Libri dell'autore
Fine della Grande Guerra
sulla via di casa
Romana De Carli Szabados
pagine: 240
Questa nuova opera di Romana de Carli Szabados costituisce il naturale completamento della sua trilogia sulla Grande Guerra (1914: Preludio di un suicidio mondiale, Rigoni; 1916-17: Guerra il tuo nome è morte. Anatomia di un massacro inutile, Eta-Beta. Il 1915 e il 1918-Trincea tempio sacro, Eta-Beta) che unisce all’impegno culturale un forte contributo maieutico. L’Autrice, infatti, ha già visitato la storia del conflitto con attenzioni ai fatti salienti che ebbero luogo tra il luglio 1914 ed il novembre 1918, ma nello stesso tempo alle loro matrici essenziali ed alla maturazione delle coscienze che, nonostante la grande tragedia consumata sui fronti di combattimento e nelle stesse retrovie, diede luogo ad effetti irreversibili. Il primo anno di guerra, che per l’Italia fece seguito a dieci mesi di attesa e di aspri confronti ideologici (singolarmente uguali a quelli di ventiquattro anni dopo: una coincidenza che fa pensare) fu quello delle “radiose giornate” e dell’estremo sacrificio di tanti Volontari, fra cui parecchi Irredenti, che avevano sognato l’abbattimento degli ultimi sistemi autocratici. Gli anni intermedi, di sistematico logoramento militare ed umano, delle sentenze capitali a carico di patrioti trentini od istriani come Cesare Battisti, Fabio Filzi e Nazario Sauro che corroborarono impegni e volontà popolari, ed infine della tragedia di Caporetto, diedero vita ad una percezione più diffusa e convinta dell’unità, anche con l’avvento del nuovo Governo di solidarietà nazionale. L’ultimo anno, infine, fu quello della resistenza eroica sul Piave e sul Grappa, e delle straordinarie giornate di Vittorio Veneto culminate nell’ingresso dei soldati italiani a Trento e Trieste (ma anche a Gorizia, a Fiume, a Pola, a Zara, e persino ad Innsbruck). La tetralogia di Romana de Carli Szabados consente di ripercorrere l’intero periodo bellico nella sua successione di speranze, illusioni, ansie e dolori, ma nello stesso tempo in una progressiva quanto sofferta consapevolezza dei valori forgiati nel fango della trincea. Quest’ultimo volume indaga le problematiche conseguenti alla fine della Grande Guerra, raccontando l’impegno convinto per l’unità nazionale, purtroppo minato alla base dalle sofferenze patite dai reduci e dalle problematiche sociali che si possono riassumere nel detto “Vinta la guerra, persa la pace” Se non altro, per questo è un’opera che si distingue nella vasta letteratura e memorialistica della Grande Guerra portando un contributo di forte