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Libri

12,00 11,40

A Piccoli sorsi

Appunti di vino e sommellerie

Vincenzo Tubolino

pagine: 136

12,00 11,40

12,00 11,40

Piccolo Grande Re

Vittorio Emanuele III - Un'altra storia

Guglielmo Bonanno di San Lorenzo

pagine: 374

La storia di Vittorio Emanuele III è stata finalmente riscritta. In questo libro, che costituisce la prima biografia realmente revisionista sul conto del penultimo Re d’Italia, l’autore ha infatti inteso approfondire le ricerche su Vittorio Emanuele III, scrivendone questo libro ed intitolandolo “PICCOLO GRANDE RE”, ricercando quella verità, finora sconosciuta, riguardo il personaggio storico e l’uomo, nel tentativo di volerlo quindi inquadrare storicamente nella maniera più serena e pertanto più obiettiva, scevra da qualunque condizionamento politico. La pacata ricerca della verità, quindi, intesa come logica esattezza delle cose, è stato il motore principale di tale ricerca, ritenendo semplicemente corretto fornire finalmente una sorta di difesa, anche se solo virtuale, che appunto a Vittorio Emanuele III, in quel “processo” storico in cui, di fatto, non gli è mai stata davvero concessa e che lo vede nella figura di “imputato” quasi unico, oramai da 70 anni, per tutti gli eventi negativi derivanti dal fascismo e dalla seconda guerra mondiale. Già il titolo di questo libro lascia intendere che a Vittorio Emanuele III l’autore abbia saputo riconoscerne anche dei meriti, oltre che sottolinearne ovviamente anche gli errori, sebbene umanamente comprensibili, proprio analizzandone il personaggio, iniziando dal punto di vista umano, prima ancora che da quello del Sovrano.Secondo tale orientamento, quindi, fatti noti come l’avvento del fascismo in Italia, la pretesa “complicità” con lo stesso Mussolini, il 25 luglio, l’8 settembre, il Regno del Sud, l’abdicazione, l’esilio, ma anche i difficili anni del primo novecento, il colonialismo, la prima guerra mondiale, il primo dopoguerra, il biennio rosso, sono stati descritti ed analizzati secondo una prospettiva diversa da quella massimamente diffusa, fornendo alla fine un’immagine molto più obiettiva e pertanto quasi irriconoscibile di Vittorio Emanuele III, il tutto al solo fine di rendere onore alle parole di Publio Cornelio Tacito quando affermava che “(...)La Storia è solo il tempo che viene narrato”. Proprio il significato intrinseco di questa affermazione è il vero filo conduttore di questo, come di tutti gli altri lavori svolti finora dall'autore, nella sua veste di storico e di biografo di Casa Savoia.
19,00 18,05

Dieci piccoli pachistani

Dieci storie per dieci racconti

Gaddo de Anna

pagine: 176

Dieci racconti dieci, nati da dieci interviste dieci. Figli legittimi, quindi, di narrazioni di vita sofferta, subita proprio malgrado. Persone fuggite da una società, dalla quale sono state costrette a scappare per salvare la vita propria nonché, il più delle volte, della propria famiglia. Hanno lasciato la propria casa, gli affetti, le amicizie, il lavoro che avevano per giungere, in un modo o nell’altro, sin da noi. Corso rischi incredibili lungo viaggi ostili, affrontando situazioni che vanno aldilà dell’umano. Tutti i racconti terminano con l’arrivo al confine italiano. Quello che si è inteso, infatti, con questi racconti, è stato di illustrare il perché vi fossero giunti, al confine italiano. Chi li insulta, e sono molti, troppi, nulla sa di tutto questo e spara sciocchezze con la sicumera e l’arroganza di chi sa, perché crede di sapere. Era Socrate che affermava: ”Io so, perché so di non sapere” e non certo “Io so perché sono convinto di sapere”.
10,00 9,50

3 Giorni si piange il morto

Achille Signorile

pagine: 149

Una infelice storia d’amore è il mezzo attraverso cui, in un’originalissima e tutt’altro che scontata serie di vicende, il caso mette in contatto Giorgio con un uomo politico, del quale diventa il collaboratore più intimo. Nelle vicende di un paese del Sud, con tutti i suoi problemi, le sue usanze e tradizioni, le sue passioni e le sue miserie, che il romanzo svela e percorre con efficace dettaglio, l’uomo politico si avvale della intelligenza, della capacità soprattutto della lealtà di Giorgio per far carriera fino alle soglie del parlamento. Nel romanzo “Tre giorni si piange il morto” sono sviluppati tutti questi temi in un crescendo realistico che si conclude in modo imprevedibile e drammatico.
12,00 11,40

Cenerentola del XXI Secolo

storia di una badante romena

Rocco Marascia

pagine: 156

La Cenerentola del XXI secolo altra non è che Cenușăreasă badante rumena. In questo libro Rocco Marascia ne racconta la storia con passione e trasporto emotivo. La storia di Cenușăreasă è simile a quella di tante donne immigrate che vengono in Italia in cerca di lavoro, spinte dal bisogno, dalla povertà dei loro paesi d’origine, dal desiderio di voler sostenere i figli e la famiglia lontana, aiutarli a vivere dignitosamente, a studiare. L’autore conosce Cenușăreasă mentre la donna vive una pesante situazione di discriminazione. I due si frequentano e si innamorano. Da quel momento Rocco è come colpito da una illuminazione. Diventa consapevole della dura realtà di tante donne immigrate e studia il fenomeno, studia la normativa vigente. Aiutare Cenușăreasă per lui vuol dire aiutare nello stesso momento tante donne che vivono pesanti situazioni di umiliazione e discriminazione. L’autore ci coinvolge tutti in questa storia appassionante e, tra le righe, si indovina il suo vero obiettivo: educarci tutti all’accoglienza, al rispetto degli immigrati, al rispetto della dignità umana.
14,00 13,30

