Persone in viaggio che si incrociano, si raccontano ed a volte si rincontrano a distanza di anni, altre volte lasciano di sé solo il ricordo.
Avrei dovuto capire, dare corpo a quelle sensazioni più volte provate, stargli ancora vicino. Forse si era arreso davvero, o un malore improvviso aveva messo fine alle sue sofferenze ed alle sue speranze. Non lo saprò mai. Ma non potrò mai scordare la sua profonda umanità che traspariva da ogni suo sguardo, da ogni sua parola, da ogni suo silenzio.
Un essere umano è un animale sociale, non può, non deve vivere da solo, la sua mente in solitudine si distorce ai suoi desideri, ai suoi sogni, ai suoi incubi, impedendogli di vedere, di capire, di reagire.
Ma nonostante tutto a me piace immaginare quel suo ultimo sguardo perso in un campo di grano, sotto un cielo reso bianco dal calore che emana la terra, dove a tratti dei papaveri rossi si sono impadroniti a forza di uno spazio, camminando con il suo cane, il suo ultimo amico, che si voltava in ogni momento a guardarlo.
Mi piace immaginarlo di nuovo con tutti i suoi ideali sperduti e poi finalmente ritrovati, in un mondo dove i popoli sono uniti sotto una bandiera di pace, di giustizia, di eguaglianza e tanta fratellanza di cui ci sarebbe davvero assoluto bisogno in questo mondo votato al declino.
Biografia dell'autore
Rocco Marascia
