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Libri

Contropolitica

Destra e sinistra, poteri occulti. Genocidio dei popoli europei

Gio Rama

pagine: 98

Questo saggio rivoluziona completamente i concetti di “Destra” e “sinistra” così come ci sono stati inculcati a scuola o dalla televisione. Attraverso un’efficace metafora, si focalizzerà l’attenzione sul concetto basilare di “territorialità”. Si spiegherà semplicemente, a chi non segue abitualmente la politica o dice di non capirla, come essa operi attraverso falsi dualismi, e si dimostrerà come essa sia facile da comprendere, più di quanto si possa pensare. Questo saggio si prefigge l’obiettivo di fornire una risposta a mille quesiti e mettere in luce i complotti e le macchinazioni dei poteri veri.
12,00 11,40

Jacob lo scriba

Enrico Porcellini

pagine: 165

Per decine se non addirittura centinaia di migliaia di anni, tante persone sono nate, vissute e morte, senza nessuna notizia di quell'onnipotente Dio biblico creatore dell'uomo, della terra e di cento miliardi di galasse di stelle. Inspiegabilmente per tutto quel tempo, una così potente Divinità, sembra non sia riuscita a trovare un qualsiasi mezzo per manifestarsi alla sua creatura più evoluta e pretenderne quindi la giusta considerazione e devozione. A togliere questo Dio da una simile imbarazzante situazione, ci ha pensato ad un certo punto della storia, la creatività umana, la "SCIENZA" quando ha messo punto quella stupefacente scoperta, la Scrittura, con la quale finalmente questo Dio ha potuto manifestarsi all'uomo. Le prime righe della Bibbia risultano però alquanto bizzarre a un minimo confronto con quanto la scienza ha già definito. il sospetto quindi di trovarci di fronte a una bella storia scritta con la sola fantasia umana, risulta più che motivato. JACOB lo scriba è quel pastore erudito che quasi tremila anni fa senza nessun intervento divino, idealizza prima nella sua mente questo singolare ed unico Dio e poi scrive una bella, ma fantastica storia, quella che leggiamo nei primi due libri della Bibbia, motivando in modo semplicemente umano anche le bizzarre trovate contenute in quel libro
9,00 8,55

Un viaggio nella lingua araba

Christine Aura

pagine: 198

Questo testo nasce con l’intento di proporre un nuovo metodo di studio della lingua araba, nella variante dell’arabo moderno “standard”, e si rivolge agli studenti delle facoltà universitarie di lingue orientali in Italia e a chiunque desideri imparare l’arabo da autodidatta. La decisione di scegliere l’arabo moderno “standard”, e non uno dei dialetti parlati nei paesi arabi, è riconducibile al fatto che le varianti dialettali sono confinate all’interno di determinate aree geografiche e questo implica un dialetto diverso per ogni paese arabo. Partendo da questa convinzione, studiare l’arabo “standard” si rivela sicuramente più utile per chi desidera comunicare, a livello principiante, con “arabofoni” provenienti da diversi Paesi del mondo arabo, oppure per coloro che vorrebbero lavorare in ambienti diversi, come il turismo, il commercio, le aree istituzionali e il mondo giornalistico. Struttura del libro La prima parte del testo è completamente dedicata all’alfabeto arabo, alla fonetica e alla calligrafia. Questa sezione comprende numerosi esercizi finalizzati all’apprendimento dell’alfabeto. I capitoli 1-9 sono così strutturati: ogni capitolo si apre con le regole grammaticali necessarie per ottenere le competenze che permettono poi, di leggere e comprendere i primi testi proposti. Questa parte è seguita da una serie di esercizi finalizzati a mettere in pratica le regole spiegate e da una breve lettura. A seguire, un glossario che comprende tutti i nuovi termini introdotti e una serie di domande sul testo, attività ludiche ed esercizi di ascolto. Le risposte si trovano in fondo ad ogni capitolo. I capitoli 11-16 si differenziano dai capitoli precedenti perché le letture precedono gli esercizi. In effetti, dal capitolo 11, le esercitazioni si basano proprio sulla lettura permettendo, in questo modo, di metabolizzare la grammatica confrontandosi con un testo vero e proprio, non solo attraverso esercizi ad hoc. I capitoli 10 e 17 sono destinati, inoltre, all’approfondimento lessicale e al ripasso generale di tutte le strutture grammaticali e lessicali trattate. Vengono, poi, introdotti alcuni cenni socio-culturali sul mondo arabo. Alla fine del testo, è stato redatto un glossario generale dei termini usati e una serie di tabelle contenenti la coniugazione dei verbi triconsonantici. Il libro è arricchito da un supporto audio che propone agli studenti vari esercizi di ascolto da svolgere.
25,00 23,75

