Libri
Oltre l’Himalaya
Viaggio nella civiltà tibetana
Giuseppe Di Mauro
pagine: 256
In “OLTRE L’HIMALAYA” ho raccontato le mie esperienze trascorse sulle montagne centrali del vasto complesso, descrivendone aspetti naturalistici, umani e culturali. Al di là dell’Himalaya mi aspettava l’esteso altopiano che comprende il Tibet storico e la provincia cinese di Qinghai, un tempo regione tibetana, dove tutt’oggi resistono i costumi di una volta. Mi sono soffermato a descrivere i tanti momenti vissuti scrutando nella vita tradizionale di un popolo rispettoso dei principi fondamentali di una religione che ha contraddistinto il Tibet. Tuttavia, per meglio inquadrare nel suo insieme la civiltà tibetana, ho ritenuto necessario esporre sinteticamente il processo attraverso il quale il pensiero filosofico buddhista in Tibet, entrato in sincretismo con credenze locali, è divenuto una religione prima, e assunto un potere teocratico dopo, più noto come lamaismo.
Perdi la mente e trova la tua anima
Giovanni Lisci, Stefano Massa
pagine: 346
Se ti trovi in casa una luce ti dà fastidio, basta mettere mano all’interruttore, fare “click” l’interruttore si spegne, ma nella realtà l’interruttore non c’era, potevo immaginarlo accanto a me, ma all’allungando la mano per eliminare il fastidio, al momento del “click” scompariva e quella voce beffarda accanto a me rideva. Quando si ha a che fare con il demonio è la tua fine, sei come un uomo che cammina nudo nella fredda Siberia a meno 40 gradi sotto zero. Il tuo destino è segnato. Hai solo la morte che ti attende, ti spalanca le sue braccia e ti rapisce. La droga, che sembra donarti la felicità, si rivela effimera e illusoria, il paradiso che ti regala è artificiale, ti sembra di essere in cielo e non vorresti mai scendere. La droga ti domina, e come l’alcool, bevi un bicchierino che poi tira l’altro, ti piace e dici “uno e basta “ma poi a quell’uno non c’è più fine! Le droghe sono maledette, ti rapiscono dandoti quel finto piacere, ma ti distruggono l’anima, il corpo e lo spirito; ti illude facendoti vedere un prato fiorito e un passo dopo ti spalanca le porte dell’inferno
Realizzazione Giovanni Lisci.
Qualcosa di sbagliato
Antonino Gentile
pagine: 112
Un sentimento vero è anche una grande passione. Nessuno può controllare la volontà altrui. Chi non capisce da sé non capirà mai. Amore, passione, dolore, sofferenza, delusione, trasgressione. Difficoltà di un rapporto di coppia. Grande è la passione di un uomo per la donna che ama. Un uomo che lotta per mantenere unita la sua famiglia. Una donna che a volte sembra indifferente e non capisce la sofferenza dell’uomo che l’ama. Una donna che in passato ha sofferto. Passato dal quale sembra non esserne mai uscita veramente. Una donna che si dimostra forte, ma in realtà è fragile. Una donna che sogna a modo suo guardando alla vita di altri, non apprezzando quello che è già suo, e a volte disprezza anche l’uomo che ha sposato. Un uomo che voleva vivere un grande sogno d’amore, ma che in realtà non vivrà mai, almeno come lui avrebbe voluto. Strade diverse e parallele attraversano la loro vita. Nonostante tutto, dubbi, sentimenti contrastanti e sofferenze, qualcosa li attrae l’una all’altro. Forte è l’amore per la famiglia e per i figli che al di fuori delle loro incomprensioni riescono a farli crescere in un ambiente sano e tranquillo.
