Libri dell'autore
1945 io disertore
Odissea di un soldato istriano
Dino Radolovich
pagine: 396
E' la primavera del 1945, la guerra volge al termine ma il soldato scelto Doriani, d'origine istriana, è rimasto sin dall'inizio delle ostilità nel medesimo reparto che ha sede in Sardegna.
Per motivi familiari decide di allontanarsi, senza permesso, dalla sua caserma di Cagliari iniziando così un'odissea che non si aspettava minimamente.
Dopo essere sbarcato a Napoli si dirige verso Roma e da qui, spesso con mezzi di fortuna, prosegue sempre in direzione nord ma è costretto a toccare località che non sempre l'avvicinano a Pola, sua città natale.
Dopo più di due mesi di avventuroso viaggio raggiunge la sua regione per intraprendere la missione per cui aveva disertato: la ricerca del fratello minore che, unitosi ai partigiani jugoslavi, già da tempo non dà notizie di sé.
Siamo tutti eroi
Dino Radolovich
pagine: 336
Istria, questa tormentata penisola dell’alto Adriatico citata sempre quando si parla delle foibe, mostra i suoi problemi già al tempo del primo conflitto mondiale allorché gli uomini validi, assieme a quelli della Venezia Giulia e della Dalmazia, sono arruolati nell’esercito asburgico. In tale frangente, buona parte della popolazione civile è trasferita forzatamente in alcuni centri di raccolta, predisposti in fretta e furia, all’interno dell’impero. Intanto che questa povera gente (donne, vecchi e bambini) soffre la fame, il freddo e muore per gravi malattie, i suoi uomini validi combattono e vengono uccisi nelle gelide terre del fronte russo. La fine del conflitto porta agli Istriani e ai Dalmati grandi sconvolgimenti: i primi si trovano cittadini della nazione che hanno combattuto (Il Regno d’Italia) mentre i secondi devono subire l’inserimento al neo costituito Regno di Jugoslavia. Solo le città di Fiume e di Zara avranno un altro iter. Una storia vera, dal forte sapore romanzesco, che racconta con estro le tristi vicende d’una giovane famiglia del territorio di Pola che, divisa dalla guerra, si ricompone alla fine delle ostilità per trovarsi immersa in nuovi problemi.