La mia Isola

(frammenti dell'anima)

Rosalba Termini

pagine: 164

“La mia isola” è una raccolta autobiografica di racconti in CIACCÈS, la lingua gallo-italico parlata a Piazza Armerina...paese che diede i natali all’autrice. Ogni racconto ha la corrispettiva traduzione in lingua italiana. Mia moglie riporta in luce frammenti di vita e di saggezza popolare attraverso ricordi del passato, a partire dal tempo della sua infanzia vissuta al proprio paese e arrivando via via ai tempi recenti della sua vita vissuta al Nord, ma sempre con il cuore e lo sguardo rivolto al Sud. I suoi racconti traboccano della vivacità e di quel senso di praticità che è proprio della gente del meridione e mettono in risalto soprattutto la nostalgia per il passato, assieme all’inesorabilità e al cambiamento del tempo che passa. Secondo me il merito dell’autrice sta nell’aver ripescato, usando un linguaggio vivace e colorito, alcune tradizioni del costume piazzese oltre a sottolineare l’importanza degli affetti, degli insegnamenti e dei sani valori del passato.
12,00 11,40

Le due notti di Pettenasco

Natale Verdina

pagine: 127

I racconti pollizieschi in genere sono definiti gialli e ci accompagnano, tra molte forme di suspense, fino alla cattura dei colpevoli. Nel nostro caso le indagini si aprono con urla lancinanti che sconvolgono la notte di un paese tranquillo del lago d’Orta. Inizia così, per il Commissario Minazzi, la difficile e faticosa ricerca della verità che inevitabilmente coinvolge molte persone a partire dagli inquirenti, dalle loro famiglie, dai loro amici, da conoscenti casuali ecc. A Orta egli ritrova i compagni di gioco della sua giovinezza con le loro attuali famiglie. Sono i figli di Nat con cui aveva passato quasi ogni estate. Le indagini e incontri con gli amici si intrecciano, ma chi segue da vicino l’intera vicenda è il vecchio Nat, la cui conoscenza dei luoghi e del loro passato è profonda come lo è l’attaccamento ai suoi nipotini. Riservatamente egli in qualche misura collabora alle indagini ed inoltre decide di raccontarne lo svolgimento. Ma lo fa a modo suo e cioè affiancando al racconto dell’attività inquisitoria il suo modo di viverla. Perciò inserisce pensieri e ricordi personali, descrizioni di episodi locali suggeriti dal desiderio di far apprezzare anche ai piccoli nipoti la storia e la bellezza di un lago che si può solo amare. Così, mentre l’attività poliziesca si svolge, a sprazzi la narrazione è intercalata da momenti di vita quotidiana, da accenni alla storia, alla bellezza naturale e artistica dei luoghi della Rivera cusiana. E sembra quasi che questi frammenti di vita, passata e presente, entrino nel testo proprio come antichissimi insetti tuttora conservati in talune gocce d’ambra. Questo scritto, dunque, non rientra tanto nella categoria dei “gialli”. Semmai, se esistesse, andrebbe incluso in quella di eventuali libri “ambrati”.
13,00 12,35

