Le interessanti e attualissime riflessioni di Raffaella Condello ci riportano all'interno di un dramma che ha coinvolto tutti noi e che non è stato ancora superato. Il libro, reso sotto forma di diario, si pone come un manuale di sopravvivenza da contrapporre alla "paura liquida", come la definisce l'autrice riportando un concetto del sociologo Zygmunt Bauman, ed è scritto in un contesto particolare lockdown da coronavirus con una società impaurita e impotente di fronte all'imprevisto. Questo libro, va letto, per riflettere e ricordare e va conservato in libreria quale documento storico importante affinché la memoria di una pandemia non svanisca in ricordi incerti e sbiaditi.
Raffaela Condello nasce a Messignadi di Oppido Mamertina il 1 marzo del 1963. Dopo le scuole dell’obbligo ha conseguito la maturità presso l’Istituto magistrale “T. Gulli” di Reggio Calabria. Ha ottenuto la laurea in pedagogia presso l’Università di Messina e, successivamente, abilitazione al libero esercizio della professione di psicologo. Insegnante di lettere per conto del Miur, esercita la professione di psicologa dal 1995. Dal giugno 2016 coordina e dirige lo studio di Psicologia e Psicologia Applicata “ArcoIris” di Palmi dove vive e lavora dal 1987. Nella struttura di via Prato, di cui è anche fondatrice, ha istituito lo sportello di aiuto e ascolto per le donne in difficoltà e per le vittime di bullismo e cyber-bullismo. Ha partecipato come relatrice a numerosi convegni e seminari di studio a livello regionale sul tema del bullismo e del cyberbullismo, sulla violenza contro le donne, sui social network, sui disturbi cognitivi e sul tema della famiglia. È alla sua prima opera letteraria ma nel cassetto sono pronte altre pubblicazioni di carattere narrativo e poetico.
Biografia dell'autore
Raffaela Condello
