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Rosario Rigano

Rosario Rigano
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Rosario Rigano Personalmente ritengo gradevole, come percorso, quello che mi ha portato, da giornalista appassionato cultore dei beni culturali, a narratore con il vezzo di indagare sempre sull’origine delle cose, delle forme, dei materiali, delle culture da cui esse scaturiscono come pure nel lavoro dell’artigiano e dell’input geniale dell’artista, nella costruzione dei palazzi e delle chiese che oggi vediamo e apprezziamo, fino a scrittore di narrativa di ambientazione storica.
L’incontro più importante che ha dato la svolta ai miei interessi culturali é avvenuta nel 2007, in occasione di un Forum Internazionale dell’Iccrom, svoltosi a Catania, imperniato sulla preservazione e gestione del Patrimonio Culturale, quando da giornalista ho incontrato il direttore generale dell’Iccrom monsieur Mounir Bouchenaki con il quale ho avuto un brevissimo dialogo sui metodi di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio in Sicilia. Alla fine di questo scambio verbale mi disse: “Lei da queste parti è una mosca bianca”. Era sicuramente un complimento e ciò mi spinse ad evolvere in pratica la didattica dei miei libri e degli attori preposti al settore.
Nell’organizzazione di due competizioni culturali, imperniate sulla preservazione, valorizzazione e promozione dei BB.CC., in due momenti diversi ottengo il patrocinio di Iccrom (Centro Internazionale di Studi per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali), g.c. da monsieur Mounir Bouchenaki nel 2010, accompagnato da una bellissima lettera, e successivamente da CNI (Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco) g.c. dal presidente prof. Giovanni Puglisi nel 2012; segno di riconoscimento del valore sociale ed educativo delle iniziative.
La mia innata curiosità mi porta sempre più indietro nel tempo; il salto dalla storia alla preistoria è avventuroso, accidentato e colmo di imprecisioni come di miti da sbrogliare o da sfatare. Il percorso intrapreso oggi mi porta nei tempi, nei luoghi e negli eventi che hanno segnato culture e civiltà dei popoli che hanno percorso inospitali territori per giungere in Sicilia. Sassetti, Jones, Hagège e Caltagirone mi hanno spianato la strada verso nuove acquisizioni culturali ed interpretazioni.
Questa mia narrativa di ambientazione storica, in cui Siculina è testimonial e storyteller, cammina di pari passo con le scoperte di archeologi, glottologi, linguisti e genetisti per tracciare i percorsi, le culture e le civiltà di detti popoli. Ai ragazzi delle varie scuole che incontro ribadisco sempre: “Siamo alla ricerca delle nostre origini per formare la nostra identità”. Lo facciamo anche attuando comparazioni fonetiche ed etimologiche di moltissime glosse della lingua siciliana (come riconosciuta dall’Unesco) con la lingua sanscrita. Da cui emerge uno stretto e sorprendente imparentamento nei suoni (vedi Punjab - confine pakistano), nella forma e nei contenuti fra i vocaboli siciliani analizzati e quelli presenti nella lingua dei dotti.
Hanno capito che la strada da percorrere è impervia, lunga e accidentata. In effetti il percorso a ritroso nei Tempi, nei Luoghi e negli Eventi dei Siculi, dei Romani, dei Greci e poi nella cultura del Castelluccio ed indietro ancora fino alla cultura di Stentinello, non è stato per nulla agevole ma trovo assolutamente piacevole scoprire e imparare nuove culture e civiltà. Attualmente dirigo un periodico online che argomenta su turismo, beni culturali e ambiente.

Rosario Rigano. Narratore, scrittore, giornalista.