Il Prisma di Herschel

Vito Nicassio

pagine: 136

In astronomia ci sono due metodi per osservare il sole. O guardarne la sua luce con tutta la sua intensità attraverso l’uso di filtri solari. Oppure utilizzando il prisma di Herschel che disperde la gran parte dei suoi raggi e ne fa passare una piccola percentuale. Paradossalmente è il secondo metodo che consente di acquisire immagini più definite. Non è un paradosso. Nasce dalla semplice constatazione che troppa luce non illumina, bensì abbaglia. E se la regola del Prisma non fosse circoscritta al funzionamento di un semplice aggeggio astronomico ? Potrebbe essere quella di Herschel una chiave di lettura del reale? E’ nei flebili scintillii delle stelle che carpiamo l’immensità dell’Universo. E’ nella tremula fiammella di una candela di una cena romantica che scopriamo la grandezza di un amore. E’ nei fiochi lumi della ragione che scopriamo l’incontestabilità di una verità. Il prisma di Herschel - piccolo strumento tecnologico – suggerisce che la realtà può essere più nitida ed intelligibile guardandola strizzando gli occhi piuttosto che tenendoli bene aperti. La comprensione della realtà umana passa attraverso le piccole infinite storie quotidiane di infinite umane esistenze. Storie serie… semiserie… buffe talvolta. Storie di vita che per quanto diverse, scendono come gocce in un diluvio. E’ su quelle gocce che la luce si rifrange e proietta il suo unico arcobaleno. Ognuno racconti le sue storie. Storie che, per quanto piccole ed insignificanti, filtreranno ognuna tutto lo spettro dei colori dell’arcobaleno della vita.
10,00 9,50

L'educazione sentimentale del cuoco

Mattia Dian

pagine: 528

L’uomo è l’unico animale che effettua una lavorazione del cibo prima di mangiarlo. Chi non sa cucinare è un animale. Apprezza colui che ama la cucina, poiché è un uomo saggio, ma diffida dell’uomo che peta in ascensore e poi scende al primo piano, anche se è un cuoco. Sono solo queste alcune delle profonde riflessioni di cui quest’opera è salvifica fonte. Attraverso la cucina l’autore da sfogo alla propria esigenza interiore di esprimere qualcosa attraverso la cucina, e lo fa navigando un universo allegorico che eleva l’arte culinaria a metafora dell’esistenza umana. Un pretesto con cui ci conduce dentro noi stessi, nelle nostre paure, nelle nostre gioie, portandoci là dove siamo sempre stati. Ripercorrendo i momenti più significativi della propria vita il dian realizza un compendio delle inquietudini gastronomiche tipiche dell’era moderna e ci disvela la risposta ai numerosi quesiti che affliggono il nuovo millennio. Pur nella complessità dei temi trattati l’opera è volutamente accessibile anche alle menti meno preparate affinché tutti possano coglierne i preziosi consigli, e se tu, caro lettore, non riuscissi a intravederli, il problema è tuo.
30,00 28,50

Sotto una buona stella

guida narrativa alla scoperta di Torino

Alice Arduino, Eleonora Averna, Massimo Battaglio ...

pagine: 320

Sotto una buona stella è una guida, unica nel suo genere, per conoscere la città di Torino. Non intende, infatti, fornire informazioni precise su cosa fare una volta giunti a destinazione. Non si propone, inoltre, come strumento per selezionare a priori ciò che valga la pena o meno di essere visto e vissuto. Si tratta di una guida con ambizioni di ben altro tenore: pretende di far entrare, chi si accinga a leggerla, nel cuore dello spirito torinese. Non solo, dunque, una città di palazzi e musei, da osservare come le vetrine di un centro commerciale, ma anche uno spazio vivo fatto di persone, storia e tradizioni, oltre che di bellezze artistiche di grande valore culturale. Per fare ciò si è scelta la strada del cocktail letterario. Nella città che ha dato i natali alla diffusa tradizione dell’aperitivo, come versione urbana della rurale “merenda sinoira”, questo vuole essere un testo in grado di miscelare, in modo gradevole, ingredienti dal carattere deciso, accompagnandoli con immagini selezionate, e una grafica insolita per un libro di narrativa. Sì, perché questo è, prima di tutto, un libro di narrativa, in cui sono i racconti ad accogliere il lettore nelle pieghe della storia della città subalpina. In anni in cui si parla con grande frequenza di corporate storytelling, quest’opera vuole essere la voce della città che racconta se stessa.
15,00 14,25

