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Libri

Il sapore del male

Cosimo Maranò

pagine: 116

Questa storia tragica mi ha insegnato che anche il dolore estremo poteva darmi l’umiltà e la voglia di vivere con me stesso e con gli altri. Oggi nel tempo trascorso ho ritrovato la mia serenità: purtroppo non era un sogno, ma una cruda realtà!
13,00 12,35

Il sorriso di una stella

Cosimo Maranò

pagine: 86

Quella stella si è persa in una notte buia che non le consentiva più di brillare, poi è scomparsa perché sospinta da un soffio di vento gelido, che mi ha lasciato in un profondo silenzio glaciale, senza darmi il tempo di amarla!
13,00 12,35

Inseguendo la chimera

Cosimo Maranò

pagine: 84

Si cerca di inseguire la “chimera” perché è un sogno che attira il desiderio di diventare poesia. Ma poi il poeta si accorge che ha un’anima e allora racconta la sua vita che ha avuto rare gioie e innumerevoli dolori!
13,00 12,35

Uomini, risorse, potere e devozione a Marineo

Parte terza (1860-1960)

Antonino Scarpulla

pagine: 218

Subito dopo l’Unità, miseria diffusa e sottosviluppo, ereditati dai secoli precedenti, generarono ulteriori disuguaglianze. La cultura di governo della classe dirigente locale, peraltro, si è rivelata ancora una volta inadeguata a risolvere i bisogni emergenti dalle classi popolari, concentrata com’era nella gestione del potere e delle risorse che metteva a disposizione. La storia di Marineo è stata specchio di una situazione comune alla maggior parte dei paesi del Sud. Una siffatta gestione, inoltre, generò in paese un malaffare diffuso e radicato nella società, dove mafia e politica, spesso, camminarono a braccetto per lunghi e tortuosi tratti, tanto da spingere in questi cento anni la Prefettura di Palermo a commissariare il Comune di Marineo con una frequenza impressionante. Ho potuto così ricostruire, mettendo in fila tanti tasselli, gli eventi piccoli e grandi che hanno caratterizzato la vita quotidiana di Marineo: il malcontento popolare degli anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento, il  movimento dei Fasci  soffocato nel sangue, l’emigrazione, la Grande guerra e l’occupazione delle terre,  l’avvento del fascismo, la Seconda  guerra  mondiale e il lungo e difficile dopoguerra, le battaglie sindacali degli anni Cinquanta e il ruolo della mafia  in questi cento anni. Questi elementi fanno da sfondo all’ attuale situazione del paese, (tuttora svenato dall’emigrazione di centinaia di giovani), il cui sviluppo è ancora oggi in larga parte da immaginare e realizzare. 
15,00 14,25

Il diritto umano alla dignità

Norme, temi e comunicazione

Franco Allegranzi

pagine: 94

“Il diritto umano alla dignità – Norme, temi e comunicazione” è il titolo di un saggio conclusivo del Corso di alta formazione “Raccontare la verità – Come informare promuovendo una società inclusiva”, organizzato nell’anno accademico 2020-2021 dall’Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata. Coordinatrice del corso, la professoressa Laura Nota. Questo lavoro è stato presentato e discusso all’Università di Padova, sabato 13 novembre 2021, in occasione della sessione finale del corso, presso l’Aula Nievo del Palazzo Bo, nell’ambito dell’area tematica “Libertà di espressione, giustizia, democrazia”
14,00 13,30

Cunti, immagini e memorie di una comunità

Un itinerario randagio a Castronovo

Francesco Licata

pagine: 188

14,50 13,78

18,00 17,10

Nel frullo di una piuma

Rosetta Di Bella

pagine: 100

La poesia di Rosetta Di Bella è innanzitutto una poesia introspettiva; in essa lei ci rivela il suo mondo interiore e mette a nudo la sua anima... [...] Rosetta Di Bella è poetessa di altissimo livello artistico, nella sua poesia si staglia alta e maestosa la potenza di un linguaggio semplice, diretto e mai banale, dove profondità di dettato, immagini, figure retoriche, suoni e simboli si intrecciano in un turbinio di luci e di colori... Antonino Magrì
15,00 14,25

Benedicta tu a domino

Mauro Loreti

pagine: 80

Non è come si crede. Pensiamo di sapere, ma forse in modo superficiale o per sentito dire. Frate Francesco vuole parlare con noi, ci incita a ricercare e approfondire le cose che lo riguardano, per trovarlo ed essere edificati da Lui. Non si accontenta di uno sguardo esteriore, che si ferma alle apparenze. Ha escogitato un modo molto semplice, come nel suo stile, per poterlo conoscere: appartati dal mondo, nel silenzio da noi stessi, interrogarlo, con sincerità, con verità, meditando sugli scritti che parlano di Lui, che Dio ha fatto in modo che qualcuno ci lasciasse. Solo questo. Lui trova il modo di rispondere, volentieri, e farsi scoprire per il nostro bene, oltre ciò che possiamo intendere e ricavare da un’informativa frettolosa, lasciandoci in bocca un buon sapore, come di vino novello in otri rinnovati dal suo spirito. Investigando con passione, accade che iniziamo ad amarlo, e frate Francesco si svela a noi nella sua vera veste. Vuole che diventiamo abili restauratori, i quali sotto la fuliggine del tempo sanno far riemergere tanti particolari che erano ormai apparentemente svaniti, i quali danno nuova luce all’opera Sua, ormai abituati come siamo a vedere pigramente soltanto la superficie piatta della storia, o che altri ci avevano imposto. E’ una ricerca meravigliosa, appassionante, che porta su strade inesplorate, misteriosamente intricanti. Quei particolari ci fanno scoprire la voce, le gesta, l’intimo pensiero di un uomo che ha rivoluzionato la nostra vita, prima ancora che ne avessimo una; e continua a farlo, se solo stiamo attenti e lo ascoltiamo. La benedizione di Assisi probabilmente non è mai avvenuta nei termini riportati dalle Fonti francescane e che ci par di conoscere - le stesse Fonti par ce lo dicano -, ma il parlarci sopra ci svela un messaggio fresco e purificatore, incalzante sulle nostre esistenze; di concittadini, di compaesani, di conterranei e di pellegrini, che arriva diritto al cuore. Si spalanca sulle nostre coscienze inondandole del soave profumo spirituale del nostro amico frate Francesco.
20,00 19,00