Libri dell'autore

Le rotte dei Sikani, degli Elimi, dei Siculi e degli Etruschi

Hanno navigato per grandi mari, attraversato fitte foreste ed aridi deserti, valicato impervie montagne, affrontato mille pericoli, approdati anche su ripide coste e raggiunto mete lontane senza bussola per giungere in Italia e in Sicilia

Rosario Rigano

pagine: 164

Dire che mi sono inerpicato lungo i ripidi pendii dello scibile umano è dire poco sebbene altre locuzioni non riescano ad esprimere lo stesso grado di peripezie culturali, d'impegno e di studio. Nel corso delle mie ricerche ho avuto modo di apprezzare un grande lavoro dove studi e ricostruzioni evidenziano che le città del Mediterraneo erano il luogo di sosta dei viaggiatori della Rotta dei Fenici punta a mostrare al viaggiatore i nostri comuni percorsi, collegando paesi di tre continenti e oltre 100 città che hanno avuto origine dalle antiche civiltà del Mediterraneo. Queste le odierne nazioni interessate per questa rotta. Albania, Belgio, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Spagna, Tunisia, Slovenia, Ukraine. Ma io ho avuto la possibilità di ricostruire una rotta ancora più antica e sicuramente più complessa oltre che più estesa, veramente internazionale. Non una sola rotta ma diremo "Le rotte dei Sikani, degli Elimi, dei Siculi e degli Etruschi; quattro grandi culture, conoscenze e civiltà che hanno dato vita a tantissime città in Europa, in Italia e in Sicilia. Questi popoli hanno attraversato ben 14 odierne nazioni e precisamente: India, Iran, Iraq, Siria, Turchia (Mezzaluna Fertile - Mesopotamia), Bulgaria, Grecia, Egitto, Romania, Albania, Serbia, Bosnia, Dalmazia e Italia. Da quelle parti del mondo sono giunte in Sicilia arti, culture, saperi, esperienze, tecniche, conoscenze, riti, devozioni ma non religioni perché le odierne religioni nella preistoria non esistevano, si percepivano credenze che non erano determinanti negli spostamenti delle tribù. Da notare che secondo le ricostruzioni ad oggi verificate, questi popoli hanno percorso la rotta dei Monsoni tremila anni prima dei romani e tutto questo porta in Sicilia, nella fascia ionica e specificatamente i Siculi a Capomulini. Rosario Rigano
24,00 22,80

Aci Reale. La storia le arti e i suoi cantori

tra storici epigoni e mercenari

Rosario Rigano

pagine: 194

Con questa pubblicazione, desidero divulgare storie, arti ed eventi che hanno formato o deformato la città di Acireale dal punto di vista dei suoi cantori, che cito ad ogni passaggio, siano essi storici, epigoni (ci sono spesso) e mercenari (artisti ed artigiani di ventura). Non ho pretese revisionistiche, tutt'altro, lo scopo principale e quello di rendere più semplice la consultazione degli eventi che hanno in parte contribuito a delineare la città così come oggi la vediamo, conosciamo e per certi versi viviamo o subiamo, da chi e come è stata raccontata con l'origine delle loro fonti. I testi che ho esaminato e consultato sono naturalmente datati e contengono un'infinità di cornici culturali dell'epoca oltre ad informazioni che certamente gioveranno al lettore cui è destinata questa pubblicazione: "I giovani", siano essi ancora studenti, siano già operatori di attività sul territorio, siano aspiranti a cariche politiche. Per questo ho anteposto "Narrazione e Riflessioni", dal mio punto di vista, naturalmente. Questo genere di pubblicazioni sono nel loro insieme narrazione, ricostruzione, valutazione ed invito alla riflessione su tutti gli eventi più rilevanti che hanno contribuito a formare la città che oggi conosciamo. La narrazione riguarda fatti, peculiarità, compromessi, effetti sociali ed episodi che hanno determinato le svolte decisive. Tra i punti salienti anche una dettagliata disamina sul patrimonio architettonico, indicazioni per un'attenta preservazione, tutela, valorizzazione e promozione di tutto il patrimonio, con adeguati e mirati accorgimenti indicati da Iccrom e Unesco ma soprattutto dal buon senso al fine di ben valorizzare larga parte della città e frazioni consentendo una più vasta e qualificata offerta turistica.
18,00 17,10

Identità siciliana

Così è (se vi pare)