Cuore numerante

Rita Faccia

pagine: 206

“Cuore Numerante” è un viaggio lungo i sentieri impervi dell’Amore. Partendo dal Convivio, famoso dialogo di Platone, attraverso la Numerologia Pitagorica, esplora ed indaga l’Armonia relazionale, le molteplici Affinità Sentimentali ed Interpersonali. Per Platone, impavido seguace della dottrina Pitagorica, tutto nasce dall’Uno divino che col suo amore smisurato ha dato vita alla creazione ed è la sorgente dell’Armonia Universale. Armonia che segue un ordine preciso, secondo la legge del Numero, che è anche alla base del Codice di Nascita Individuale. La Data di Nascita è il nostro Tempo Personale: entra nel Ciclo del Tempo Universale ed individua “Il Cammin di nostra Vita”. Il Nome e Cognome rappresentano la nostra Identità e sono costituiti anch’essi da un numero. “Cuore Numerante” guida così alla scoperta dei 7 Numeri principali, all’interno del Codice di Nascita, per conoscere se stessi e i punti di concordia con il partner, gli amici, le persone di lavoro, ecc. Diversi sono gli amori proposti da Platone nel Convivio: l’amore come sacrificio, l’amore passionale, l’amore fedele, l’amore universale, l’amore come ricerca della metà originaria, l’amore predestinato, l’amore immortale. Per ognuno di questi temi “Cuore Numerante” analizza le “Affinità di coppia” di personaggi famosi come Anita Garibaldi, Oscar Wilde , Giuseppe Verdi, Rudolf Nureyev ed altri. Il lettore, grazie a questi esempi, è così stimolato a conoscere i propri cicli e sfide novennali ed a divenire così l’artefice del proprio cammino di vita e non una inconsapevole comparsa.
20,00 19,00

Gloria di cane. Prima parte

Essere un guerriero Sioux

Rachel Nain

pagine: 571

L’opera è una saga di ampio respiro sugli indiani delle grandi pianure nord-americane, ambientata temporalmente sul finire del settecento e include i primi sporadici incontri con i bianchi da parte della nazione Dakota. Vuole dare voce a personaggi di tempi remoti, che si valutano ormai perduti, per riviverli e conoscerli nella loro modernità e contemporaneità, fino a stupircene. Vuole essere anche un tributo al cavallo e alla epopea equestre dei planidi, che costituisce a tutt’oggi una vera iperbole culturale. Il racconto narra il passaggio del protagonista, figlio di un capo di una delle più importanti famiglie dell’alta aristocrazia guerriera lakota, dalla adolescenza alla prima maturità, nell’arco delle quattro stagioni che compongono l’anno. Questo passaggio viene illustrato non solo attraverso lo svolgersi della vicenda, ma con squarci di descrizioni preziose e puntuali dei luoghi e del quotidiano, dei flussi di coscienza e conoscenza che portano a una maturazione nel pensiero e nell’esprimersi dell’io narrante. Non si assiste semplicemente ad una crescita: il lettore cresce pagina dopo pagina con il protagonista, esperienza dopo esperienza, avventura dopo avventura, conoscenza dopo conoscenza. Non si tratta di leggere di indiani, si tratta di rapportarsi e, quindi, conoscere, pensare e vivere da indiani!
24,00 22,80

Percorsi d'amore

i destini incrociati di Virginio e Maria

Maria Assunta, Virginio Poli

pagine: 198

Maria occhi dolci, Virginio diretto, due sguardi che si comprendono, due persone che si capiscono in modo quasi ancestrale. Sull’estremo burrone di paura si sono riconosciuti, l’uno negli occhi dell’altro, come due cuccioli smarriti. Due storie che si incrociano, due destini paralleli funestati dalla malattia e dalla morte. Chi avrebbe scommesso sulla loro resurrezione? E’ questa la grande lezione della vita: mai dare per scontato nulla, non abbattersi anzitempo! C’è sempre la speranza del domani.
15,00 14,25

Sangue di luce

Fabio Girolami

pagine: 368

Workil, il giovane ladro diventato leggenda per le sue gesta, è stato rapito dai Predoni. Si trova sul fondo di una stiva, legato, abbandonato al lento sciabordio delle onde, senza sapere perché. Di una cosa però è certo, ed è che se non riuscirà a liberarsi e tornare a Dorial, per la sua amica Mirta, sarà la fine. Il sangue della giovane è di fatto raro, unico: se unito a quello di un giovane impavido, può donare l’immortalità; un dono cui il negromante Morgot, aspira da troppo tempo. Ma Workil non è solo: uno stalliere, Stinco, forse il più sbadato che Dorial stessa abbia mai visto, la sta cercando, ed è deciso a non fermarsi, finché saprà la ragazza al sicuro. Qualcosa si muove nell’oscurità. Qualcosa striscia nelle profondità del regno… ha sempre strisciato, ma adesso è pronto ad alzarsi e uscire, e quando lo farà, non porterà che morte.
14,00 13,30

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