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Luigi Ferrari

Luigi Ferrari
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Luigi Ferrari Sono nato a Genova il 22 novembre del 1948, poco prima delle 14, da un vecchissimo ceppo piemontese-emiliano. Sono sposato dal maggio del 2000 con Veronica e ho due figli, Vittorio e Carlotta.
Laureato con lode in Scienze Politiche presso l’Università di Genova, ho lavorato in Banca Intesa Sanpaolo per 38 anni. Parto come addetto e poi come responsabile dell'Ufficio estero di una filiale genovese. Nel 1983 vengo chiamato all'Ufficio Relazioni Internazionali della Sede Centrale di Torino e poco dopo nell'Ufficio di Rappresentanza della banca a Parigi. Tornato a Torino e promosso Vice President, opero nella Direzione Relazioni Esterne, come copy writer e addetto stampa fino al 2011. Da pensionato, mi occupo di Comunicazione per VO.B.I.S. E' un’Associazione di volontari che si propone di sostenere, educare e assistere, per una migliore gestione economico finanziaria, persone, famiglie in condizioni di difficoltà e disagio nonché imprese sociali, al fine di migliorarne la capacità di accesso al credito.

Libri dell'autore

Nuovi arrivi al club delle suicide

Luigi Ferrari

pagine: 122

È un club in continua crescita, quello delle suicide. Anche da morto, il protagonista non può sottrarsi all'incontro con le donne che non hanno voluto, che non hanno potuto aspettare che Atropo recidesse il filo della loro vita. Il disamore per la vita le ha fatte cadere nel vizio assurdo. Ma dopo sono state subito accolte in un club dove hanno trovato l'affetto e gli abbracci di tante, tante sorelle. Solo abbracci dell'anima, tuttavia: nell'Aldilà, la creta che avvolgeva lo spirito è solo polvere dispersa dal vento e il desiderio, la passione, la carne possono solo affogare nel grande immoto lago dei ricordi. Si è felici, da morti? Forse la risposta è nelle parole di Achille, che nell'Ade così risponde a Ulisse: 'Non alleviarmi la morte, Odisseo splendente! Vorrei essere un lavorante nei campi e da un altro dipendere, un uomo senza beni, che non abbia molto per vivere piuttosto che regnare su tutte queste ombre consumate'.
15,90 15,11

Storie di Dulcinee e di don Chisciotti

Luigi Ferrari

pagine: 142

Qual è il fil rouge che lega le poesie e i racconti di questo libro? Forse la voglia matta di sporcare la carta, di riportare alla memoria persone e cose vissute, fotografate nella mente e rese quasi immortali, pur limate di sguardi e opache di tempo. Le donne, gli uomini, l'aliena e la replicante che si muovono sul palcoscenico di queste pagine sono Dulcinee di devastante bellezza, crudeli e ingenue come fanciulle e don Chisciotti che fanno della sconfitta un trampolino per continuare a combattere. Sono frammenti di vita e fantasmi di sogni, mescolati insieme nel pentolone di un rinato frate Ginepro. Ma la dolce pulzella arrivata da Phobos è solo un parto della fantasia dell'autore, oppure...
18,50 17,58

Il club delle suicide

Luigi Ferrari

pagine: 194

Nell'Aldilà, le donne che in vita avevano deciso di porre volontariamente termine ai loro giorni hanno fondato il club delle suicide. Il protagonista è morto e si ritrova in una campagna serena e assolata dove può parlare con le suicide che hanno voglia di incontrarlo. Sono donne che lo hanno amato da vive o che da morte hanno sbirciato i suoi libri. A ciascuna il protagonista dedica racconti e poesie, anche se prima di vederle è costretto a conoscere l'imperatore romano Decio. Questo precursore del ministro della Salute, nel terzo secolo aveva creato una specie di green pass. detto libellum, che attestava la fedeltà dei suoi sudditi alla religione degli antenati. Questo in pratica significava perseguitare e martirizzare i cristiani e solo chi rinnegava la sua fede veniva risparmiato, ricevendo il libellum da mostrare in caso di controlli. L'imperatore   considera i no vax dei pericolosi ribelli da reprimere e giustifica i protocolli e i vaccini. Ma il poeta ha una voglia matta di incontrare le suicide e di interrogarle: perché lo hanno fatto? E quelle che lo avevano conosciuto da vivo, lo avevano amato davvero, oppure...
14,90 14,16

Morte di un no vax

Luigi Ferrari

pagine: 160

Il protagonista è appena morto e incontra nell'aldilà un amico,  compagno tanti anni prima di avventure a Parigi, fra donne, ostriche e champagne. Si chiacchiera anzitutto dei libri che il neo defunto ha scritto dopo la morte dell'amico. Affiorano pagine dell'incontro con Satana e con la sua sposa e un colloquio con Lazzaro, l'uomo resuscitato da Gesù. Si parla di sedute spiritiche e di una villa infestata, ma alla fine bisogna affrontare il tema della morte. Il nuovo arrivato confessa di aver avuto una grande strizza del vaccino; temeva più i rischi dell'inoculazione che il Covid. Eppure, con il suo bellissimo green pass se ne era andato alle Galapagos. Ma si era davvero vaccinato? Al ritorno a Torino si ammala gravemente e muore. E' colpa del vaccino o del Covid? Solo il suo antico compagno di bagordi conosce la verità e gliela rivela, con un incalzante susseguirsi di colpi di scena.
14,00 13,30

15,00 14,25

 

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