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Sono parole... vissute, interiorizzate ed espresse, calibrate e attente, che esprimono la vita in un vissuto di eterna ricerca, una ricerca che lascia trasparire certi compiaciuti umori romantici che aggiungono morbide sfumature esprimendo forme di un garbato lirismo a cui si lascia andare vivendo all'interno di un alternarsi di sogno e di estasi.”   (Prof. Franco Spena – tratto dalla prefazione alla pubblicazione della silloge “Gocce d’ambra”)“Lo Scaccia ci propone un modo di vedere e di raccontarsi surreale, inteso non come evasione dalla realtà, dalla storia, ma come bisogno di ripensamento, di nostalgico ritorno verso realtà interiorizzate, alla riscoperta di dimensioni più autentiche, ...alla riscoperta di quelle immagini, che dormono nelle zone latenti e inesplorate dell’animo.” (Prof. Michele Pilato tratto da un commento ne IL FOGLIO D’ARTE, rivista di Arte e Cultura – Anno 1, n..1) “L'autore dà forma all'anima più profonda della poesia, a quella funzione di disvelamento della essenza ultima delle cose, attraverso un uso quasi esoterico della parola ed inedite associazioni di immagini, attingendo con totale libertà ad una collezione di citazioni tra laicismo e religiosità, ma ancor di più scavando nella propria fantasia in un repertorio visivo di tipo onirico”....”Talora elementi e forze della natura assumono significati simbolici e quasi una vita propria, in uno scenario vitalistico ma anche lievemente inquietante. E non è un caso che Scaccia sia anche pittore perchè la sua parola scritta somiglia a una pennellata –a volte precisa e nitida, altre volte sfumata ed evocativa...” “La sua poesia più che spiegare (o raccontare) vuol trasmettere sensazioni ponendosi come testo aperto e generatore di senso, soggetto alla sensibilità individuale di chi legge”. (Valentina Bernocco - Cenni tratti dalla prefazione alla pubblicazione della silloge “Farine: Tentazioni e Suoni” dello stesso autore per l’edizione Gruppo Albatros)
 

Biografia dell'autore

Aurelio Scaccia

Aurelio Scaccia
Aurelio Scaccia, nato in Sicilia, dal 1975, vive a Torino dove ha lavorato come Responsabile Tecnico presso una Azienda Statale di servizio pubblico, oggi S.p.A. Si è dedicato sin dalla prima giovinezza all’attività pittorica ris-cuotendo lusinghieri apprezzamenti di critica e mercato. Nel 1980 aderisce ad un “gruppo di ricerca di poesia visuale” denominato “Anti-gruppo”. Nel 2008, dà alle stampe con il Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A., la sua prima silloge, “FARINA DI PAROLE di un viandante in cammino”: composizioni realizzate fra il 2000 ed il 2009, distribuita in forma privata. Nel 2010 pubblica la raccolta “Farine: Tentazioni e Suoni”, per la collana NuoveVoci del Gruppo Albatros-Il Filo S.r.l. e distribuito da laFeltrinelli alle quali sono seguite altre pubblicazioni. Fra le ultime pubblicazioni da citare “Riflessi di paglia” edito nel 2018 e “Gocce d’ambra” dato alle stampe nel 2021. Personaggio schivo, sue opere sono state premiate e inserite su pubblicazioni antologiche nazionali. In copertina: “l’orsetto di pezza” – dipinto olio su tela dello stesso autore. Le foto e tutte le illustrazioni all’interno sono opere grafiche dell’autore.
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