Rosario Rigano

pagine: 198

Secondo il comune intendere, l'identità siciliana sarebbe insita in ciò che ci è stato propinato, inculcato sin dalle elementari; che tutto il nostro bagaglio identitario sarebbe così legato ai celebrati greci e poi i romani, a pupi e carretti siciliani, arance e mandarini. Tra l'altro, storie mal narrate, distorte e spesso infondate, che poco o niente hanno a che fare con il vero siciliano che sostanzialmente in quelle rappresentazioni non c’è. Oggi qui vive un siciliano, ignaro deluso, smarrito, ironico, disincantato e sovente indolente. Disorientato quando gli si chiede della sua identità storica siciliana o peggio da quale periodo essa possa essere datata. Il libro spiega perché non possono essere le istituzioni a determinare ed imporre una identità di popolo, sulla scorta delle ideologie del dirigente o assessore del momento, ma bensì il cittadino, la persona che, dopo aver indagato, letto, studiato gli eventi che si sono succeduti nei tempi e nei luoghi interessati, fatto proprie le caratteristiche che secondo lui sono determinanti al fine identitario di ciò che uomini, popoli e loro idee, hanno causato o subito nella nostra isola. Ecco perché ritengo indispensabile studiare le fasi preistoriche, protostoriche e storiche che ci riguardano. Immigrazioni, invasioni, dominazioni, culture e civiltà che hanno attraversato la Sicilia. L'identità si forma nel corso di un tempo illimitato e contiene una miscellanea di elementi e valori quali le culture, i saperi, le ambizioni, le aspettative sociali, la lingua, il folklore (sapienza di popolo che comprende anche i proverbi - Aristotele che scrisse un libro di proverbi, li ritenne "frammenti di un’antica sapienza…”), amori, passioni, sentimenti ed emozioni che si tramandano per mezzo di scambi sociali che non si possono insegnare ma solo manifestare. Tiriamo le somme e ricaviamone un'identità per questi siciliani. Ah, alla Regione c’è pure un assessorato, dirigente, funzionario, assessore, uffici, impiegati e quant'altro di rito.
12,00 11,40

Aurore di culture e civiltà

Primordi dell'uomo compimento dell'universo

Rosario Rigano

pagine: 216

Se l'uomo non fosse stato spinto dalla curiosità, dalla necessità, dallo spirito di sopravvivenza e non avesse avuto coraggio e/ o incoscienza e fosse rimasto stanziale nei luoghi dove era nato, si sarebbe subito estinto. Se non avesse osato nelle avversità della natura e dei territori, ovvero affrontare impervie montagne, tumultuosi fiumi, mari in tempesta e fitte foreste e boscaglie (immagini di copertina) non si sarebbe evoluto, non avrebbe colto le immense risorse e ricchezze della terra e della natura, non avrebbe creato culture e civiltà e noi non saremmo qui. Con "Aurore di culture e civiltà" si delinea l'uomo come compimento dell'universo ed è proprio dai primordi dell'umanità che si tramanda lo scibile umano. Si evince da ciò la vastità e complessità del fenomeno uomo nel corso dei millenni. Nel corso di questo lunghissimo viaggio, dalle steppe siberiane al mar Mediterraneo, nei tempi, nei luoghi e negli eventi, mi sono trovato in territori con sintomi di guerra in ogni parte dove il dialogo sembra ormai irrimediabilmente svanito. Ho dedotto, a ragion veduta, che dove la pace è possibile solo se armata non c’è pace ma solo rassegnazione.
15,00 14,25

Siculina. Il tempietto romano di Capomulini

Tempi, luoghi ed eventi che delineano origini, storie, culture ed evoluzioni di borghi marinari e paesini limitrofi adagiati tra Timpa, Mare ed Etna.

