Libri
Candori
Scritti sull’Inverno
Bruna Milani
pagine: 168
Variazioni sul bianco: visioni e sensazioni invernali colte attraverso candori non solo di neve. Riflessioni “pittoriche” personali e sociali che passando attraverso nevicate, natali, presepi e befane, dicono di un’esperienza totale (mentale, fisica e sensoriale) che rischiamo di non saper più vivere nella sua interezza.
Per Santino
Massimo Flematti
pagine: 176
Il legame tra un uomo e il suo cane è una via di libertà e di fuga che si scontra con le scelte imposte dalle convenzioni in una famiglia borghese degli anni Cinquanta.
Archivio storico
Gesù e i Cristiani
Giuseppe Orestano Cristarella
pagine: 192
Giuseppe Cristarella Orestano di origine calabrese ma torinese di adozione, sposato e padre di due figli, dedica la sua vita alla diffusione del messaggio biblico attraverso la saggistica e la composizione di musica cristiana. Mediante questi 33 capitoli risponde al siffatto interrogativo, attraverso un’accurata ricerca di documenti storici, prevalentemente extra cristiani. Un elenco di prove tangibili che attestano l’esistenza dell’uomo più conosciuto della storia, la cui nascita ha spezzato in due il tempo. E’ lecito per alcuni non accogliere la dottrina biblica, ma è doveroso oramai accettare che Gesù di Nazareth, qualsiasi cosa abbia rappresentato, è realmente esistito lasciando un segno incancellabile nella storia
Cittadinanza attiva, l’origine che non ti aspetti!
La sussidiarietà orizzontale come principio costituzionale e modello nel pensiero e nell’azione educativa di Danilo Dolci
Enrico Pintaldi
pagine: 294
L’attuazione pratica dell’articolo 118, ultimo comma della Costituzione, è il naturale proseguimento dell’opera intrapresa da Danilo Dolci, a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso. Basta ripercorrere alcune delle tappe più significative del suo impegno civile, in una delle regioni più svantaggiate d’Italia, per ritrovare gli stessi tratti caratteristici delle iniziative di amministrazione condivisa promosse, ai giorni nostri, dai sostenitori del ruolo attivo della cittadinanza. È il tentativo di affrancare dalla schiavitù delle deleghe l’uomo, inteso come creatura, nell’accezione latina di persona in procinto di creare. Da una parte, il decisore pubblico che favorisce l’azione, dall’altra, l’autonoma iniziativa dei cittadini. Il perfetto bilanciamento tra questi due elementi costituisce l’optimum della sussidiarietà orizzontale. Un’idea regolativa, in senso kantiano, che ha consentito di orientarsi fra le tante sperimentazioni, già vive ed operanti in molti contesti locali. Così, è stato possibile evidenziare che baratto amministrativo e patto di collaborazione, non trovano spazio sullo stesso gradiente. Essi, contaminati, in misura diversa, da eccessi di ingerenza privatistica e/o pubblicistica, non sono in antitesi. Il primo, di grado certamente inferiore, in un’ipotetica scala di applicazione della norma costituzionale, può essere contenuto nell’altro ma non viceversa. In altre parole, ogni volta che il comportamento del cittadino è, in qualche modo, indotto dal pubblico, viene sì meno quella spontaneità che deve informare di sé l’autonoma iniziativa ma non fino al punto di minare del tutto lo spirito della legge. Talvolta, infatti, la condivisione di responsabilità può sfociare nell’esercizio di buone pratiche, utili alla tutela dell’interesse generale. Basti pensare alla collaborazione civica richiesta nella raccolta differenziata dei rifiuti. La sussidiarietà orizzontale è un meta-principio con “licenza” di mettere ordine. Un criterio che non prescrive contenuti materiali in forma diretta ma offre programmi da attuare con modalità diverse da quelle formalistiche, proprie della scienza giuridica tradizionale. È l’affermazione delle norme di organizzazione, frutto dell’azione degli uomini, su quelle di condotta, effetto della progettualità politica. Esso è anche “imbevuto” di quella plurisoggettività che richiama, alla stregua della complessità del reale, un approccio epistemologico adeguato. La transdisciplinarità è la sfida del terzo millennio. Un luogo magico in cui le persone coinvolte, sebbene abbiano competenze diverse, lavorano insieme come fossero una squadra, escludendo che la posizione di una possa prevalere su quella delle altre. Il testo, articolato in due parti (Baratto amministrativo e patto di collaborazione, espressioni diverse del principio di sussidiarietà orizzontale? - Danilo Dolci profeta della rivoluzione collaborativa,maieuta dello Stato-comunità e paladino della giustizia ambientale), è stato estratto dal project work, presentato all’esame finale del master universitario in scienze della pubblica amministrazione, sostenuto in quel di Roma, il 10 dicembre 2019. Il saggio non ha alcuna pretesa accademica ed è rivolto sia agli operatori del settore che alla platea dei cittadini.
