La morte è una parte della vita e toccherà a tutti; anche alla morte si può resistere, nel proprio continuare a vivere: morire e rinascere per sempre e quello che si è lasciato incompiuto deve essere ultimato e preparato per avere una “vita” eterna.
È necessario avere l’acquisizione e le competenze necessarie a ridefinire i rapporti sospesi, riuscire nel proprio compito di affrontare e superare gli ostacoli in modo efficace, avendo a disposizione un solo mezzo, una sola maniera: l’amore.
Al momento del trapasso saremo sottoposti a cinque cammini tutti uguali, la variante è solo l’accompagnatore che non potrai scegliere, solo all’ultimo viaggio, il quinto, sceglierai il tuo compagno e potrai vedere la luce della prossima meta.
L’ultimo compagna di cammino, è una donna amata, ed è questo il “motivo” che fa nascere il contrasto con la moglie e le figlie.
Il sospeso con la famiglia ti tiene legato fino a quando non si porta serenità e amore alle due figlie e la moglie, lasciando una traccia del tuo “passaggio” con alcuni scritti.
L’ ago della bilancia è la nipotina che riesce ad esprimere al meglio la “favola vissuta” dal nonno per dare amore e felicità a tutti e dichiarando che il “suo Franco” vivrà per sempre nei loro ricordi, ed in tutto ciò che lo ha rappresentato in vita, per lei è diventato un suo eterno “dolce zaino”, se lo ritroverà ogni qualvolta che lo chiama.
L’ultimo scritto che lascia l’interprete, è per la sua dolce moglie, dove racchiude le brutture del mondo, l’arma migliore per combattere deve essere l’umiltà, pregio che la sua amata ha sempre posseduto; l’immagine che porterà di questa amata è la sua dolcezza nel suo “fisico” fresco ed il viso… espressione d’amore.