Questo nuovo libro non è un giallo, non è un romanzo né tantomeno un saggio o un libro di cucina.
É un insieme di pensieri e di riflessioni, di ricostruzioni storiche e letterarie scritte tra il serio e lo spiritoso. Lungo questa doppia direttrice l'autore ha l'aspirazione del "fabbricante di emozioni". É un cammino tra il presente, il passato e le prossime insidie del destino, ma soprattutto è un libro che si legge tutto d'un fiato.
Domenico Arcangeli nasce a Pistoia nel 1962. Dopo il diploma di maturità scientifica, si laurea in Scienze Politiche - indirizzo politico sociale - (Università degli studi di Firenze). Lavora per oltre vent'anni come consulente finanziario per poi seguire la tabaccheria di famiglia. Nel 2020 si trasferisce in Umbria alla ricerca di nuove avventure. Il suo primo libro, "Per i chiodi rivolgersi alla ferramenta", è un racconto che arriva diretto dalle dinamiche sociali di un quartire di città. Collaboratore editoriale per una rivista online, scrive di storia locale, personaggi minori e curiosità oltre confine.
É un insieme di pensieri e di riflessioni, di ricostruzioni storiche e letterarie scritte tra il serio e lo spiritoso. Lungo questa doppia direttrice l'autore ha l'aspirazione del "fabbricante di emozioni". É un cammino tra il presente, il passato e le prossime insidie del destino, ma soprattutto è un libro che si legge tutto d'un fiato.
Biografia dell'autore
Domenico Arcangeli
