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Il Quattro occupato
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Il Quattro occupato

Il Quattro occupato

Ostia, 1957-77. Sogni e bisogni di una cittadinanza attiva

Il “ Quattro occupato”, con la prefazione di Marco Baliani, è una operazione culturale volta narrare, soprattutto ai giovani, cosa può avvenire quando un popolo, cosciente dei propri bisogni, li tramuta in sogni concreti. Senza retorica, senza nostalgia, sempre sul filo dell’ironia si snoda la narrazione del fatto politico più partecipato della storia di Ostia. Per chi c’era molto di più di un Amarcord, per chi non c’era la scoperta di una storia a lungo negata. Un pezzo di memoria che torna al suo posto esattamente 45 anni dopo.
 

Biografia degli autori

Stefano Cucchiero

Stefano Cucchiero
Dopo un turbolento rapporto con le istituzioni scolastiche, svolge vari lavori fino a quando si impegna nel sociale, lavorando come insegnante di sostegno nella scuola e come assistente domiciliare per anziani e disabili. Partecipa ad interventi culturali sul territorio: è uno dei primi fondatori del teatro Majakowski organizzando laboratori teatrali e spettacoli.

Sandro Di Biagio

Sandro Di Biagio

Fotografo, scenografo, disegnatore, regista e autore teatrale. Fa esperienza nel fumetto, nella grafica pubblicitaria, nell’illustrazione e nell’editoria. Nel 1980 si laurea in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma. Segue i corsi di Regia di Vittorio Cottafavi, Nanni Loy e Mauro Bolognini. E’ assistente alla regia di Andrea Camilleri e di Massimo De Francovich, aiuto scenografo di Aldo Buti e collabora alla realizzazione di scene ideate da Paolo Ferruzzi per il teatro e da Gaetano Castelli per la televisione. Ha firmato le scenografie e i costumi di numerosi spettacoli teatrali di successo. Ha scritto per il teatro e diretto spettacoli teatrali suoi e di altri autori. Tra gli altri dirige “Il peccato originale” di Carlo Sabatini con Gaia Labiso e Maurizio de la Vallée, e la commedia in due atti da lui stesso scritta  “… Non lo dire a nessuno!!!...”,  che mette in scena curandone la regia, la scenografia, i costumi, il disegno luci e le foto di scena. Si occupa professionalmente di fotografia dal 1975. Partecipa a Mostre fotografiche collettive e individuali. Dal 1983 gestisce ad Ostia lo Studio Fotografico Ricomincio da «1 ». E’ specializzato in fotografia di scena per il cinema e per il teatro, book fotografici, ritratti e reportage di viaggio. Esperto di fotoritocco, post-produzione e fotomontaggi. Dal 2011 insegna Fotografia e Post-Produzione, e dirige uno Spazio Espositivo per Mostre di artisti emergenti e professionisti.


Roberto Rossi

Roberto Rossi

Psicologo e psicoterapeuta, da anni si occupa di progetti sociali e di psichiatria per adulti, contribuendo all’apertura di Servizi innovativi. Dopo alcuni anni di esperienza in Psicologia e Medicina del Lavoro (Centro Anti Mobbing) ha lavorato per sette anni in Carcere, occupandosi di Riabilitazione Psichiatrica. Attualmente lavora presso una Comunità Psichiatrica Riabilitativa. Autore di più di venti pubblicazioni scientifiche sui temi della psicoterapia e dell’assistenza Psichiatrica.


Leonardo Spina

Leonardo Spina

classe ’55, nasce napoletano, una bella fortuna per chi, come lui, dedicherà una parte della propria vita all’espressione del proprio sé…

Partecipato a tutti i moti possibili post sessantanove, con il diploma classico, una laurea di scienziato politico, e qualche esperienza di teatro-ragazzi (folgoranti inizi con Marco Baliani), in pieno riflusso, si rifugia a Pisa, dove un po’ frequenta lettere (indirizzo teatrale, quasi laureandosi di nuovo) e un po’ lavora come artista di in strada, non disprezzando l’arte del barman e le puntate nel teatro colto (Piccolo di Pontedera) e stages formativi con Orazio Costa ed altri .

 Il personaggio di Pulcinella lo cattura e lo porta in giro per l’Italia fino al magico incontro con il “laboratorio per Arlecchino” di Dario Fo, dove arriva studente ed esce membro della compagnia e poi in tournè con “Hellequin, Arlekin, Arlecchino” di e con Dario Fo e Franca Rame. Una scuola sublime, che gli fa comprendere come la comicità è anche una grande mamma.