Maledetta nobiltà

Mario Gregu

pagine: 153

Ghjuanni Spalisatu è un giovane che non riesce ad accasarsi. Nessuna ragazza lo vuole sposare perchè è povero. Allora l'uomo decide di partire alla ricerca di un tesoro, in tanti si sono arricchiti rinvenendo uno dei numerosi bottini dei pirati, celati tra le rocce poco distanti dalle coste. Il suo tesoro, però, è un fortuito incontro che metterà sulla sua strada il brigante Bainghju Mandatagghiu che sta accompagnando un nobile rampollo ad imbarcarsi per l'America. Ghjuanni è un giovane intelligente e saprà volgere la situazione a proprio vantaggio, come nelle più classiche fiabe. L'imbattersi nel brigante sarà però l'occasione per far uscire allo scoperto alcune storie di maledetta nobiltà che, infine, spiegheranno perchè spesso un brigante sia in realtà più onesto della gente rispettabile. Con una cornice affascinante, dal sapore squisitamente gallurese, caratteristica dello scrittore Mario Gregu, in questo libro si raccontano sei storie nella storia, che dimostrano alla fine come Bainghju sia in realtà una vittima dei ricchi e non uno spietato assassino.
13,00 12,35

Due Draghi

Enrichetta Biacchi

pagine: 233

Andrea è uno Psicologo trentenne che svolge la sua attività presso una Fondazione per persone disabili e che porta tatuata nel braccio, l'immagine di due draghi contrapposti. Un paio di foto sul giornale e la telefonata di una ragazza conosciuta durante le vacanze estive, rompono la sua normale routine di lavoro e di incontri con nuovi e vecchi amici. Andrea è costretto a ripercorrere i drammatici avvenimenti che lo hanno privato, in tenera età, dei genitori naturali. Il protagonista affronterà il passato con determinazione e lealtà, costringendosi a riesaminare vecchie convinzioni, con conseguenze positive ed inaspettate per il suo futuro. La vicenda è ambientata tra Cesenatico e Cervia, sulla riviera romagnola. Andrea è vissuto sino all'adolescenza, nella zona tra spiaggia e pineta e lì trova rifugio, per rielaborare i ricordi e le emozioni suscitate da un luogo suggestivo, nonostante i cambiamenti dovuti allo sviluppo turistico e al naturale evolversi delle situazioni ambientali.
12,00 11,40

Lilion

La foresta di zucchero

Alessandro Taha Amer, Massimo Taha Amer

pagine: 92

Tre piccoli amici partono alla ricerca di un magico libro e incontreranno alcuni ostacoli. Riusciranno nell'impresa?
17,00 16,15

Frammenti emozionali

(poesia a più mani...a più cuori)

Carla Colombo

pagine: 140

La silloge di poesie “Frammenti emozionali (poesia a più mani …a più cuori)” nasce da un’idea-progetto di Carla Colombo proposta senza troppi pensamenti ad amiche ed amici del suo diario Facebook. Con la spontaneità che la contraddistingue e come ha fatto in passato in tante occasioni per quando riguarda soprattutto la pittura, Carla Colombo non esita a coinvolgere gli amici presenti sul social. All’insegna della condivisione di emozioni nascono in due settimane ben venti poesie nelle quali i trentadue autori partecipanti esprimono il loro sentire proponendo una sola frase pertinente al tema che man mano viene proposto e che vengono poi intersecate fra loro dalla stessa Colombo. Tutto questo con un’immediatezza sbalorditiva tanto che nasce da alcuni autori partecipanti il piacere di vedere pubblicati i vari testi che spaziano molto fra loro; dall’amore alla violenza sulle donne, dall’amico fedele per eccellenza alle stagioni, dai vari stati d’animo fino a toccare il tema dell’eutanasia sempre con la delicata “tastiera del cuore” come ama affermare Carla Colombo. La silloge prevede una seconda parte che raggruppa altre poesie a tema libero (due a testa) di alcuni dei vari autori partecipanti, un modo per rendere merito a tutti coloro che hanno partecipato e che penso siano d’accordo con Khalil Gibran nell’affermare, “la poesia è il salvagente/ cui mi aggrappo / quando tutto sembra svanire.
13,00 12,35

Dimagrire con la parte destra del cervello

Il racconto di uno che ce l'ha fatta

Raffaele Schneider

pagine: 60

Pensate a quando siete ingrassati. Se fate mente locale provate a chiedervi: siete ingrassati quando avete mangiato a dismisura o quando vi siete detti "Ora mi metto in forma"? E avete cominciato il calvario delle diete: diete a zona, dieta delle calorie, diete del minestrone ecc.? Provate a pensarci. Quando vi siete sentiti un pò fuori forma? Quanto pesavate 2-3 Kg in più e forse meno? Guardatevi oggi. Scommetto che non sarebbe male se calaste 15-20 Kg. Sbaglio? Ve lo dico io che sono passato da 87 Kg a 108 Kg in meno in dieci anni. Mi sono accorto che, raggiunto il peso massimo e smesso di fare diete e palestre, pur dandomi a stravizi, cene e bevute, non aumentavo di un grammo. Quasi che il mio cervello mi avesse detto: "ecco, questo è il tuo peso forma!". Da lì la domanda: "Chi è che decide del mio peso? Io o il mio cervello?"
15,00 14,25

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