magia o la violenza l’antagonista riesce ad avvicinarsi al protagonista fingendosi un amico o un alleato. Il lupo cattivo, dopo aver scoperto l’obiettivo di Cappuccetto Rosso di portare i dolci alla nonna, decide di mettere in atto un tranello fingendo di essere la dolce vecchina.
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Funzione 7: connivenza
Un personaggio, spesso un aiutante, consente o facilita le azioni del protagonista. Ad esempio, nella storia di Cenerentola, la fata madrina aiuta la ragazza a partecipare al ballo fornendole un abito elegante e la carrozza per poter raggiungere il luogo d’interesse.
Funzione 8: danneggiamento o mancanza
Questa funzione rappresenta un momento critico nella trama perché da qui inizia l’azione narrativa effettiva. Qualcosa di negativo succede al protagonista o ad un oggetto importante per la storia. Nella Maledizione di Malefica, Aurora viene danneggiata: al suo sedicesimo compleanno, si pungerà con un fuso e cadrà in un sonno profondo.
Funzione 9: mediazione
Questa funzione si riferisce a un momento chiave nella storia in cui un personaggio o un oggetto agisce come intermediario o mediatore per risolvere un conflitto o aiutare il protagonista a superare un ostacolo. Il genio della lampada agisce come mediatore fornendo ad Aladino i mezzi per ottenere ciò che desidera.
Funzione10: decisione
Qui la suspense comincia a crescere perché un personaggio principale o un altro personaggio importante prende una decisione fondamentale che avrà un impatto significativo sulla trama della storia. Questa decisione spesso orienta la direzione della narrazione. Un esempio può essere trovato nella fiaba di "Il gatto con gli stivali" di Charles Perrault. Nella storia, il gatto con gli stivali decide di aiutare il suo giovane padrone, che è un povero mugnaio, a migliorare la sua fortuna. Il gatto prende la decisione di cercare di ingannare il re e la principessa, facendo credere che il suo padrone sia un ricco signore.
Funzione 11: partenza
Il protagonista lascia casa o la sua situazione iniziale per iniziare la sua avventura o missione. Nella fiaba di "Hansel e Gretel", i giovani protagonisti, vengono mandati nel bosco dalla loro matrigna malvagia, perché la famiglia sta attraversando una carestia e la matrigna vuole liberarsi dei figli.
Funzione 12: il donatore o la prova
Un personaggio o un oggetto fornisce al protagonista qualcosa di vitale per il proseguimento della storia, come un oggetto magico, consigli o informazioni cruciali. Mago Merlino, agendo come donatore, guida Artù nel suo viaggio dandogli consigli su come superare le prove e lo aiuta a trovare l'Ascia di Ferro.
Funzione 13: reazione dell’eroe
Il protagonista reagisce o risponde a una situazione o a un evento chiave nella storia. Questa reazione può essere una risposta emotiva, una decisione o un'azione che influenzerà il corso della narrazione. Rapunzel, dopo essere stata chiusa nella torre dalla strega, reagisce alla sua situazione con pazienza e adattamento. Nonostante l'isolamento e la prigionia, mantiene la sua gentilezza e il suo spirito. Questa reazione di Rapunzel contribuisce a creare tensione, sviluppo del personaggio e un cambiamento significativo nella sua vita.
Funzione 14: conseguimento o fornitura dell’oggetto magico
Il protagonista riceve o acquisisce un oggetto speciale o magico che svolge un ruolo cruciale nell'andamento della storia e nell'aiutare il protagonista a raggiungere i suoi obiettivi. Un esempio è la lampada magica nella fiaba di Aladino
Funzione15: trasferimento
Il trasferimento di conoscenza, oggetti o abilità spesso aiuta il protagonista a superare le sfide che affronta. Un esempio di questa funzione può essere trovato nella fiaba di "Il Mago di Oz." Qui, Dorothy, la protagonista, riceve scarpe magiche da Glinda, la Buona Strega del Nord. Queste scarpe le conferiscono poteri speciali che saranno fondamentali per il suo viaggio per tornare a casa.
Funzione16: lotta
Il protagonista o il suo alleato si scontra con il nemico o l'antagonista principale della storia in un conflitto fisico, mentale o simbolico. Nella fiaba di "San Giorgio e il Drago”, il valoroso cavaliere deve affrontare un terribile drago che minaccia un regno. La lotta tra San Giorgio e il drago è un momento epico e cruciale nella trama.
Funzione 17: marchiatura
Il protagonista o un altro personaggio viene segnato o identificato in modo distintivo da un oggetto o un marchio. Nella storia di "Barbablu" la giovane sposa viene avvertita dal marito di non entrare in una stanza particolare della loro casa. Tuttavia, la sua curiosità la spinge a violare questo divieto, e quando entra nella stanza proibita, scopre il sangue delle ex mogli di Barbablu. Nel momento in cui entra nella stanza e vede il sangue, la sposa si macchia con esso. Questo funge da segno o marchio che rivelerà il suo peccato e la sua trasgressione.
Funzione 18: vittoria
Il protagonista o il suo alleato riesce a superare il nemico o l'antagonista principale della storia. Un esempio è presente nella fiaba “jack e il fagiolo magico”. Il ritorno a casa di Jack con i tesori e la sconfitta del gigante rappresentano la vittoria del protagonista nella storia.