Rumori di vita e d'amore. Scrusciu di vita e d’amuri
A te la scelta
Rosella Lazzaroni
pagine: 152
Chi nel corso della vita non si è sentito intrappolato dagli eventi, fragile nella sua solitudine. Immerso in un oceano di incertezze, perdendo quella che per anni si è ritenuta l’isola felice. Ma è proprio in quei frangenti, dopo aver toccato il fondo e perso tutto, che un’energia misteriosa dentro te, chiamata speranza, ti spinge a rinascere sotto una nuova forma. Ed è così che Chiara compie il suo viaggio di trasformazione, viaggio ricco di incontri, e di legami tra anime. Una piccola rivoluzione interna che la porta alla sua grande evoluzione esterna. Speranza per Chiara non è un restare inermi e passivi di fronte alle avversità, cullandosi nell’andrà tutto bene. Bensì intesa come un movimento dell’anima, che aneli a una meta da raggiungere, un obiettivo di serenità e pace interiore, dopo tanto dolore. Siamo tutti farfalle in attesa, sospesi tra il bozzolo e il volo...
Storia della Biochimica in Italia
dalle origini all’anno 2000
Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare
pagine: 316
Un racconto della storia riguardante la nascita e lo sviluppo della disciplina della Biochimica nel nostro Paese, dalle sue origini all’anno 2000. Una raccolta di notizie, meritevoli di non andare disperse con l’inesorabile trascorrere del tempo, di cui abbiamo conoscenza collettiva e che è stato possibile trasformare in un documento unitario. Una storia ricca di nomi di “pionieri”, di “maestri”, di tante personalità del mondo scientifico, che hanno permesso con il loro impegno, la loro passione, e spesso con la loro “genialità”, la nascita e lo sviluppo delle diverse scuole di Biochimica nelle diverse Regioni italiane. Un corpo unico di informazioni -date, immagini e aneddoti, con inevitabili molteplici connessioni tra loro- presenti nel corpo della nostra Società e finora in possesso, in ordine sparso, della memoria di tanti docenti e ricercatori biochimici che hanno operato o ancora operano nei vari centri di ricerca del nostro Paese. Ed è stato proprio grazie a tanti di costoro che questo testo ha potuto vedere la luce. Perchè ognuno di essi ha raccolto con passione l’invito della “Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare” di recuperare miriadi di informazioni che rischiavano di andare disperse. Senza la loro attiva partecipazione, questa impresa non avrebbe potuto senz’altro avere luogo e la nostra sfida alla memoria non avrebbe potuto avere successo.
The Limited Edition of Your Life
Gianluigi Romano
pagine: 98
Peculiarità’ umane.
Fragilità salvifiche, e forze che celano debolezze.
Una finestra sul nostro essere dis -umani.
Tre anni di Mozioni ed Emozioni in Sala Rossa
2022/2025 Discusso - Votato - Approvato
Walter Pilloni
pagine: 510
Immagina il consiglio comunale come un mix tra uno spettacolo teatrale e una riunione di condominio particolarmente animata. Da una parte c’è il presidente del consiglio comunale, che cerca come può di mantenere l’ordine alla stregua di un arbitro circondato da giocatori indisciplinati. Poi ci sono i consiglieri comunali: alcuni preparatissimi, con fogli, immagini e discorsi studiati, altri improvvisano come se fossero al bar sport del paese. C’è sempre quello che parla troppo, quello che non parla mai ma annuisce con aria seria, e quello che interviene solo per fare polemica o uscire dall’irrilevanza. Le discussioni toccano temi diversi come l’ambiente, la viabilità, il sociale ma anche battaglie epiche sulla scelta degli alberi da abbattere o sulla posizione del cassonetto dei rifiuti. E poi ci sono i momenti cult: il microfono che non funziona, il consigliere che si distrae col cellulare beccato in diretta, il dibattito che parte sulle tasse comunali e finisce su chi ha parcheggiato davanti al municipio. Alla fine, dopo ore di interventi accorati, battute al vetriolo e qualche pausa caffè, si arriva alle votazioni. Maggioranza sempre compatta mentre nella minoranza, qualcuno si astiene per non sbilanciarsi o vota contro, ma comunque quando il consiglio si chiude tornano i sorrisi e le pacche sulle spalle. Ecco, il consiglio comunale è questo: una strana, rumorosa, esilarante dimostrazione di democrazia in movimento.
