Questo breve Saggio nasce dall'esperienza fatta durante gli a.s. 2023-24-25 presso la Scuola Secondaria di 1° grado nella quale insegno Educazione Musicale. Ho constatato che insegnare Musica non consista nel riconoscere le alteze sul pentagramma (un alunno l'aveva definito "foglio a righe", giustamente) ma debba essere una vera e propria educazione all'ascolto, prima di tutto. Il metodo consiste nell'utilizzare la fonetica e la prosodia della lingua italiana connessi agli accenti forti e deboli formanti frasi, accenti rilevati sulla base di una percezione uditiva. L'alternanza tra questi accenti formanti il "parlato" definisce un ritmo, rappresentabile con i segni propri del codice musicale. Questa attività è stata finalizzata a sensibilizzare i discendenti verso un ascolto analitico, per comporre prima e comprendere, poi, forme musicali complesse, quelle forme che sarebbero rimaste "parole insignificanti scritte nei libri di testo".
Biografia dell'autore
Silvia Melloncelli
Silvia Melloncelli ha conseguito la maturità classica presso il Liceo-ginnasio Virgilio di Mantova; si è diplomata in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio di Musica G. B. Martini di Bologna e successivamente ha conseguito la laurea master di 1° livello in Comunicazioni e Linguaggi non Verbali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Dopo un'attività pluridecennale nel mondo della registrazione audio in qualità di Consulente musicale e Editor, affiancata ad un ventennio in qualità di Direttore artistico e Coordinatore della Scuola Comunale di Musica del suo paese, si è dedicata all'insegnamento della musica nella scuola pubblica. Già docente di Teoria, Analisi e Composizione (TAC) presso il Liceo Musicale Isabella d'Este di Mantova, in seguito all'assunzione a tempo indeterminato presso la Scuola Secondaria di 1° grado ha scelto di dedicarsi all'insegnamento della musica presso tale grado di istruzione.