Don Lorenzo Magnanelli

Un parroco a Badi nella metà dell’Ottocento

Renzo Nerattini

pagine: 110

Questo libro raccoglie gli scritti di Don Lorenzo Magnanelli che fu parroco, alla metà dell’Ottocento, a Badi piccolo paese sull’Appennino Tosco-Emiliano nel Comune di Castel di Casio in provincia di Bologna, all’epoca sotto lo Stato Pontificio. L’incarico di parroco per Don Magnanelli si snoda proprio negli anni a cavallo dei moti rivoluzionari del 1848, quando lui stesso, combattuto tra la fedeltà al Papato e il desiderio di un governo più liberale, si arruola tra i volontari toscani che combatteranno a Curtatone e Montanara. La sua vicenda religiosa e politica è ben rappresentata nei suoi scritti, per lo più in versi (era dotato di una notevole cultura), che spesso utilizzava come pungenti strali verso i suoi avversari, ma anche nelle puntuali note di cronaca relative al paese che metodicamente riportava sui registri della Parrocchia. Da questi scritti il lettore potrà apprezzare la personalità di Don Lorenzo, in verità abbastanza fuori dagli schemi per l’epoca ma che sicuramente ha lasciato per tanti anni un ricordo assai vivo nella sua comunità parrocchiale.
14,90 14,16

Superlega e riforme del calcio

Pippo Trio

pagine: 94

Viviamo tempi assai difficili, dove la pandemia e la guerra hanno ulteriormente accelerato e complicato non poco il cambiamento già in atto dall’avvento della globalizzazione, dove cambia tutto molto velocemente e ovviamente, cambia anche il mondo del calcio, di cui ci occuperemo in questo libro, rimettendo in discussione tutta la retorica conservatrice e inutilmente romantica di uno sport che al suo interno e soprattutto a livello giornalistico vive i cambiamenti, più come traumi che come progresso. Il mondo del calcio non può più aspettare crogiolandosi nella convinzione che ancora oggi sia “lo sport più bello al mondo” e che tutto sia dovuto per diritto divino. Conquistare l’attenzione delle nuove generazioni, mantenere una certa credibilità e non svilire le passioni dei tifosi, che sono il cuore pulsante di questo sport, è fondamentale, oltre che un dovere! Rinnovarsi adeguatamente e allo stesso tempo soddisfare tutte le componenti, è ancor più prioritario per chi ne gestisce le strategie di tipo politico-economico, organizzativo e culturale. Diversamente, voler sfruttare tutti i vantaggi del pur discutibile progresso tecnologico e della globalizzazione, e poi sfruttare il cambiamento solo per meri interessi personali o di bottega, in periodi di forte crisi, potrebbe risultare fatale, perché i conti non torneranno più per nessuna delle tantissime componenti che gravitano direttamente e indirettamente intorno al mondo del calcio. Nessuna esclusa!
15,00 14,25

Aurore di culture e civiltà

Primordi dell'uomo compimento dell'universo

Rosario Rigano

pagine: 216

Se l'uomo non fosse stato spinto dalla curiosità, dalla necessità, dallo spirito di sopravvivenza e non avesse avuto coraggio e/ o incoscienza e fosse rimasto stanziale nei luoghi dove era nato, si sarebbe subito estinto. Se non avesse osato nelle avversità della natura e dei territori, ovvero affrontare impervie montagne, tumultuosi fiumi, mari in tempesta e fitte foreste e boscaglie (immagini di copertina) non si sarebbe evoluto, non avrebbe colto le immense risorse e ricchezze della terra e della natura, non avrebbe creato culture e civiltà e noi non saremmo qui. Con "Aurore di culture e civiltà" si delinea l'uomo come compimento dell'universo ed è proprio dai primordi dell'umanità che si tramanda lo scibile umano. Si evince da ciò la vastità e complessità del fenomeno uomo nel corso dei millenni. Nel corso di questo lunghissimo viaggio, dalle steppe siberiane al mar Mediterraneo, nei tempi, nei luoghi e negli eventi, mi sono trovato in territori con sintomi di guerra in ogni parte dove il dialogo sembra ormai irrimediabilmente svanito. Ho dedotto, a ragion veduta, che dove la pace è possibile solo se armata non c’è pace ma solo rassegnazione.
15,00 14,25

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