Due storie, dove il libero arbitrio è comune ad entrambe. Decisioni diverse di un Cammino di Vita dove la strada porta a dover scegliere tra diversi bivi. I personaggi nello svolgersi degli accadimenti, sono come “accompagnati” da presenze spirituali, chi da un angelo un po’ antipatico, chi da cavalieri templari. Presenze illusorie? Entità reali su un altro piano di realtà? Dietro un linguaggio tagliente come una spada e ruvido come carta vetrata, il romanzo scava nell’intimo con una sintassi sincopata presa direttamente dalla lingua parlata, per guardare dritto alla sostanza delle cose. Le due storie si intrecciano in un unico racconto che, dietro le asperità, la rabbia, il desiderio di combattere, segnano testimonianze di vita vissuta e del nostro tempo, lasciando un’ultima luce fissa sulla possibilità di percorrere il sentiero spirituale: il Buen Camino.
DANIELA GASPERINI scrive racconti di vita vissuta, con un linguaggio popolare, tagliente ma anche avvolgente e suasivo. Precisa, pragmatica, volenterosa, impetuosa, capace di prendere decisioni quando serve farlo. Le persone più vicine a lei la descrivono più come un militare che non una damigella di corte o una matrona romana. Questo non le impedisce di essere madre di due ragazzi che ogni giorno le danno la forza di vivere e compagna di un uomo che ne trae ispirazione di vita. Tra le donne del passato, la si potrà accostare a Boudicca, una combattente per la Libertà, sempre e in ogni caso contro l'oppressore.
Biografia dell'autore
Daniela Gasperini
