La tecnologia non è da disprezzare se è considerata come strumento per lo spirito umano e per i fini umani. Ma la tecnocrazia, cioè la tecnologia messa al centro escludendo ogni saggezza superiore e ogni sforzo per comprendere fenomeni non riducibili a solo calcolo materiale finisce sicuramente in una filosofia della sopraffazione. Una società tecnocratica è una società totalitaria, mentre una società tecnologica può essere democratica e diciamo con Bergson, che il mondo, oggi più grande, ha bisogno di un "supplemento di anima", e che la "meccanica" esige la "mistica"
Biografia dell'autore
Giancarla Perotti Barra
Docente presso ISSR Redemptoris Mater - Ancona; Socio fondatore e Consigliere Nazionale del G.R.I.S. (Gruppo Ricerche Informazione Socio Religiosa); Conferenziere; Formatore di formatori. Tra le ultime pubblicazioni: Amore e giustizia nel pensiero di Jacques Maritain - II Cerchia - Giuseppe lo sposo di Maria. Nelle scritture canoniche, negli apocrifi e nei Padri della Chiesa - Edizioni Sant' Antonio