Libri dell'autore
Emozioni 2000-01
Appunti di viaggi e dintorni
Giovanni Curatola
pagine: 154
Se la vita è quel che metti dentro, per l’autore nel biennio 2000-01 c’è finita tanta roba. Due anni densi di viaggi e avvenimenti palpitanti, bizzarri e mai così tanto costellati da imprevisti. In questo libro ne sono selezionati i 10 più significativi. Si parte col primo ingresso in Germania, che il treno, l’inverno, il buio e la neve rendono più misterioso e intrigante. Berlino, pur austera, fredda e severa, entra subito nel cuore e lo scalda. Segue un viaggetto pasquale, sempre in Germania, suggestivo pur vissuto in solitaria, come non doveva essere. L’estate ha i colori d’Olanda e impone adattamenti improvvisi, ripagati però dalle distese dei fiori, dal sapore dei formaggi, dalla quiete delle piste ciclabili che corrono piatte fra campi, mucche e mulini, dalla brezza del Mar del Nord. La Germania stavolta più settentrionale ha impatti ora dolci ora ostili e spettrali. Chiude l’anno l’incoscienza notturna sulla Catania-Siracusa, che stava per costar caro. Di inizio 2001 è una tragicomica gita motorizzata a Roccamena, segue un sussulto calcistico a Messina, quindi la più trepidante e rocambolesca delle promozioni in Serie B. Dell’estate è il viaggio più vivace e agitato: un inter-rail che fra mille peripezie, nuove e vecchie conoscenze, agrodolci cambi d’itinerario in corso d’opera e notti insonni, porta due fraterni amici su e giù per l’Europa Centrale. Il rientro in Italia, così come avvenuto sia entrando che uscendo da Danimarca e Svezia, avviene in tempi e con modalità ben diverse da quanto programmato. E sempre di notte. Una trasferta a Como sognata con gli amici del posto da anni, riporta l’autore sul Lario, nell’insolita veste stavolta di organizzatore di un gruppo di tifosi. Infine, il romanzesco congedo napoletano da un’auto venduta. Sono gli ultimi “scampoli di giovinezza”, a cui si finge di volta in volta di credere per poi puntualmente rimandarli al prossimo viaggio.
Lo chiamavo Vavà
Ricordi privati, di guerra e di navigazione di un testimone del '900: dal Titanic a Totò Schillaci
Giovanni Curatola
pagine: 296
Queste pagine costituiscono una raccolta, in ordine cronologico, dei ricordi di un galantuomo, testimone colto e oculato di un secolo che ha attraversato per intero. Lui, dall’autore chiamato sempre e solo “Vavà” e nato ufficialmente in un giorno in cui… non nacque questo libro non l’avrebbe mai voluto, ma l’autore lo considera il frutto tardivo di un debito di gratitudine nei suoi confronti, per quel che ha fatto e per quel che è stato: un uomo di ottima cultura e modestia senza pari, imbevuto di un’educazione quasi ottocentesca. Un sentimentale che fumava ma mangiava poco, e beveva ancor meno. Un navigante che, dal 1925 al 1958 ha radiotelegrafato per mari di mezzo mondo, scalando oltre 250 porti, di cui solo metà europei. Un soldato che ha vissuto la guerra in colonia (Libia), attandosi a ogni situazione e fronteggiandone gli imprevisti. Un pensionato che ha poi continuato a esercitare il suo senso del dovere e del sacrificio in famiglia. “Un signore alto, elegante e gentile - verrà ricordato all’unisono da chi l’ha conosciuto - che sapeva ascoltare e guardarti dritto negli occhi, che ti solleticava coi suoi racconti vari e mai ripetitivi... Forgiato dalla rigida educazione del suo tempo, da pensionato e in tempi ormai cambiati seppe aprirsi e confrontarsi con le nuove generazioni”. In queste pagine si trovano miscelati ricordi orali, vecchi appunti del protagonista e dell’autore, una ricca selezione delle sue quasi 200 fotografie, del centinaio fra telegrammi e altri documenti ingialliti, dei suoi diari di guerra e di navigazione. Sono pagine sufficienti a restituire, pur sullo sfondo di storie personali, i contesti storici e politici in cui si svilupparono, condendo le une e gli altri con commenti, e riflessioni su come il nostro paese si sia andato, a suo dire, evolvendo o involvendo, a seconda dei casi.
Continuando a pedalare nella storia
Riflessioni in bicicletta tra la Sicilia e le Fiandre
Giovanni Curatola
pagine: 290
L’autore non smette di pedalare, e dopo la Berlino-Polonia offre, in altri 12 ciclo-racconti (uno per capitolo) nuovi spunti di riflessione storica e di allegria. La Storia con la S maiuscola si intreccia alla sua personale, portando alla luce episodi e dettagli poco noti, che a scuola o si è studiati in fretta o non si sono studiati affatto. Tutto in sella a una bicicletta, che assurge così a mezzo di elevazione dell’anima e che passa lì dove sono già transitati Giulio Cesare, Federico Barbarossa, Benito Mussolini, Carlo Magno, Napoleone (I e III), Bismarck, Alessandro Manzoni... Itinerari accomunati dalla curiosità come comun denominatore. Tabelle di marcia a volte rispettate, ma più spesso modificate in corso d’opera dai capricci imposti dal “generale inverno”. Tragitti fonti di trepidazioni, in certi casi. Di fragorose risate, in altri.