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Libri

In cucina brucia tutto ma non i soldi

Il primo libro dedicato alla progettazione di cucine in grado di migliorare la qualità della tua vita

Domenico Morena

pagine: 216

Questo libro è un vero e proprio manuale di progettazione di cucine. Nessuno si era mai spinto così a fondo in una materia considerata marginale, non contemplata nemmeno nei percorsi accademici, dove tutto viene ritenuto empirico e privo di un approccio metodico ed organizzato. Domenico, con questa risorsa essenziale per progettisti ed i proprietari di casa, ti accompagnerà attraverso il lungo e complesso processo decisionale che ti porterà a desiderare, immaginare, progettare e realizzare una nuova cucina senza cadere negli errori nascosti, nelle pieghe di un sistema che vuole tenerti all’oscuro dei rischi e dei pericoli che una scelta mal ragionata può portarti ad assumere. Il punto di vista di uno specialista del settore scritto in modo semplice, chiaro, comprensibile e con un pizzico di ironia. Una lettura piacevole, che ti rivelerà tutti i segreti sul mondo delle cucine, fino a farti diventare più ferrato della maggior parte degli operatori del settore. Lo stesso autore lo definisce: .
19,00 18,05

Storie per quattro stagioni

Storie in rima e brevi racconti

Francesca Piva

pagine: 46

Il fatto è questo: azioni ed emozioni seguono il ritmo delle stagioni.
12,00 11,40

Terni guerriera

Città e provincia 1099-1683

Sandro Bassetti

pagine: 322

Questa ricerca storica identifica alcuni personaggi e gli avvenimenti che dal 1099 al 1683 vedono uomini d'armi e mercenari Ternani della Città e della Provincia di Terni che partecipano a tutte le guerre del tempo. Notevole la partecipazione questi combattenti, oltre ai grandi Erasmo "Gattamelata" da Narni, Bartholomeo "Liviano" d'Alviano oggetto di altri libri già da me pubblicati. Una Storia da non far cadere nel vuoto.
18,00 17,10

L’Italia di ieri, oggi e…

1943-2003. Per chi non sa e vuol sapere che fare?

Bruno Salatino

pagine: 492

L’Italia di ieri e di oggi deve essere ancora ben compresa se si vuole costruire un futuro migliore. Con la nascita della Prima Repubblica, si è voluto giustamente, democratizzare questo nostro Paese e la Costituzione (da molti, ritenuta ancora oggi, una delle migliori del Mondo Occidentale) andrebbe sempre difesa. Ciò che si racconta in questo volume, vuole mettere in evidenzia come sia terribilmente difficile tenere sempre la barra dritta. Questo trattato, in sequenza temporale, denuncia, quanto di più scottante è accaduto, dall’esodo di molti nostri connazionali comprese schiere di mafiosi più o meno noti a stragi di Stato e non, da guerre tra mafie e depistaggi vari, da scandali Politici a tentativi di colpi di Stato, da crisi istituzionali a suicidi e omicidi di tutori dell’ordine, da sparizioni di personaggi scomodi a ingiustificate detenzioni, da Mani Pulite a Mani Sporche, da un Parlamento a volte virtuoso e a volte arrogante, da furbetti a onesti cittadini, da Mala Sanità a Mala Giustizia, da sprechi a default e così via.  È un periodo difficile per l’Italia.  
21,00 19,95

Finora

Cosimo Carovani

pagine: 108

Finora è una somma di componimenti che sono stati scritti in quasi vent’anni: un viaggio poetico in cui il poeta ha ricercato un modo sincero per travasare la realtà interiore ed esteriore, cercando di dischiuderla, comprenderla e molto spesso accettarla; un confronto intimo, speranzoso, anche davanti ai dolori che rendono difficile e tortuosa la strada verso l’accettazione di sé stessi.
13,50 12,83

Così al vento ne le foglie levi…

To breed or not to breed (appunti sparsi di teoria e storia dell’allevamento)

Paolo Verdiani

pagine: 484

L' Autore affronta un'ampia trattazione della notevole quantità di aspetti, teorici e pratici, dell'allevamento di animali da sport, anche basandosi sull'esempio del cavallo purosangue inglese. Dopo di che fa una estesa e sistematica analisi delle linee stalloniere della razza pointer, a partire dagli albori della razza in Italia, fino ai giorni nostri. In questa trattazione viene citata gran parte dei soggetti, nonché dei loro allevatori e dei loro proprietari, che hanno contribuito alla storia della razza per oltre un secolo. Oltre a questo, spazia su temi e interrogativi di indole generale, che riguardano l'allevamento indipendentemente dalla razza.
18,00 17,10

Così al vento ne le foglie levi…

1990-2015 Cronache di un quarto di secolo di cinofilia di vertice, tra vecchio e nuovo millennio

Paolo Verdiani

pagine: 772

L'Autore narra dettagliatamente i principali avvenimenti (prove a Grande Cerca, classiche, Derby, Campionati, Coppa Europa, prove all'estero, ecc) che hanno contrassegnato cinque lustri di vita della cinofilia italiana, in Patria e in Europa. In gran parte si tratta della narrazione, e della illustrazione, di avvenimenti di cui è stato direttamente partecipe di persona. Il tutto è corredato di considerazioni tecniche, genealogie, e protagonisti umani, non solo canini: allevatori, proprietari, conduttori. Una cronistoria completa, accurata e scrupolosa di tutto quanto è successo nella cinofilia italiana di Setter e Pointer nei venticinque anni trascorsi dal 1990 al 2015.
22,00 20,90