1891-1892
La rivoluzione borghese
Mario Amerini
pagine: 780
L'emancipazione della classe borghese nell'alta Maremma si concretizza dal 1891 grazie anche alla determinazione del medico repubblicano Adamo Mannini protagonista dell'epica "Vertenza Medici" e agitatore del martellante stalking politico proletario dei "moti del Cucù" mediante i quali riuscirà a destituire il radicato potere clerico - monarchico locale creando le premesse anche del riscatto della classe operaia
1893-1894-1895
Gli anni dell'Anarchia
Mario Amerini
pagine: 764
Gli albori dell'anarchia vedono verificarsi, sulla ribalta della cronaca locale, fatti degni più della goliardia che di una vera e propria tensione sociale, che invece imperversa in tutta Italia, dopo il fallito attentato al Presidente del Consiglio Francesco Crispi, del 1894. A questi fatti, ad esasperare ulteriormente la popolazione, si aggiungono le prime denunce e i primi processi di cittadini per la rivendicazione dei diritti di uso civico, mentre il Municipio vive un primo periodo di gestione "comunarda", ereditata dai consensi trasversali raggiunti con la vittoriosa lotta della cosiddetta "Vertenza medici" del 1891-92, esperienza seguita, dopo l'attentato a Crispi, dalla reazione clerico monarchica, che riprende il potere locale, emarginando i repubblicani
1896-1897
La prima vittoria
Mario Amerini
pagine: 766
Tra il 1896 e il 1897, la costanza, l'intelligenza e i buoni rapporti personali che Luciano Fulceri ha saputo mantenere con l'avvocato Giorgio Bellini, nonostante il percorso umano, politico e giudiziario, estremamente irto di ostacoli, hanno condotto la popolazione di Roccastrada a strappare la prima vittoria di merito presso la Corte di Appello di Firenze, nella lotta per la rivendicazione dei diritti civici.
1898-1899
I moti della fame
Mario Amerini
pagine: 800
La "Rivoluzione borghese" del 1891-1892, nel capovolgere sul territorio, il governo clerico-monarchico ereditato dalla Italia post unitaria, ha reso consapevole delle proprie forze anche la nuova generazione proletaria che, emancipata dal socialismo e dall'anarchia, dal 1893 si è resa autonoma nel rivendicare le proprie istanze di giustizia sociale esplodendo nelle violenze dei "Moti della Fame" del 1899, simboleggiata da una provocatoria "Croce della Fame". Gli avvenimenti del biennio 1898-1899 faranno crescere nella storia locale, quei ventenni che saranno i protagonisti maturi del "Biennio Rosso", fino al 1921.
1900-1901-1902
La Belle Époque
Mario Amerini
pagine: 780
Il nuovo secolo XX, dopo un breve periodo liberticida a seguito del regicidio di Umberto I, nasce scoppiettante, con nuove vigorie associative e illustri fallimenti.
Le frazioni collinari, in prevalenza clerico-monarchiche, con in testa Roccatederighi, tentano, senza riuscirci, la separazione in Comune autonomo da Roccastrada, mentre la frazione di Montepescali prosegue, con determinazione, il percorso istituzionale per la sua aggregazione al Comune di Grosseto.
L'amnistia generale vede scarcerati anche i condannati dei Moti della Fame del 1898 e le attività politiche riprendono in piena libertà, con la riconferma del deputato repubblicano Ettore Socci. Nuove tecnologie, come il telegrafo, il telefono, il cinema e l'automobile, accelerano gli eventi di questa Belle époque maremmana. La incalzante penetrazione del socialismo vede prendere le distanze dal repubblicanesimo locale, rendendosene antagonista e facendo emergere personaggi di spicco, come lo scaltro Pietro Ravagli e il controverso Olinto Piattelli.
Nel capoluogo di Roccastrada si consolida il partito repubblicano, rivitalizzando la Società Operaia, la Fratellanza Operaia, la Filarmonica "I Riuniti" e il nuovo sodalizio del Tiro a Segno, in funzione antisocialista. La vertenza del legnatico naviga in gravi difficoltà finanziarie, che mettono a rischio la prosecuzione della lotta legale per la rivendicazione degli Usi Civici. I repubblicani si avviano a conquistare definitivamente il Governo del Municipio, consolidandosi intorno ad un personaggio carismatico come il Sindaco Guglielmo Bersotti. Prendono avvio, non senza duri contrasti campanilistici da parte delle frazioni, le grandi opere pubbliche di acquedotto, dalle sorgenti di Montalto al capoluogo di Roccastrada.