Rosario Rigano

pagine: 174

Analisi, studio e approfondimenti in un'area di Capomulini (Acireale) che ospitava un tempietto di epoca romana, dove probabilmente, al primo approdo di genti dell'esercito romano, era stata edificata una fontana votiva (poi ampliata) come segno di ringraziamento alla dea Venere. La costruzione è databile tra il II sec. a.C. e ii I sec. d.C. II sito è parte del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dell'Aci, ricadente tra i comuni di Acireale, Acicatena, Acicastello, Aci S. Antonio e Valverde. Trattasi presumibilmente di un tempio distilo in antis con crepidoma ancora praticabile. II sito, ii tempietto, e quanto ad essi collegato, creano un filo logico che contiene i percorsi turistici (archeologici, paesaggistici e naturalistici), folcloristici, enogastronomici, produttivi, sociali e culturali che collegano, già dalle isole dei Ciclopi, I' Area Gazzena, Acque Grandi, Santa Caterina, Santa Maria della Scala, la Timpa, Santa Tecla, Scillichenti, Stazzo e Pozzillo; il tutto prepotentemente e indissolubilmente parte del Parco (a rete) Archeologico, Paesaggistico e Naturalistico della Valle dell' Aci e le importanti ricchezze che da esso possono scaturire per la scuola, i cittadini, il turismo e lo sviluppo economico, sociale e culturale. Ciò potrebbe ridare al sito, ed aree limitrofe, l'interesse che merita, in virtù della storia che si sprigiona da tutta l'area archeologica e la stazione neolitica come pure dal contesto paesaggistico e naturalistico in larga parte abbandonato all'incuria e al degrado. II libro ricostruisce origini, storie e culture dei borghi marinari, collinari o di rilievi precostieri, sottostanti e/o a ridosso della Timpa di Acireale, ne traccia l'origine dei toponimi e delle vicissitudini storiche sin dal momento greco­romano stabilendo il ruolo del sito nella conformazione attuale della costa, tenendo presente le varie colate e sovrapposizioni laviche che hanno interessato i luoghi nel 344 a.C. e nel 1390 d.C. che hanno cancellato abitati e comunità dalla faccia della terra e stravolto il disegno originario della linea di costa, proiettandolo verso il mare, coprendo così le tracce e spostando di fatto l'origine dei primi siti costieri più a monte.
18,00 17,10

Siculina. L’amore non ha né tempi né luoghi

l’amore è in ogni tempo in ogni parte della terra

Rosario Rigano

pagine: 72

In quante forme può manifestarsi l'amore. Amore è sentimento, passione. Amore è sensibilità, predisposizione a provare emotività. Amore è tenerezza, affettuosità ma, la globalità di questi sentimenti o cause di essi può essere riversata solo sulla persona di cui ci si innamora? Ma soprattutto quali effetti ha prodotto sulla persona nei tempi in cui non eravamo ancora sopraffatti e inficiati dalle migliaia di sdolcinature prodotte dalle lingue che oggi parliamo? Possiamo oggi immaginare la condizione emotiva dell'uomo primitivo nei confronti di tale stato d'animo e se lo stesso ne veniva condizionato? Stati di alterazione o di totale rilassamento che potevano cogliere sia l'uomo che la donna senza che gli stessi se ne fossero resi conto o avessero già compreso la magia dell'innamoramento. Proviamo ad immaginare lo status del tempo ma analizziamo l'effetto che il più nobile dei sentimenti ha prodotto nell'arte, nelle espressioni artistiche verbali e non; ripercorriamo alcuni dei passaggi più importanti che possiamo documentare nella musica, nella scultura, nella pittura e nel rapporto umano. "L'amore può avere, come ha, mille forme di espressione, mille sfaccettature, mille ambiti di manifestazione e di espressione. Il meraviglioso orgasmo sensoriale che avvolge Siculina sta per manifestarsi nel suo più grande desiderio: ribellarsi a quella oppressione sistematica e da tutti accettata per spirito di comunità. L'amore è agli antipodi della sudditanza e la spigliata interpretazione che ella ne vuol dare non trova spazio in un clan tanto ossequioso delle disposizioni quanto delle imposizioni. Ribellarsi e correre i rischi oppure obbedire, sempre e comunque e morire dentro per l'eternità. Amore è libertà di essere felici, di poter esprimere i propri sentimenti, di scegliere un colore, un amore, un sapore come pure la possibilità di una delusione. Amore è dedicare la propria esistenza alla ricerca della bellezza per crescere, per evolversi e maturare la coscienza che dare, quanto avere in termini di umanità, è fondamentale quanto il principio per cui non farai mai ad un altro ciò che non vorresti fosse fatto a te". Questo è un principio di buon senso, non appartiene a nessun credo religioso né politico; esso appartiene all'uomo di buona volontà.
12,00 11,40