Così al vento ne le foglie levi…

Ricordi

Paolo Verdiani

pagine: 292

Un inno, accorato e nostalgico, alla Maremma, ai suoi santuari naturali: l'Alberese con i monti dell'Uccellina, e la Diaccia – Botrona. Ricordi venatori, anche se non solo venatori. Narrazioni, episodi, aneddoti, riferimenti, riflessioni, considerazioni su sessant'anni di caccia (non solo con il cane da ferma). E poi, finiti Alberese e Diaccia, la caccia con i pointer nel dolce piano che al mar dichina. Quella Maremma, cantata dal Carducci, e anche da D'Annunzio, e ritratta da Cecconi, narrata dal Marchese Niccolini, amata da Puccini….
18,00 17,10

Come perle color arcobaleno

Carla Colombo

pagine: 86

Le emozioni sono una grande cosa e sono di tutti! Mi piace pensare che siano sempre le stesse per tutti noi, che si ripetono all’infinito, nel bene e nel male. In questo piccolo volume è la natura la fonte inesauribile di emozioni, alla quale attingere sempre in ogni momento della giornata ed in ogni stagione. Da dove nasce quella sensazione di benessere che ci pervade se camminiamo in un bosco? O se guardiamo il mare? Come mai ci sentiamo così bene ad osservare un tramonto oppure un grandioso paesaggio montano? Insomma, perché il contatto con la natura ci fa stare meglio? Io penso perché siamo creature istintuali, perché è scritto nella nostra storia evolutiva che abbiamo bisogno di una continua condivisione degli elementi naturali, che stimolano la dimensione sensoriale dell'esperienza, mentre si pensa di poter fare affidamento al nostro star bene solo al pensiero. Questi pensieri nati nel periodo di lockdown non li ho abbandonati, ma li ho raccolti, come perle, cercando di allontanare il periodo così tragico e pesante per molti. Li ho tramutati in haiku dando loro una luce diversa con l’invito di portare questo piccolo scrigno con sé e leggerlo in modo leggero, senza ricordare la pesantezza di quel periodo. Troverete dunque classici haiku, dove ho eliminato tutti quelli di riflessioni varie dove non viene coinvolta la natura nelle sue stagioni/giorno. Essendo piena di colori, la mia pittura ne è la testimonianza, ho desiderato anche pubblicare qualche scatto fotografico affinché ci sia un richiamo allo scritto. Passeggiate in aperta campagna nella mia zona e le quattro mura di casa sono principalmente le location delle immagini proposte. Inoltre troverete una limitata seconda parte dedicata ai miei nipotini. Un’apertura al mio cuore lasciata fra le pagine di questa nuova pubblicazione. “Chi guarda senza emozione è come un cieco al quale descrivono un tramonto”. (Giovanni Barraco)
14,00 13,30

13,00 12,35

Words and complexity

Emilio Sisi

pagine: 134

This is not autobiography, because autobiography focuses on episodes and events. It is not even a question of writing as metabolizing or processing mourning. Instead, it is what remains after using the metabolized raw material. I do not think there is anything clearer than what Rimbaud expressed with the example of quintessence. The episodes and events are there as we have cultivated them, we have subjected them to distillation-metabolization, which can also be an unwritten procedure, and finally, here are the drops that fall from the still. This is the writing of these pages. That they are not a novel, linear or circular as it is, because the episodes-events are dis-regarded. Which is not poetry, not so much because of the absence of rhyme and rhythm, but because the writing of those drops is spread out. Which is not an essay because, while proceeding in a heuristic way, they do not support a thesis or more theses, but they tell a journey. Semprun's beautiful book, L'écriture ou la vie, comes to mind, but that book belongs to the sacred and these pages to the profane. In the end, however, Semprun chooses writing, making him the teaching of Levi. Still the sacred. These pages do not choose writing over life. They argue, indeed they claim, that writing is life tout court. And they can do it because they know they belong to the profane world, respecting the sacredness of the mentioned authors to whom they know they can not even remotely approach.
14,00 13,30

Parole e il labirinto della vita

Parole e complessità

Emilio Sisi

pagine: 126

Non si tratta di autobiografia, perché l’autobiografia si concentra sugli episodi e sugli eventi. Non si tratta neanche della scrittura come metabolizzazione o elaborazione del lutto. Si tratta invece di ciò che rimane dopo aver usato la materia prima metabolizzata. Non credo ci sia nulla di più chiaro di quanto espresso da Rimbaud con l’esempio della quintessenza. Gli episodi e gli eventi ci sono come noi li abbiamo coltivati, li abbiamo sottoposti a distillazione-metabolizzazione, che può essere anche un procedimento non scritto, ed ecco infine le gocce che scendono dall’alambicco. Questa è la scrittura di queste pagine. Che non sono un romanzo, lineare o circolare che sia, perché gli episodi-eventi sono trans-curati. Che non sono poesia, non tanto per l’assenza di rima e ritmo, quanto perché distesa è la scrittura di quelle gocce. Che non sono un saggio perché, pur procedendo in modo euristico, non sostengono una tesi né più tesi, ma raccontano un percorso. Viene alla mente il bel libro di Semprun, L’écriture ou la vie, ma quel libro appartiene al sacro e queste pagine al profano. Alla fine comunque Semprun sceglie la scrittura, facendo suo l’insegnamento di Levi. Ancora il sacro. Queste pagine non scelgono la scrittura rispetto alla vita. Sostengono, anzi pretendono, che la scrittura sia tout court la vita. E lo possono fare perché sanno di appartenere al mondo profano, rispettando la sacralità degli autori citati a cui sanno di non potersi nemmeno lontanamente avvicinare.
14,00 13,30

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