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Libri

I Tre Nodi

Claudio Greco

pagine: 76

Pensate ad un'opera architettonica che più vi renda febbricitanti di eccitazione le membra e capirete di cosa è fatta la sua scrittura. Auguro la lettura del racconto a chi sappia cogliere i dettagli del tatto alla sola vista, che sappia annusare i colori del grano con la propria bocca e che, soprattutto, riesca a vedere orizzonti dove gli altri vedono precipizi.
12,00 11,40

12,00 11,40

Giulia

Tiziana Baldassarra

pagine: 304

Giulia è una giovane donna innamorata di Vincenzo, un uomo dal passato oscuro e dall’esistenza tormentata, animato da ideali di giustizia e libertà che però non riesce a realizzare come vorrebbe. Giulia sogna una vita migliore e trascorre la sua giovinezza nell’attesa del matrimonio, il più grande dei suoi desideri di ragazza, sul quale concentra tutti i suoi sforzi morali e materiali. Ma la vita della cittadina in cui vivono, fatta di miseria e di pregiudizi, viene sconvolta dalla violenza della guerra e dal precipitare degli eventi a cui nessuno può sottrarsi, e che rappresentano lo scenario in cui si scatenano, giorno dopo giorno, gli istinti più bestiali dell’essere umano. Sarà un’altra donna a portare uno spiraglio di luce nelle tenebre dell’ignoranza e della rassegnazione, e anche grazie alla sua figura, tanto amata e odiata, e alle sue scelte coraggiose, Giulia riuscirà a compiere, con una forza d’animo inaspettata, il proprio doloroso percorso interiore. Una storia tutta al femminile che fa ridere e piangere allo stesso tempo, una storia di passioni e gelosie, delusioni e vendette, ideali e tradimenti, decisioni forti e definitive, nella quale le vicende private si intrecciano tra loro in una trama complessa e fatale, in un dramma collettivo da cui si riuscirà ad emergere solo al prezzo di enormi sacrifici. Il romanzo dell’attesa, dell’impotenza e della rabbia, ma anche della speranza, del coraggio e della rinascita.
22,00 20,90

Quindici generazioni di Casavola

tra la Caravella e l’Astronave

Lorenzo Casavola

pagine: 142

Lorenzo Casavola dall’età di undici anni si appassiona alla storia di famiglia leggendo le carte del nonno Eugenio e scoprendo sul libro scolastico di musica il nome del Maestro Franco Casavola. La passione sopita si risveglia nel 1979 quando, Ufficiale del Genio dell’Aeronautica, scopre nella base del 5° Stormo dell’Aeronautica Militare a Rimini l’albo d’onore dei piloti caduti nella Seconda Guerra Mondiale che cita il nome del Sergente Pilota Ugo Casavola, Medaglia d’Argento al Valore Militare. Da allora la ricerca diviene assidua, incrementandosi ancor di più dopo il congedo dal lavoro, avvenuto nel 2005.
14,00 13,30

Campo di parole

Hamid Larbi

pagine: 70

È forse un miracolo, un’impostura, un’arma, una maschera, la sindrome di Don Chisciotte, una disfunzione chimica ormonale, una montagna di crema sanguinante o una follia? Cos’è, se non un atto d’amore o di disperazione; forse una possessione diabolica, o meglio ancora uno stato di grazia o una malattia? Chi lo sa! Ciò di cui sono certo, tuttavia, è che male non fa. Al contrario, talvolta è qualcosa di talmente salutare da svolgere una funzione terapeutica fino a divenire una panacea per le ferite dell’anima. E quando si realizza una tale magia, allora, forse, ci troviamo davanti alla poesia... ...Ed ecco finalmente, “Ce champ de mots”, la sua prima creatura in lingua francese, pubblicata da Edizioni Levant nel 2007 e subito balzata agli onori della cronaca letteraria e a un largo consenso di pubblico.”
12,00 11,40

Anelito soffio dell'anima

Raffaela Condello

pagine: 92

Un libro “terapeutico” che incita, stimola, aiuta e da sollievo. Tentiamo di ritrarci , nel nostro percorso di vita, a più stadi.Spesso lo facciamo nel tentativo di adeguare la nostra figura all’ideale che vorremmo essere o diventare. Immagini che la Condello riesce a mettere al loro posto, attribuendo ad alcune un significato particolare e scartandone invece altre che si spengono da sole, proprio come se i loro colori sbiadissero con il passare degli anni. Una filosofia di vita, di ricordi e di speranze non più tenute nel cassetto ma da guardare e apprezzare giorno dopo giorno . “Scatti” di vita, istantanee, fermi immagine dell’anima, offerti con un soffio, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, per sempre.
13,00 12,35