Siculina. Romanzo ancestrale

Il senso della vita

Rosario Rigano

pagine: 164

Questo libro è la risultante, alla luce delle molteplici pluralità di aspetti e varietà di contributi, di appurate testimonianze da parte di archeologi, studiosi, glottologi, linguisti e genetisti di complessi studi e ricerche per dare senso alla vita che stiamo vivendo, all'esistenza che stiamo sperimentando giorno dopo giorno su questo bellissimo ma martoriato pianeta. Siculina è testimonial, nel lungo viaggio (verso l'Europa, l'Italia e la Sicilia) di due percorsi diversi, uno in prima persona e l'altro narrato, di culture, facies e civiltà incontrate e nel contempo, è icona e paladina dei diritti umani di bambine, ragazze e donne dell'attuale Balochistan che in origine era ben altro. Il lungo ed articolato viaggio, che accomuna Siculina con altri viaggiatori, ipoteticamente da Mehrgarh, Harappa, MohenJo, Daro e Lothal, documenta, passaggio dopo passaggio, la mobilità dell'uomo su tutto il pianeta in un momento della sua esistenza in cui si spostava verso l'ignoto, spinto da curiosità, da calamità naturali, o esigenze climatiche migliori per attuare al meglio le sue conoscenze su agricoltura, allevamento e raccolta dei frutti della terra. Il libro documenta la trasmissione, tra uomini e donne, del sapere acquisito, con le esperienze maturate e dei linguaggi verbali, come dei segni sugli oggetti, ma soprattutto delle strade che hanno percorso in cui hanno lasciato tracce. Uno degli esempi più eclatanti, che la storiografia recente non ha inteso affrontare, è la comune parlata, come di scrittura tra Siculi ed Etruschi; la presenza nella lingua siciliana di centinaia di parole che trovano riscontro nella lingua dei Siculi ma soprattutto nella lingua Sanscrita. Indubbiamente tutto è nato prima, molto prima dell'avvento dei Greci in Sicilia. Determinare o meglio approfondire su origini e identità di un popolo serve oggi più per ragioni culturali ma ancor di più per motivi legati al rispetto della persona, dei suoi diritti umani e allo scopo di evitare che tutto il genere umano possa essere inglobato in una sola ed unica "cultura" di controllo e repressione. Non è con le leggi che si tutela la persona ma essenzialmente con solide basi culturali discusse, condivise e rispettate.
15,00 14,25

Siculina. Tempi, Luoghi, Eventi

Origini e identità di un popolo

Rosario Rigano

pagine: 158

Con il terzo ed ultimo libro in cui Siculina percorre, nei Tempi, nei Luoghi e negli Eventi storia, facies, culture e civiltà in cui è maturato l’insieme delle doti naturali che hanno formato, in virtù delle esperienze vissute e patite, le caratteristiche del popolo Siculo, il filo logico che cercava il polo di alimentazione è stato finalmente collegato. Con esso si delinea, in Sicilia, una forma di identità che affonda le sue radici nella cultura del Castelluccio, così definita dall’archeologo Paolo Orsi che si evolve in quella dei Siculi, dei Sicelioti e poi dei Siciliani. Il viaggio a ritroso nel tempo, grazie al lavoro per niente facile e poco agevolato di archeologi, glottologi, linguisti e pure genetisti, ci porta nel sito di Mehrgarh nel Balochistan pakistano ed in tutto quello che dagli scavi effettuati nel periodo 1974/1986 e 1996/2000, ma soprattutto a nuove e più corrette interpretazioni di reperti, glosse, scritte e segni con l’apporto del prof. e glottologo Enrico Caltagirone è chiarissimo il nesso tra lingua sanscrita, lingua sicula e lingua siciliana. A conferma che la lingua siciliana ha radici sicuramente antiche e nobili discendendo dal Veda dei dotti indiani tramutatosi poi nella lingua sanscrita dai cui discendono quelle indoeuropee tra cui celtico, greco e latino. Il lungo e spericolato viaggio, nei tempi, nei luoghi e negli eventi di quelle genti che poi sarebbero diventati Shekelesh, così come indicati dagli Egizi nella stele di Karnak del grande Re egizio Merenptah che combattè i popoli del mare, di cui facevano parte anche i Siculi, documenta il passaggio dai Balcani prima di arrivare nell’Anatolia orientale (documentato da una ricerca dell’UniBo) rende più veritiera la provenienza indo-iranica di tutti questi popoli che man mano avrebbero preso i nomi dalle zone che poi hanno occupato o attribuito loro dai greci a solo scopo identificativo. Per arrivare sin qui, ho analizzato con cura i dati forniti da studiosi di genetica, antropologia, religioni e naturalmente storia pre-greca perché a quanto pare, per gli “studiosi” contemporanei prima dei greci non c’era nulla. Non ho mai condiviso il potere totale e del sapere assoluto delegato per legge e non per meriti conquistati sul campo a soprintendenze e poli vari cosiddetti culturali (il termine qui è quanto mai generico). Ma queste sono considerazioni di un semplice narratore. Il mio percorso conoscitivo non è stato per nulla agevole, anzi parecchio contrastato e accidentato; decisamente pieno di insidie istituzionali e segnali fuorvianti. Le ricerche, le verifiche e nuove fonti mi hanno portato proprio lì dove i progenitori dei “nostri” Siculi vivevano in una società matriarcale, come ampiamente documentato dai moltissimi reperti, glosse e dagli studi della valentissima Maria Gimbutas, appunto per il grande rispetto che avevano per la donna quale origine della loro stessa vita. Tale cultura si manifestò durante la loro interazione in Sicilia nel momento castellucciano anch’esso di cultura e civiltà matriarcale. Buon viaggio allora, anche con qualche nota di colore, nei Tempi, nei Luoghi e negli Eventi narrati in questo libro. Rosario Rigano.
15,00 14,25