Funzione 20: ritorno
Questa funzione rappresenta il momento in cui il protagonista torna alla sua situazione iniziale o al suo mondo familiare dopo aver completato la sua avventura o missione. Un esempio di questa funzione può essere trovato nella fiaba di "Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carroll. Dopo le sue avventure straordinarie e spesso bizzarre nel Paese delle Meraviglie, Alice alla fine torna alla sua normale vita nella vita reale.
Funzione 21: persecuzione e inseguimento.
Il protagonista è perseguitato, inseguito o minacciato da un nemico o da un antagonista. Nel corso della storia, il capitano Uncino e i suoi pirati inseguono Peter Pan e i Bimbi Sperduti sull'Isola che non c'è.
Funzione 22: salvataggio
Un personaggio principale o un alleato interviene per salvare un altro personaggio da una situazione pericolosa o minacciosa. La sorella di Ali baba, Morgiana è l'agente del salvataggio che salva Ali Baba e il tagliatore di legno Cassim dai ladroni e li protegge dal pericolo.
Funzione 23: arrivo in incognito
Il protagonista o un alleato, arriva in una nuova situazione o luogo in modo anonimo o travestito per nascondere la propria identità. Aladino desidera incontrare la principessa e si avventura al palazzo reale. Tuttavia, per evitare di essere riconosciuto come un povero giovane, si traveste da ricco principe per avvicinarsi alla principessa in modo anonimo.
Funzione 24: pretese infondate
Spesso un antagonista o un personaggio negativo fa affermazioni o rivendicazioni false o ingiustificate al fine di ottenere qualcosa o danneggiare un altro personaggio. Un esempio classico di questa funzione può essere trovato nella fiaba di "Il Re Leone." Scar mente a Simba dicendogli che la morte di suo padre, Mufasa è colpa sua e che dovrebbe fuggire per sempre.
Il protagonista deve superare una serie di sfide o prove per dimostrare la propria abilità, coraggio o idoneità per raggiungere un obiettivo specifico. Nel romanzo "Harry Potter e il Calice di Fuoco" di J.K. Rowling,uno dei momenti chiave è il Torneo Tremaghi, una competizione magica in cui i partecipanti devono affrontare prove per dimostrare le proprie abilità.
Funzione 26: superamento o soluzione
Il protagonista o un altro personaggio riesce a risolvere una situazione difficile o un problema. Dopo che il lupo cattivo ha ingoiato Cappuccetto Rosso e sua nonna, un cacciatore o un taglialegna interviene per risolvere la situazione.
Funzione 27: identificazione o riconoscimento
I personaggi, spesso attraverso una serie di segni o indizi, riconoscono o identificano un altro personaggio o oggetto. Dopo il ballo, il principe usa una pantofola di cristallo persa da Cenerentola per identificarla e riconoscerla come la donna di cui si è innamorato.
Funzione 28: smascheramento
Un personaggio o una situazione vengono esposti o rivelati per ciò che realmente sono. Nella fiaba di "Il lupo e i sette capretti", il lupo cattivo ha ingannato i sette capretti fingendo di essere la loro madre e cercando di mangiarli. Tuttavia, i capretti scoprono che il lupo ha una voce roca e una coda nascosta sotto il lenzuolo smascherando l’inganno.
Funzione 29: trasfigurazione
Un personaggio subisce un cambiamento fisico o di natura che è spesso cruciale per lo sviluppo della storia. Nella storia di Hans Christian Andersen, la Sirenetta riceve gambe umane al posto della sua coda da sirena.
Funzione 30: Punizione
Un personaggio malvagio o un antagonista viene punito per le sue azioni negative o per le malefatte commesse durante la storia. Nel romanzo "Il codice da Vinci" di Dan Brown, il personaggio Silas è un membro dell'Opus Dei che commette atti di violenza in nome della sua fede. Alla fine del romanzo, Silas viene gravemente ferito durante un conflitto con altri personaggi e viene arrestato dalle autorità francesi.
Funzione 31: matrimonio o incoronazione
Il lieto fine. il protagonista o il personaggio principale viene ricompensato o premiato con un matrimonio o con l'incoronazione in una posizione di potere. Dopo che Cenerentola è stata aiutata dalla sua fata madrina a andare al ballo e a conquistare il cuore del principe, alla fine della storia, Cenerentola si sposa con il principe, diventando la sua sposa e futura regina.
In conclusione, la morfologia della narrazione di Vladimir Propp è una teoria affascinante e duratura che ci offre un approccio analitico dettagliato alle fiabe e alle narrazioni. Attraverso le sue 31 funzioni, Propp ci invita a esaminare la struttura profonda delle storie e a comprendere meglio i ruoli e le dinamiche dei personaggi. La sua analisi ci aiuta a riconoscere schemi ricorrenti e archetipi che si ripetono in molte storie, indipendentemente dal tempo o dal luogo in cui sono raccontate.
Inoltre, le sue idee ci ricordano quanto le storie siano un aspetto fondamentale della cultura umana e quanto le strutture narrative siano intrinseche alla nostra comprensione del mondo.
Quindi, mentre esploriamo le narrazioni di ogni epoca e genere, possiamo trovare in Propp un alleato prezioso per scomporre e comprendere le complesse interazioni dei personaggi e delle trame. La sua morfologia della narrazione ci offre una lente attraverso cui scrutare il cuore delle storie e scoprire il potere universale della narrazione nel plasmare il nostro modo di pensare e comprendere il mondo che ci circonda.
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