Salvatore Pungente è un medico che del suo lavoro ne ha fatto una ragione di vita. Dopo l'esordio letterario nel 2016 con “Homo Acciaccatus” e nel 2017 con “Odisseo nella selva oscura” continua a soffermarsi sulla variabilità dei momenti drammatici vissuti in corsia a tal punto che ha pensato a delle vere e proprie leggi matematiche applicabili al letto o sulla barella dei suoi ammalati. Una legge matematica è proprio la relazione che intercorre fra medico e paziente, che non è una relazione qualsiasi, ma è una relazione di cura, quasi una relazione di amicizia e non una fredda relazione di utenza. La medicina non è una generica o impersonale relazione di cura, ma è la relazione di cura tra quel medico e quel paziente, e questa relazione personale di cura si concretizza in atti, cioè azioni, di cura per ottenere il bene-salute del paziente. Da tutto cio' si evince che per lui il lavorare “in scienza e coscienza”, più che un ònere, è un onore, cioè un dovere irrinunciabile, perché è garanzia per il medico di essere davvero un medico e questo permettetegli è una legge matematica!
Ogni storia tra due persone diventa legge, ogni legame tra due cuori diventa intesa, ogni rapporto medico paziente diventa matematica e sintonia perfetta. Ma quando si ha di fronte un medico e non un laureato in medicina.
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