A cosa serve l’arte? Perché si dipingono quadri, si affrescano muri, si modella la creta e si scolpisce il marmo? A cosa servono le opere d’arte? Chi è l’artista? Qual è il suo ruolo nella società? E ancora: cos’hanno in comune le figure di Lascaux con i dipinti geometrici di Mondrian? E Prassitele con Jeff Koons? LE sculture egizie con Joseph Beuys? In base a quale criterio riusciamo a collocare opere diversissime fra loro in un unico insieme chiamato “arte”? Quale esigenza comune esprimono? A tutte queste domande risponde questo libro, denso di informazioni ma soprattutto impostato su un ragionamento rigoroso, teso a dimostrare che in tutto ciò che l’uomo chiama arte appaiono sempre delle costanti invariabili. Perché le tecnologie possono cambiare, ma l’animo dell’uomo rimane sempre lo stesso.
É un letterato, specialista di Letteratura francese, laureato con una tesi su Pierre Klossowski; è anche autore di poesie. Ha una conoscenza diretta pluridecennale del mondo dell'arte contemporanea. Conduce una rubrica di divulgazione chiamata Praline. Prelibatezze dal mondo dell'arte visibile in rete.


Il senso dell’opera d’arte
e il ruolo dell’artista nel ventunesimo secolo
Autore | Sergio Mandelli |
Editore | EBS Print |
Pagine | 130 |
Pubblicazione | 07/2020 |
ISBN | 978-88-9349-789-3 |
Il senso dell’opera d’arte