Libri dell'autore
Immagine e illusione
appunti sul cinema per Absolute Beginners
Carmine Fornari
pagine: 212
Cosa unisce il viso di Biancaneve con un primo piano di Marilyn Monroe oppure di un personaggio manga? Perché interveniamo subito se una vecchietta cade per strada? Perché viviamo la gioia del protagonista quando alla fine riesce a cavarsela? Quale ragionamento fa un top manager di una major cinematografica americana quando decide di investire una montagna di denaro leggendo solo 28 parole di una storia? Cosa disse Rambaldi per convincere Spielberg che il suo E.T. sarebbe stato quello giusto? Questi sono solo pochi esempi, ma si potrebbe andare avanti all’infinito per quanto sono sottili le variabili di un racconto audiovisivo. L’immagine e l’illusione vuole identificare il percorso per la costruzione di una inquadratura, di una scena cinematografica e di una storia, con il supporto di un breve manuale tecnico di ripresa e montaggio e per definire i rapporti tra storia, regia, fotografia e post produzione.
Ombre e riflessi
dal cinema degli esordi a oggi
Carmine Fornari
pagine: 220
Ombre e riflessi. Ombre su di uno schermo di plastica, nel buio di una sala, solo ombre e riflessi che ci commuovono, ci fanno ridere, ci fanno entrare in ansia, ci fanno paura lasciandoci andare alla deriva in un continuo perdersi nei sentimenti. Ma poi alla fine, sono solo ombre. Questo libro rappresenta un percorso mentale e visivo del forte rapporto che si è sempre instaurato tra un regista e un direttore della fotografia pronto a rendere concrete le intuizioni, i desideri, le visioni dell’autore. Fin dagli esordi del cinema, la realizzazioni di immagini, molte come elaborazioni del primo espressionismo, hanno tentato di raccontare una condizione emotiva e mentale che permette l’astrazione dal reale per raggiungere quello che non si vede, ma esiste, quello che c’è oltre l’immagine, quello che continua ad essere anche quando le luci della sala si accendono e termina quell’incredibile compromesso tra lo spettatore e lo schermo, per cui, per due ore, abbiamo vissuto la vita di altri senza pensare che quello che vedevamo erano solo ombre e riflessi su di uno schermo di plastica.(a margine contrassegnate con TIP, ci sono note tecniche della fotografia dei più grandi autori del cinema mondiale)