Per contrastare il cambiamento climatico e l'aumento del costo dell'energia, il Parlamento dell'Unione Europea ha dichiarato il proprio impegno a raggiungere, entro il 2050, la neutralità climatica. Si tratta di un piano ambizioso che coinvolge tutti gli Stati membri, chiamati ad attuare un piano di riqualificazione edilizia affinché tutti gli edifici residenziali raggiungano, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030 e D entro il 2033. Per raggiungere questi obiettivi, l'Italia deve attuare un piano di riqualificazione che riguardi prioritariamente gli edifici condominiali, per un investimento complessivo di circa€ 800 miliardi in 10 anni.
A fronte di questa prospettiva, Strutture Energia ha messo a punto il processo EcoDomus per la realizzazione di interventi di riqualificazione edilizia che, per l'elevata efficienza energetica ed il basso costo di esercizio, conferiscono all'immobile un valore di mercato alto, certo e stabile nel tempo. Elementi qualificanti sono la progettazione BIM 3D, gli impianti fotovoltaico, domotica e di climatizzazione ibrido (alimentabile sia elettricamente che a gas metano ed anche ad idrogeno) e che, lavorando sinergicamente, migliorano le prestazioni energetiche degli edifici.
Questo documento illustra il piano finanziario che Strutture Energia propone per realizzare gli interventi: descrivendo il rapporto fra Committente e Appaltatore (ESCo) per contenere i costi, la responsabilità diretta dell'Appaltatore sul risparmio in bolletta e la gestione dei Crediti d'Imposta con gli Istituti di Credito al fine di coprire i finanziamenti, il testo fornisce una panoramica completa degli strumenti a disposizione dei condòmini e degli amministratori di condominio.
Biografia dell'autore
Amintore Fusco