Siculina. Una shekelesh proemio di Sicilia

Rosario Rigano

pagine: 152

La Sicilia è stata teatro di una tra le più importanti miscellanee di civiltà, culture e avvenimenti d'Italia. Da qui il titolo della trilogia. L'introduzione che merita l'isola, la delego alla storyteller Siculina, già mascotte di Sicilia e dei siciliani nel mondo, essa vive in prima persona le vicissitudini del primo probabile sbarco dei Siculi nell'area ionica della Sicilia orientale, la presenza umana è documentata nell'area neolitica/archeologica di Capomulini, della zona Anzalone e Reitana (Acireale-Acicatena), poi conquistata dai romani, già dal 1300 a.e .. Tutto questo secondo lo storico e logografo greco antico Ellanico di Mitilene (Lesbo), e non solo. Alle descrizioni specifiche e deduzioni possibili e a quanto riferibile in merito alle culture del popolo siculo, dal nome dato all'isola, dai simboli di origini assai lontane e fino alla fondazione di moltissime città nella Sicilia orientale, come all'origine di moltissime parole siciliane che trovano riferimento della lingua dei Siculi ed origine nella veneranda lingua sanscrita madre delle lingue indoeuropee. Giungiamo infine alle peculiarità attuali, alla bellezza irripetibile dei luoghi scelti da questo popolo per entrare nell'isola di Sicilia; in grande evidenza la vera storia e la cultura delle borgate marinare, autentico spettacolo della natura, sotto la Timpa di Acireale; fino alla storia ed alla cultura del più antico mezzo di trasporto dei siciliani, il carretto siciliano, definito "un rebus che cammina" da uno dei più importanti viaggiatori dell'Ottocento giunti in Sicilia: Guy de Maupassant. Non voglio certo alimentare perplessità né fare revisionismo storico, voglio semplicemente suscitare consapevolezza e presa di coscienza della vera storia ed identità siciliana, decisamente pacifica studiando le culture di Stentinello, di Castelluccio e Sicule, che secondo me ha radici assai diverse e molto lontane nei Tempi, nei Luoghi e negli Eventi.
15,00 14,25

