classe ’55, nasce napoletano, una bella fortuna per chi, come lui, dedicherà una parte della propria vita all’espressione del proprio sé…
Partecipato a tutti i moti possibili post sessantanove, con il diploma classico, una laurea di scienziato politico, e qualche esperienza di teatro-ragazzi (folgoranti inizi con Marco Baliani), in pieno riflusso, si rifugia a Pisa, dove un po’ frequenta lettere (indirizzo teatrale, quasi laureandosi di nuovo) e un po’ lavora come artista di in strada, non disprezzando l’arte del barman e le puntate nel teatro colto (Piccolo di Pontedera) e stages formativi con Orazio Costa ed altri .
Il personaggio di Pulcinella lo cattura e lo porta in giro per l’Italia fino al magico incontro con il “laboratorio per Arlecchino” di Dario Fo, dove arriva studente ed esce membro della compagnia e poi in tournè con “Hellequin, Arlekin, Arlecchino” di e con Dario Fo e Franca Rame. Una scuola sublime, che gli fa comprendere come la comicità è anche una grande mamma.
Così inventa la professione di animatore di ristorante, e mentre gli altri mangiano lui propone ardite performance multimediali.
Presiede Centro Universitario Teatrale della Sapienza di Pisa.
Pubblica e rappresenta il testo “Pulcinella e la morte”; scrive e pubblica alcuni racconti fantastici, fino a vincere il Premio Barbi-Colombini con la ricerca storico-drammaturgica “Il Concitato Assedio di Montalcino”.
Tornato a Roma realizza il video “Videoglasnost” presentato al festival del video di Locarno, vince una borsa di studio Mondadori (presso il Centro Studi Comunicazione), divenendo sceneggiatore: opera quindi nello staff dello Studio EL di Ettore Scola, sotto la cui supervisione il quale scrive il film “Cinecittà, Cinecittà”.
Colto all’improvviso da una nefasta decisione dei Cecchi Gori (che lo espelle dal mondo del cinema), con un figlio in arrivo dalla psicoterapeuta Sonia Fioravanti, che nel frattempo ha sposato, lavora per vari anni come assistente domiciliare di disabili, dai quali impara molte più cose di quante non ne sapesse prima.
Nel 1988 una brutta avventura con la salute lo spinge assieme a Sonia ad portare in Italia l’idea del ridere terapeutico e ad elaborare, il metodo di gelotologia (comicoterapia) “P.E.R.C.S.” e poi a fondare la Fed.ne ! Ridere per Vivere !.
Nel 1991 diventa papà di Francesco.
Da 30 anni si dedica alla gelotologia (riso terapeutico), con tutte le realtà del disagio socio-sanitario; diviene formatore di clown dottori, insegnanti e figure sociosanitarie, facendo conferenze, scrivendo articoli pubblicati; infine, presiede l’Istituto di ricerca Homo Ridens.
All’inizio del 2002 organizza la missione umanitaria nella guerra in Afghanistan “Una strada per la pace”, ed in conseguenza di questa, coproduce e partecipa al docu film “Clownin’ Kabul”.
Quando ha tempo, scrive, dirige, produce e rappresenta commedie, tra cui
“ Psicosomatica della Sfiga”.
E’ coautore dei volumi “ La Terapia del Ridere”, RED ed. (1999); “Anime con il naso rosso”, Armando ed.(2006); “Sarà una risata che ci guarirà” Stampa Alternativa (2011); Dall’Homo Sapiens all’Homo ridens Enea ed. (2019); “Il Quattro Occupato, 1975-77 Sogni e bisogni di una cittadinanza attiva Eta Beta ed. (2020).
Dal 2005 fonda e segue la Comunità Ospitale “La Terra del Sorriso”, olistica e permaculturale un luogo magico vicino ad Orvieto, gestita da La Terra del Sorriso srl, di cui è amministratore.
Talvolta dorme.