Così inventa la professione di animatore di ristorante, e mentre gli altri mangiano lui propone ardite performance multimediali.

Presiede Centro Universitario Teatrale della Sapienza di Pisa.

 Pubblica e rappresenta il testo “Pulcinella e la morte”; scrive e pubblica alcuni racconti fantastici, fino a vincere il Premio Barbi-Colombini con la ricerca storico-drammaturgica “Il Concitato Assedio di Montalcino”.

Tornato a Roma realizza il video “Videoglasnost” presentato al festival del video di Locarno, vince una borsa di studio Mondadori (presso il Centro Studi Comunicazione), divenendo sceneggiatore: opera quindi nello staff dello Studio EL di Ettore Scola, sotto la cui supervisione il quale scrive il film “Cinecittà, Cinecittà”.

Colto all’improvviso da una nefasta decisione dei Cecchi Gori (che lo espelle dal mondo del cinema), con un figlio in arrivo dalla psicoterapeuta Sonia Fioravanti, che nel frattempo ha sposato, lavora per vari anni come assistente domiciliare di disabili, dai quali impara molte più cose di quante non ne sapesse prima.

Nel 1988 una brutta avventura con la salute lo spinge assieme a Sonia ad portare in Italia l’idea del ridere terapeutico e ad elaborare, il metodo di gelotologia (comicoterapia) “P.E.R.C.S.” e poi a fondare la Fed.ne ! Ridere per Vivere !.

Nel 1991 diventa papà di Francesco.

Da 30 anni si dedica alla gelotologia (riso terapeutico), con tutte le realtà del disagio socio-sanitario; diviene formatore di clown dottori, insegnanti e figure sociosanitarie, facendo conferenze, scrivendo articoli pubblicati; infine, presiede l’Istituto di ricerca Homo Ridens.

All’inizio del 2002 organizza la missione umanitaria nella guerra in Afghanistan “Una strada per la pace”, ed in conseguenza di questa, coproduce e partecipa al docu film “Clownin’ Kabul”.

Quando ha tempo, scrive, dirige, produce e rappresenta commedie, tra cui

 “ Psicosomatica della Sfiga”.

E’ coautore dei volumi “ La Terapia del Ridere”, RED ed. (1999); “Anime con il naso rosso”, Armando ed.(2006); “Sarà una risata che ci guarirà” Stampa Alternativa (2011); Dall’Homo Sapiens all’Homo ridens Enea ed. (2019); “Il Quattro Occupato, 1975-77 Sogni e bisogni di una cittadinanza attiva Eta Beta ed. (2020).

Dal 2005 fonda e segue la Comunità Ospitale “La Terra del Sorriso”, olistica e permaculturale un luogo magico vicino ad Orvieto, gestita da La Terra del Sorriso srl, di cui è amministratore.

Talvolta dorme.


Donatella Zapelloni

Donatella Zapelloni

Nasce come operatore culturale negli anni '80 e con la legge 285 viene assorbita nel Comune di Roma. Ma la sua formazione teatrale a 360 gradi,  che parte ancor prima negli anni 70, la porta a studiare teatro con Eduardo, Dario Fo, Lucia Poli e molti altri. Scritturata, lascia il Comune per dedicarsi solo al teatro in grandi compagnie di giro, facendo operette e musical. Attrice e regista dunque, ma non ha mai abbandonato il suo intervento culturale nel territorio, così fonda un'associazione a nome della madre "Isabella Ossicini" e organizza il noto Filmare Festival del cortometraggio per oltre 15 anni, avendo in giuria grandi maestri come Pupi Avati, Mario Monicelli, Ricky Tognazzi, Ettore Scola, Carlo Verdone, Cristina Comencini, Giovanni Veronesi, Fausto Brizi, Alessandro D'Alatri.  Continuando la sua docenza nel teatro e mai abbandonando le tavole del palcoscenico, tuttavia  si rende conto che col teatro non si sopravvive e  alla fine degli anni 90,  torna dipendente delle Biblioteche di Roma come Responsabile delle attività culturali e della comunicazione. Alla fine del 2019 ancora un piccolo traguardo: assieme al suo amico Enzo Liberto, apre la Sala Paolo Poli e ne diventa Direttrice Artistica.

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