Nelle pieghe del silenzio. La voce dell'anima.
Pino Alunno scrive come si respira: con la necessità urgente di dare un nome al dolore, alla memoria, all'amore che non muore. Le sue poesie sono cammini interiori, viaggi tra le stelle cadenti di San Lorenzo, il pianto rosso della storia, la carezza di una donna che ama, e la voce spezzata di chi chiede perdono.
Ogni verso è un confine sottile tra ciò che è stato e ciò che ancora vive: il cavallo Sordatino che marcia nei ricordi, l'eco di Superga nel cuore del tempo, la coppa d'argento che trabocca di sentimenti veri.
Tra notti insonni e nuove albe, l'infinito si lascia intravedere, fragile e immenso, come un pensiero notturno.
Questo libro è un invito a sentirsi vivi. Anche quando fa male. Anche quando si spera ancora.
Le mie notti hanno
la verità dell'anima,
la coscienza dell'ammissione di
aver sbagliato,
la leggerezza del silenzio
profondo
Biografia dell'autore
Pino Alunno

La mia esistenza è paragonabile alle montagne russe, altezze superbe e precipizi profondi, meravigliosa perché mai piatta.
Pazzia buona, gioiosa, imprevedibile e sensibilità profonda, mi hanno fatto scoprire il vero motore che è l'amore, inteso in forma generale.
Basket, studio ma soprattutto cavalli, i cavalli mi hanno insegnato a vivere, ma hanno fatto capire quanto sia difficile il risultato che si ottiene sempre, SEMPRE, con fatica, sudore, costanza, rinunce (tante) silenzio e forza di carattere; tutto bisogna mettere sul piatto, non esiste sport più imprevedibile dell'ippica; quanto sia stupendo il risultato la gioia di una vittoria anche se dura pochissimo e subito si ricomincia.
Amo profondamente la natura il rispetto che chiede senza condizioni, gli animali sono e saranno sempre i miei fratelli, i miei compagni di viaggio più sinceri, donatori di amore senza chiedere il significato vero dell'amore.