La Sicilia è stata teatro di una tra le più importanti miscellanee di civiltà, culture e avvenimenti d'Italia. Da qui il titolo della trilogia. L'introduzione che merita l'isola, la delego alla storyteller Siculina, già mascotte di Sicilia e dei siciliani nel mondo, essa vive in prima persona le vicissitudini del primo probabile sbarco dei Siculi nell'area ionica della Sicilia orientale, la presenza umana è documentata nell'area neolitica/archeologica di Capomulini, della zona Anzalone e Reitana (Acireale-Acicatena), poi conquistata dai romani, già dal 1300 a.e .. Tutto questo secondo lo storico e logografo greco antico Ellanico di Mitilene (Lesbo), e non solo. Alle descrizioni specifiche e deduzioni possibili e a quanto riferibile in merito alle culture del popolo siculo, dal nome dato all'isola, dai simboli di origini assai lontane e fino alla fondazione di moltissime città nella Sicilia orientale, come all'origine di moltissime parole siciliane che trovano riferimento della lingua dei Siculi ed origine nella veneranda lingua sanscrita madre delle lingue indoeuropee. Giungiamo infine alle peculiarità attuali, alla bellezza irripetibile dei luoghi scelti da questo popolo per entrare nell'isola di Sicilia; in grande evidenza la vera storia e la cultura delle borgate marinare, autentico spettacolo della natura, sotto la Timpa di Acireale; fino alla storia ed alla cultura del più antico mezzo di trasporto dei siciliani, il carretto siciliano, definito "un rebus che cammina" da uno dei più importanti viaggiatori dell'Ottocento giunti in Sicilia: Guy de Maupassant. Non voglio certo alimentare perplessità né fare revisionismo storico, voglio semplicemente suscitare consapevolezza e presa di coscienza della vera storia ed identità siciliana, decisamente pacifica studiando le culture di Stentinello, di Castelluccio e Sicule, che secondo me ha radici assai diverse e molto lontane nei Tempi, nei Luoghi e negli Eventi.
Biografia dell'autore
Rosario Rigano
L’incontro più importante che ha dato la svolta ai miei interessi culturali é avvenuta nel 2007, in occasione di un Forum Internazionale dell’Iccrom, svoltosi a Catania, imperniato sulla preservazione e gestione del Patrimonio Culturale, quando da giornalista ho incontrato il direttore generale dell’Iccrom monsieur Mounir Bouchenaki con il quale ho avuto un brevissimo dialogo sui metodi di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio in Sicilia. Alla fine di questo scambio verbale mi disse: “Lei da queste parti è una mosca bianca”. Era sicuramente un complimento e ciò mi spinse ad evolvere in pratica la didattica dei miei libri e degli attori preposti al settore.
Nell’organizzazione di due competizioni culturali, imperniate sulla preservazione, valorizzazione e promozione dei BB.CC., in due momenti diversi ottengo il patrocinio di Iccrom (Centro Internazionale di Studi per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali), g.c. da monsieur Mounir Bouchenaki nel 2010, accompagnato da una bellissima lettera, e successivamente da CNI (Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco) g.c. dal presidente prof. Giovanni Puglisi nel 2012; segno di riconoscimento del valore sociale ed educativo delle iniziative.
La mia innata curiosità mi porta sempre più indietro nel tempo; il salto dalla storia alla preistoria è avventuroso, accidentato e colmo di imprecisioni come di miti da sbrogliare o da sfatare. Il percorso intrapreso oggi mi porta nei tempi, nei luoghi e negli eventi che hanno segnato culture e civiltà dei popoli che hanno percorso inospitali territori per giungere in Sicilia. Sassetti, Jones, Hagège e Caltagirone mi hanno spianato la strada verso nuove acquisizioni culturali ed interpretazioni.
Questa mia narrativa di ambientazione storica, in cui Siculina è testimonial e storyteller, cammina di pari passo con le scoperte di archeologi, glottologi, linguisti e genetisti per tracciare i percorsi, le culture e le civiltà di detti popoli. Ai ragazzi delle varie scuole che incontro ribadisco sempre: “Siamo alla ricerca delle nostre origini per formare la nostra identità”. Lo facciamo anche attuando comparazioni fonetiche ed etimologiche di moltissime glosse della lingua siciliana (come riconosciuta dall’Unesco) con la lingua sanscrita. Da cui emerge uno stretto e sorprendente imparentamento nei suoni (vedi Punjab - confine pakistano), nella forma e nei contenuti fra i vocaboli siciliani analizzati e quelli presenti nella lingua dei dotti.
Hanno capito che la strada da percorrere è impervia, lunga e accidentata. In effetti il percorso a ritroso nei Tempi, nei Luoghi e negli Eventi dei Siculi, dei Romani, dei Greci e poi nella cultura del Castelluccio ed indietro ancora fino alla cultura di Stentinello, non è stato per nulla agevole ma trovo assolutamente piacevole scoprire e imparare nuove culture e civiltà. Attualmente dirigo un periodico online che argomenta su turismo, beni culturali e ambiente.
Rosario Rigano. Narratore, scrittore, giornalista.