Libri dell'autore
Carmela “La Brigantessa”
Vito Mastrolia
pagine: 140
Italia, 1861.Con il crollo del Regno delle Due Sicilie e l’alba tormentata dell’Unità, il Sud brucia. Tra bande armate, soldati e contadini in rivolta, si combatte una guerra sporca: non solo per la terra, ma per sopravvivere alla Storia. Carmela, contadina ventenne, viene trascinata in questo inferno da Rocco, brigante dal fascino spietato. Dall’odio all’amore feroce, dalla nascita di un figlio alla perdita di tutto, la sua vita è un viaggio ai confini della moralità, tra sangue, tradimenti e un desiderio disperato di libertà. Dopo anni di carcere, ritorna alla sua masseria, spezzata nel corpo ma non nell’anima. Il passato, però, non seppellisce i segreti. E quando il destino le restituisce un volto amato, Carmela scopre che la redenzione ha un prezzo—e non sempre somiglia alla pace. Un’epopea cruda e appassionata sull’amore che distrugge, sulle cicatrici di un’Italia divisa e sulle donne che sfidarono un mondo fatto di fuoco. Fino all’ultimo respiro.
UNA VITA FA… Chi era costui?
Vito Mastrolia
pagine: 238
Questo libro ripercorre le vicende della vita di Van, pseudonimo dell’Autore.La narrazione parte dalla difficile esistenza in un quartiere periferico di Napoli, negli anni della Seconda guerra mondiale, giunge a quella in un tranquillo paesino della provincia di Potenza, dove l’Autore trascorre parte della sua fanciullezza ed adolescenza, da qui approda a Reggio Calabria. Ma non sarà l’ultima tappa.Lo sradicamento da più di un luogo è sottolineato dalla sofferenza intima di un adolescente e poi di un giovane uomo, che però riesce, sia pure a fatica, ad inserirsi in realtà di volta in volta del tutto nuove. Il lavoro per mantenersi all'università, i bei momenti di vita sentimentale, l’incontro con la ragazza che sarà la moglie e la madre dei suoi figli, sono anche l’oggetto della narrazione. La parte forse più interessante di tutto il percorso della vita di Van è l’avventura, in parte un azzardo, del trasferimento in Alto Adige, della creazione proprio qui della sua famiglia, della sua lunga carriera lavorativa a Bolzano, che lo vede impegnato in molteplici importanti incarichi istituzionali. Non manca la descrizione dei momenti di vita e di lavoro in attività extra scolastiche, di tipo socio-culturale.La nomina a «Cavaliere al merito della Repubblica Italiana» conclude questo percorsodi un «forestiero» approdato casualmente in un Territorio sconosciuto, il Südtirol-Alto Adige, anche difficile, in un certo momento storico. Esso sarà la sua nuova «Heimat». La nostalgia dei luoghi in cui è vissuto, il ricordo delle persone del suo passato connotano inevitabilmente il racconto.