Antologia dell’Etna

Rosario Rigano

pagine: 122

A spasso nel territorio isolano puntando i riflettori sul territorio etneo dove la montagna per eccellenza domina nello spettacolo della natura. Un viaggio gioioso ed esclusivo alla riscoperta dell'antico mondo rurale nelle facies contadine fra natura, storia, arti, culture e tradizioni. Itinerario tra le tradizioni contadine per la valorizzazione delle peculiarità di ogni singolo borgo, paese o città dell'area etnea. Usi costumi e tradizioni che si ripropongono con eventi, sagre e festività religiose in un contesto di beni culturali, ambientali e paesaggistici di spettacolare bellezza in una stagione climatica di unico e straordinario equilibrio per trecentosessantacinque giorni di ogni anno solare. Tutto attorno all'Etna nello spettacolo della natura nei vari percorsi: Turistico: per offrire al visitatore i contenuti accattivanti di questo particolare e ricco contenitore che è l'area etnea con tutte le informazioni utili al fine di meglio interpretarlo. Folkloristico: per coinvolgere il turista nella eterogenea miscellanea di peculiarità, tradizioni, produzioni ed artigianato locale. Enogastronomico: per immergere quanti intendono gioire dei sapori della cucina mediterranea nel più completo e variegato paniere di prodotti tipici e tipicità locali. Produttivo: perché tutto concorre a creare sviluppo sociale, economico e culturale in tutto l'indotto. Sociale e Culturale: perché tutto è naturalmente e inevitabilmente, cultura, conoscenza, coscienza ed approfondimento del valore delle cose. La Sicilia che non ti aspetti: Scenari della natura. Identità storica dei territori. Viaggio nelle tradizioni contadine. Patrimonio culturale: mobile, artistico e architettonico. Le architetture rurali. Siti di interesse. Città d'arte e musei. Miti, storia e leggende. Gli eventi per lo sviluppo socio-economico. Percorsi culturali e paesaggistici. Aree attrezzate demaniali. L'Etna nello spettacolo della natura. Le stagioni dell'Etna. Le borgate marinare. Sagre: la scoperta dei sapori. La cucina siciliana e mediterranea. Folklore, curiosità. La Sicilia è una preziosa antologia di tutte le arti. Questa parte del territorio rappresenta un'armoniosa sintesi della regione intera. Ogni angolo, ogni anfratto dell'isola é una pagina delle millenarie storie della Sicilia che si intrecciano nei tempi, nei luoghi e negli eventi di questa regione.
15,00 14,25

Siculina. Orfanella nella vita di un Re

Rosario Rigano

pagine: 64

Siculina, sino ad oggi solo mascotte simbolica di Sicilia, è qui un'immagine che prende vita in un evento siciliano realmente accaduto. Essa incarna l'indole pacifica e la miscellanea di culture che si sono amalgamate in terra di Sicilia dalla notte dei tempi. In essa albergano origini, facies ed evoluzioni che si sono formate nei tempi, nei luoghi e negli eventi che hanno caratterizzato la lunga e per certi versi inesplorata storia della Sicilia e dei popoli che ne hanno forgiato l'identità. La narrazione è imperniata tra il 488 e il 440 a.C. tra le attuali province di Siracusa, Catania e Messina con epicentro l'area del calatino (Caltagirone) prima dell'avvento greco-romano. Siculina, orfanella sicula, irrompe casualmente nella vita del futuro Re dei Siculi, Ducezio. Siculina è una Shekelesh (così gli Egizi definivano i Siculi parte integrante dei Popoli del Mare) Ducezio è un indigeno figlio della Cultura Castellucciana presente all'epoca in gran parte della Sicilia per oltre cinquecento anni. Gli eventi narrati pongono una nuova chiave di lettura su parte del territorio della Sicilia orientale fino ad oggi storicizzato solo a partire dalla presenza greco-romana. Si apre una grande pagina su tutto quanto omesso da narratori e filosofi greci così come dai retori romani sul periodo siculo in Sicilia a partire dal 1270 a.C. Grande supporto, come lo è stato per molti versi, quello fornito da viaggiatori, glottologi e narratori dell'Ottocento, sicuramente culturalmente meno corrotti di chi li aveva preceduti e che poi si sono succeduti, viene dal team francese che ha portato alla luce il sito di Mehrgarh nel Belucistan pakistano nel 1974 risalente al 7000 a.C.. Il sito è considerato precursore della civiltà della valle dell'Indo a cui potrebbero essere legate origini e culture del popolo siculo
11,00 10,45
 

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