Nuova Odissea

Una nota d’autore – per chi desidera attraversare, non solo leggere

Nuova Odissea – Il Ritorno di Cassandra e Orfeo non è un romanzo tradizionale.
È un viaggio, una soglia, una visione.
Non ho cercato la perfezione stilistica o grammaticale, ma ho seguito l’istinto: quello che guida la mano quando la mente tace.
Il libro è privo di numerazione di pagina.
Ci sono ampi spazi bianchi, pause silenziose, pagine vuote.
Non sono assenze, ma inviti: luoghi dove fermarsi, meditare, scrivere, disegnare, creare.
Ogni “canto” – che sia capitolo, visione o racconto – è un tempo aperto, da abitare secondo il proprio ritmo interiore.
Tutto ciò che è scritto è già stato sognato, tramandato, profetizzato.
Lo si ritrova nei miti antichi, nei testi sacri, nei versi dei poeti del deserto, nei simboli universali.
Il libro non è stato scritto: è riemerso.
Come se fosse sempre esistito, in attesa di essere riconosciuto.
Qualche refuso è rimasto, nonostante le revisioni.
La mia vista, ormai un po’ compromessa, ha forse lasciato passare ciò che doveva restare.
Ma anche Omero, Borges, Joyce e Milton hanno scritto nel buio, e forse è lì che si accende la luce.
Se deciderai di leggerlo, ti invito a farlo con libertà.
Non per cercare risposte, ma per generare domande.
Non per interpretare, ma per attraversare.

Grazie per essere qui.
Con gratitudine,
Alessio Carlini