In quante forme può manifestarsi l'amore. Amore è sentimento, passione. Amore è sensibilità, predisposizione a provare emotività. Amore è tenerezza, affettuosità ma, la globalità di questi sentimenti o cause di essi può essere riversata solo sulla persona di cui ci si innamora? Ma soprattutto quali effetti ha prodotto sulla persona nei tempi in cui non eravamo ancora sopraffatti e inficiati dalle migliaia di sdolcinature prodotte dalle lingue che oggi parliamo? Possiamo oggi immaginare la condizione emotiva dell'uomo primitivo nei confronti di tale stato d'animo e se lo stesso ne veniva condizionato? Stati di alterazione o di totale rilassamento che potevano cogliere sia l'uomo che la donna senza che gli stessi se ne fossero resi conto o avessero già compreso la magia dell'innamoramento. Proviamo ad immaginare lo status del tempo ma analizziamo l'effetto che il più nobile dei sentimenti ha prodotto nell'arte, nelle espressioni artistiche verbali e non; ripercorriamo alcuni dei passaggi più importanti che possiamo documentare nella musica, nella scultura, nella pittura e nel rapporto umano. "L'amore può avere, come ha, mille forme di espressione, mille sfaccettature, mille ambiti di manifestazione e di espressione. Il meraviglioso orgasmo sensoriale che avvolge Siculina sta per manifestarsi nel suo più grande desiderio: ribellarsi a quella oppressione sistematica e da tutti accettata per spirito di comunità. L'amore è agli antipodi della sudditanza e la spigliata interpretazione che ella ne vuol dare non trova spazio in un clan tanto ossequioso delle disposizioni quanto delle imposizioni. Ribellarsi e correre i rischi oppure obbedire, sempre e comunque e morire dentro per l'eternità. Amore è libertà di essere felici, di poter esprimere i propri sentimenti, di scegliere un colore, un amore, un sapore come pure la possibilità di una delusione. Amore è dedicare la propria esistenza alla ricerca della bellezza per crescere, per evolversi e maturare la coscienza che dare, quanto avere in termini di umanità, è fondamentale quanto il principio per cui non farai mai ad un altro ciò che non vorresti fosse fatto a te". Questo è un principio di buon senso, non appartiene a nessun credo religioso né politico; esso appartiene all'uomo di buona volontà.
Biografia dell'autore
Rosario Rigano
L’incontro più importante che ha dato la svolta ai miei interessi culturali é avvenuta nel 2007, in occasione di un Forum Internazionale dell’Iccrom, svoltosi a Catania, imperniato sulla preservazione e gestione del Patrimonio Culturale, quando da giornalista ho incontrato il direttore generale dell’Iccrom monsieur Mounir Bouchenaki con il quale ho avuto un brevissimo dialogo sui metodi di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio in Sicilia. Alla fine di questo scambio verbale mi disse: “Lei da queste parti è una mosca bianca”. Era sicuramente un complimento e ciò mi spinse ad evolvere in pratica la didattica dei miei libri e degli attori preposti al settore.
Nell’organizzazione di due competizioni culturali, imperniate sulla preservazione, valorizzazione e promozione dei BB.CC., in due momenti diversi ottengo il patrocinio di Iccrom (Centro Internazionale di Studi per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali), g.c. da monsieur Mounir Bouchenaki nel 2010, accompagnato da una bellissima lettera, e successivamente da CNI (Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco) g.c. dal presidente prof. Giovanni Puglisi nel 2012; segno di riconoscimento del valore sociale ed educativo delle iniziative.
La mia innata curiosità mi porta sempre più indietro nel tempo; il salto dalla storia alla preistoria è avventuroso, accidentato e colmo di imprecisioni come di miti da sbrogliare o da sfatare. Il percorso intrapreso oggi mi porta nei tempi, nei luoghi e negli eventi che hanno segnato culture e civiltà dei popoli che hanno percorso inospitali territori per giungere in Sicilia. Sassetti, Jones, Hagège e Caltagirone mi hanno spianato la strada verso nuove acquisizioni culturali ed interpretazioni.
Questa mia narrativa di ambientazione storica, in cui Siculina è testimonial e storyteller, cammina di pari passo con le scoperte di archeologi, glottologi, linguisti e genetisti per tracciare i percorsi, le culture e le civiltà di detti popoli. Ai ragazzi delle varie scuole che incontro ribadisco sempre: “Siamo alla ricerca delle nostre origini per formare la nostra identità”. Lo facciamo anche attuando comparazioni fonetiche ed etimologiche di moltissime glosse della lingua siciliana (come riconosciuta dall’Unesco) con la lingua sanscrita. Da cui emerge uno stretto e sorprendente imparentamento nei suoni (vedi Punjab - confine pakistano), nella forma e nei contenuti fra i vocaboli siciliani analizzati e quelli presenti nella lingua dei dotti.
Hanno capito che la strada da percorrere è impervia, lunga e accidentata. In effetti il percorso a ritroso nei Tempi, nei Luoghi e negli Eventi dei Siculi, dei Romani, dei Greci e poi nella cultura del Castelluccio ed indietro ancora fino alla cultura di Stentinello, non è stato per nulla agevole ma trovo assolutamente piacevole scoprire e imparare nuove culture e civiltà. Attualmente dirigo un periodico online che argomenta su turismo, beni culturali e ambiente.
Rosario Rigano. Narratore, scrittore, giornalista.