La poesia è essenziale, la poesia spoglia l’eccesso per cercare la parola giusta, il senso che chiarifica.
La poesia apre mondi di senso, di consapevolezza improvvisa e lo fa toccando corde intime.
Quando un componimento parla proprio a te, alla tua pancia e al tuo cuore, è come se pompasse più forte il sangue nelle vene.
È come la primavera: risveglia!
Per questo la poesia civile, politica, impegnata, o come la si voglia chiamare, è un dono, perché per sentirla basta mettersi in ascolto e arriva diretta con le sue verità, le sue crudità e denunce. Eppure abbiamo disimparato a fare memoria e a costruire lotte sociali anche attraverso di lei.
Sembra esserci sempre meno tempo, meno spazio, meno orecchie per questa arte in un’epoca che corre veloce.
Abbiamo dismesso e dimenticato i cantanti di strada e i declamatori da osteria, da casa del popolo, da manifestazione.
Eppure qualcuno ha resistito, qualcuno è ancora tra noi.
Giovanni ad esempio, il cantore che brinda alla memoria con il bicchiere della staffa; il compaesano che trovi nei luoghi dell’incontro solidale a incartare la farina con un po’ di storie; il militante che con le parole rivoluziona il sentire. Un tutto di mondi che incontriamo nei suoi componimenti, nati dall’urgenza di non scordare che sotto ai piedi abbiamo radici da innaffiare e da curare.
(dalla prefazione di Gemma Bigi)
Biografia dell'autore
Giovanni Canzoneri

Giovanni Canzoneri, operaio, poeta e contastorie libertario, nasce a Palermo il 6 maggio del 1975. Trascorre l’infanzia e parte della picciottanza a Bagheria, terra di Buttitta e di Guttuso, crescendo con la cultura dei “cunti” paesani trasmessi dai nonni e dai genitori. Nell’ottobre del 2000 si trasferisce a Reggio Emilia, terra dell’Ariosto e del Prampolini. Esordisce nel 2010 con la raccolta di cunti intitolata Conti zafarani. Nel 2013 pubblica la seconda raccolta Vi cuntu e v’arriccuntu. Nel settembre del 2014 pubblica Operazione fico d’India, un giallo con sfumature graffianti e divertenti, il tutto servito in salsa sicula; nel 2016 la raccolta di quattro racconti Così è (se vi piace); nel giugno 2017 Chiddu chi sentu, raccolta poetica siciliana; e nel 2018 il romanzo breve Arde la brace sotto la cenere.
Tantissimi i premi in diversi concorsi letterari nazionali e tantissime le segnalazioni e le pubblicazioni. Tra i più importanti:
- 2° premio al concorso “Padre Pino Puglisi” con la poesia L’anciluzzu (maggio 2014, Caccamo);
- 2° premio al concorso letterario “A. Manganaro” con la poesia Nun si sulu (ottobre 2014, Barcellona Pozzo di Gotto);
- 2° premio al concorso letterario di poesia umoristica “Lu bene chi ti vuje” con la poesia Avvenne, sul meriggio, in una chiesa (ottobre 2015, Ortona);
- 2° premio al concorso nazionale di poesia “FilicusArte” con la poesia Lettere dal monte (dicembre 2017, Barcellona Pozzo di Gotto);
- 1° premio al concorso letterario “Caterina Martinelli” con la poesia Nun t’affruntari (ottobre 2019, Roma);
- 1° premio al concorso di poesia “Libertaria” con la poesia Occhi di picciriddi (settembre 2020, Carrara);
- la sua fiaba Fabula rasa è 1a al concorso letterario “Racconta la tua fiaba” (ottobre 2020, Roma). Farà parte di un audiolibro per bambini, voce narrante Mauro Serio;
- 1° premio al 4° concorso “FilicusArte” (marzo 2021, Barcellona Pozzo di Gotto) con la poesia D’amuri e di duluri, lirica dedicata alle donne di Giuseppe Pinelli.
- 1° premio al 6° concorso internazionale di poesia e narrativa “Città di Cefalù” con la poesia I cavaleri di Ruccedda (aprile 2021, Cefalù).
Alcuni suoi scritti sono apparsi su: Umanità Nova, Sicilia Libertaria, Reporter, Pupi di Zuccaro (rivista letteraria on line), I Siciliani (giornale fondato da Giuseppe Fava), La Campaña (giornale argentino) e Babbaluci News (street magazine palermitano).
La sua pagina Facebook è “CUNTI & co. di Giovanni Canzoneri”.