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"Italiani Mata Burros" e altre storie di migranti in Venezuela

“Italiani mata burros” e altre storie di migranti in Venezuela narra le vicende dei migranti italiani in Venezuela che l’autore ha sentito dai protagonisti o da suoi testimoni diretti. Scrittore attento, delicato e sensibile, con puntuali chiose poetiche ricche di immagini dalla forte carica espressiva, Michele Castelli affronta nel libro diverse tematiche legate alla diaspora italiana del secolo scorso. Scorrendo attentamente le pagine di questa raccolta, si scorge l’apporto dell’immigrato nei confronti della terra di adozione, la sua grandezza morale, la generosità e la solidarietà tra connazionali all’estero, la fatica e il sudore, l’abnegazione e gli atti di eroismo, la diffidenza e il disprezzo della popolazione locale, le tentazioni e le deviazioni, i raggiri e i facili guadagni. Predominano, inoltre, in tutto il libro, la descrizione dei paesaggi tropicali, dei villaggi e delle città di origine e di adozione, facendo spesso ricorso all’uso di similitudini che rendono più scorrevole la narrazione e facilitano la comprensione di quei fenomeni naturali, sociali, antropologici e culturali tipici della realtà venezuelana. Non mancano, inoltre riferimenti a eventi storici, politici e sociali, così come citazioni artistiche e letterarie, celebri e meno celebri, del panorama venezuelano e italiano.
 

Biografia dell'autore

Michele Castelli

Michele Castelli
Michele Castelli (Santa Croce di Magliano, 3 luglio 1946) è un linguista e scrittore italiano residente in Venezuela. Conseguita  la laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l'Università  degli Studi di Bari, si trasferisce a Caracas nel 1970. Dal 1972 è professore di linguistica generale e dialettologia presso la Facultad de Humanidades y Educación della Universidad Centrai de Venezuela, dove fonda il Dipartimento d'Italiano, l'Istituto di Ricerche Linguistiche (Unidad de Investigación) e "Nucleo" (1985), rivista scientifica della Facoltà di Lingue Straniere (Escuela de Idiomas Modernos), della quale fu Direttore fino al 1996. Dal 1990 al 1996 è stato Preside della Facoltà. Tra le sue pubblicazioni: la traduzione italiana del romanzo di Rómulo Gallegos La trepadora (La rampicante, Caracas 1972); Poesias (Caracas 1979) e La piedra azul turqui (Caracas 1980), versione spagnola di una selezione di poesie del poeta molisano Nicola Iacobacci; Curso de fonética del español de Venezuela (1986), in collaborazione con Esteban E. Mosonyi; Érase una vez ... Giuseppe (1997), Antologia poetica dialettale di Raffaele Capriglione ( Caracas, Prima edizione 1984, Seconda edizione 1992, Terza edizione Online 2014). Il Lessico santacrocese (Prima edizione Caracas 1996, Seconda edizione Campobasso 1999, Terza edizione 2017), In nome del padre, opera che condivide con Giose Rimanelli e Torquato Di Tella (Cosmo Iannone, Isernia 1999); Cuentos de mi vida (Editorial Once, Caracas 2003), Cuentos de inmigrantes (Editorial Once, Caracas 2005), Le poesie dialettali di Pietro Mastrangelo (Edizioni ENNE, 2006); La presenza dei molisani in Venezuela (Cosmo Iannone, Isernia 2013), Il poeta del Molise. Vita e opere di Nicola Iacobacci (2018), coautorato con Giovanni Mascia. È stato insignito di varie onorificenze, tra cui: Cavaliere dell' ordine al merito della Repubblica Italiana (1989), Commendatore dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana (2004), Ambasciatore del Molise nel Mondo (2017).

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