Quando le guardie suonavano la tromba

Il regio penitenziario di Oneglia. Un mondo sconosciuto

Enzo Ferrari

pagine: 210

Il Regio Penitenziario di Oneglia, su progetto dell’Ing. Pietro Bosso, inaugurato il 1° febbraio 1848, impattò notevolmente sul territorio e sull'economia locale per le molte attività di medio/piccolo artigianato (falegnameria, carpenteria metallica, calzoleria, sartoria, tipografia, litografia) svolte dalla quasi totalità degli “ospiti” per conto dell’Amministrazione o di svariate aziende in appalto. “Nel Penitenziario i reclusi apprendono un mestiere e un’etica lavorativa che torneranno utili una volta tornati nella vita civile”. Il grande Carcere era un «rione» cittadino che dagli iniziali 500 arrivò ad accogliere fino a 800 reclusi. L’enorme struttura si estendeva per quasi due ettari dietro la centrale Piazza Maria Teresa (attuale Piazza Dante) fino alla stazione ferroviaria. Dalle macerie dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale è sorto un nuovo quartiere: i palazzi a Levante di Via Berio, il grattacielo “Andrea Doria”, i giardini “Arturo Toscanini” con relativa autorimessa. “Quando le guardie suonavano la tromba” ripercorre la storia dello stabilimento carcerario, dall’idea iniziale alla sua realizzazione, dalle attività lavorative alla condizione dei detenuti, fino al bombardamento fatale per l’edificio, per la vita del cappellano Don Abbo, di molti carcerati e di otto agenti di custodia. “Quando le guardie suonavano la tromba” ci permette di non perdere per strada una parte del nostro passato.
16,00 15,20

15,00 14,25

Dottore mi sta ascoldando?

Chiara De Luca

pagine: 92

Ho riflettuto molto prima di iniziare a scrivere questo libro, la paura di essere fraintesa era tanta, poi ho pensato che raccontare la mia esperienza personale poteva essere, magari, utile a qualcuno, o comunque sensibilizzare su alcuni temi a me cari. Nel libro ho raccontato la mia storia personale, un banale problema ormonale si è trasformato in una odissea. Il libro non è un attacco ai medici, ma non posso fare a meno di esprimere tutta la mia delusione verso questa categoria, soprattutto verso i medici definiti come “alternativi” dato che spesso di alternativo non hanno proprio nulla. Gli ormoni non sono caramelle ma farmaci veri e propri e come tali dovrebbero essere utilizzati, leggendo il libro capirete il perché di questa affermazione. Nel libro vi è la prefazione del dott. Emanuele Gambacciani, biologo nutrizionista, una delle poche persone del mondo “evoluzionistico” che stimo profondamente.
15,00 14,25

Non avere paura

Silvia Vitrò

pagine: 148

12 racconti sull’intolleranza, il terrorismo, l’immigrazione e la libertà. Il male nel mondo esiste. A volte è più facilmente riconoscibile. Ma nessuno ne è immune, nessun popolo, in nessuna epoca. Però il percorso dell’umanità, pur tra tanti ostacoli, va avanti. L’importante è… non avere paura.
12,00 11,40

Via Del Cancello

Roma mia

Luigia Lupidi Panarello

pagine: 146

In queste poesie Luigia lancia uno sguardo innamorato sulla città e sulle persone che la compongono. Dall’Acquario al Ghetto, da Trastevere alla Piramide, Luigia descrive con gli occhi stupiti di una bambina i pini che arredano i cieli e ci trasmette un amore profondo per Roma, dove ognuno si ricava “i posti suoi”. Un luogo dove la città diventa luce, profumo, suggestioni di momenti gridati, di gesti, di intercalari che tornano dei romani, genti diverse ma familiari gli uni agli altri, uniti da linguaggi comuni, fatti di gesti, abitudini, parole. C’è il disagio delle periferie ed anche del centro, c’è Esquilino colorato e speziato, c’é la vita della città in questi versi, c’è lo sgombero feroce della Comunità Eritrea di piazza Indipendenza, nell’agosto torrido del 2017. C’è la politica, perché la vita e ogni nostro gesto, azione o silenzio, è politica. C’è il cuore in questi versi, il grande cuore di Luigia che ti affascina e ti abbraccia.
12,00 11,40

Le orme violate

Luciana Navone Nosari

pagine: 154

A incidere le orme che tracciano le nostre vite, al di là di quelle impresse dal Destino, dovremmo essere soltanto noi. Ed è sulla scia del nostro cammino che scolpiamo quel solco figlio delle scelte scaturite dalla nostra volontà, dalla loro incisività. A intralciarci talvolta, con il Fato inconfutabile che veglia o incombe sul nostro sentiero, c’è chi cesella, con lingua di serpente, con sevizie mentali, con pugni armati, le orme di cui vorremmo essere i soli artefici. Nel profanare la libertà di scernere, e di operare, è con violenza che scalpella le nostre tracce, generando le ORME VIOLATE
13,00 12,35

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