C’era una volta la vera croce rossa italiana
Dossier sulla CRI nazionale, siciliana e di Siracusa dal 2014 al 2020
Salvatore Sparatore
pagine: 98
“Ognuno di noi ha una croce che porta con più o meno dignità: la mia la trascino dal 1996, quando entrai in Croce Rossa, svolgendo la mia attività presso il Comitato di Siracusa. Tutto all'inizio sembrava bello, umano, e regolato. I Volontari Siciliani erano l'orgoglio della nostra terra e si facevano apprezzare in tutta Italia. Ma poi la CRI Siciliana venne commissariata. Ed ecco che la benedetta croce è diventata pesante per alcuni e leggerissima per altri i, quali, avidi e spregiudicati, si sono fatti avanti imponendo loro individualità e modi di vedere, in barba agli obblighi regolamentari e calpestando i 7 principi e il codice etico.”
Uomini in battaglia
Inaspettate analogie e spunti di riflessioni
Rodolfo Maria Brusoni
pagine: 60
Leggendo oggi le vicende degli uomini impegnati in una tremenda battaglia di rilievo europeo, che chiuse tristemente il Rinascimento nel cuore della Lombardia.
Metti il disco che sto arrivando!
Una vita di dischi aperitivo
Enzo Curelli
pagine: 252
Ha una memoria infinita, dicono sia democratico e a portata di tutti ma io del web non mi sono mai fidato troppo. Forse perché sono ancora uno di quelli all’antica che vuole metterci il naso dentro. Per questo ho raccolto su carta anni di
scritti sparsi su blog e social: li voglio vedere, toccare e annusare proprio come faccio con la musica e i suoi ormai obsoleti supporti fisici che piacciono a noi “pochi”. Una raccolta di dischi che in qualche modo hanno segnato la mia vita: di alcuni troverete storie più dettagliate, altri si limiteranno a incrociare il mio percorso, i miei sogni, i miei passi, per alcuni sono bastati solo pochi pensieri.
Un libro che serve a me per fare ordine ma spero giunga anche a voi con lo stesso spirito con il quale è stato concepito: nella più totale libertà di parlare di musica intrecciando ricordi personali, sensazioni e passione.
Le emozioni che toccano il cuore
Letizia Luise
pagine: 82
“Mai crollare e mai essere distrutti perché la vita è come un libro pieno di pagine da scrivere”. Sembrano parole scritte da una persona arrivata ad una certa maturità dopo aver vissuto tante esperienze ed attraversato diverse peripezie: è noto che solo in questo modo è possibile vedere con la lucidità ed il distacco necessari questo meraviglioso percorso che chiamiamo vita per arrivare alla sua “vera” essenza.
“Oggi voglio essere finalmente io.” Anche queste parole sembrano scritte da una persona che, dopo tanto tempo, ha maturato la consapevolezza di poter scegliere di essere “solo” sé stessa non accettando i compromessi oppure le convenzioni promosse dalla società che la circonda: la decisione più impegnativa e coinvolgente per chi non vuole apparire “come gli altri” ma vuole affermare la sua unicità. Sapere che queste parole sono state scritte da una ragazza di quindici anni che vive quotidianamente momenti che altri definiscono di debolezza deve farci pensare a quello che abbiamo e diamo per scontato, a quello che siamo veramente e non lasciamo venga espresso a causa degli altri. Per questo voglio ringraziare Letizia di ogni momento che passa da noi in Accademia Bustese Pattinaggio: nella semplicità dei gesti e nell’ordinarietà degli allenamenti, la sua presenza in pista è un regalo non solo per gli atleti suoi compagni ma per tutta la nostra comunità.
“Da grande vorrei fare la scrittrice e consiglio a tutti i ragazzi di coltivare le proprie passioni ed i propri sogni.”
E voi? Cosa volete VERAMENTE fare?
Alessandro Rogora
Presidente Accademia Bustese Pattinaggi
Il kimono color arancio
Matteo Arena
pagine: 174
Il giovane Andrea sapeva con chiarezza cosa avrebbe chiesto alla vita: una donna da amare e da cui essere amato, un lavoro soddisfacente che gli permettesse di vivere decorosamente in una città “da bere” con tanti cinema e teatri, ed un grande aeroporto per partire e conoscere il mondo. E non avrebbe permesso a nessuno, nemmeno al destino, di interferire nella sua vita privata eccezionalmente normale. Un episodio collegato ad un grave incidente subito all’età di sedici anni sembra però mettere alla prova la sua forte volontà di essere l’unico artefice della propria vita, ma Andrea con opportuna razionalità decide di cancellare dalla memoria alcuni aspetti di quell’episodio che avrebbero potuto condizionare la realizzazione delle sue aspettative. Sceglie infatti di non indagare sulle responsabilità di chi aveva causato l’incidente, confinandole per più di trent’anni tra gli episodi evanescenti del passato. Ma una mattina, preannunciata da una convocazione per l’apertura di un testamento, irrompe nella vita di Andrea “Il kimono color arancio”, una tela del pittore Giuseppe De Nittis da cui era stato fortemente attratto fin da giovane. Andrea è costretto a riappacificarsi con il passato e lo fa con l’aiuto di Barbara e dei ricordi di una infanzia ritrovata. Il ritorno a Spinazzola, luogo che aveva ospitato i momenti più significativi della sua adolescenza diventa finalmente inevitabile e liberatorio.
Sandro
Gaetano Soldano
pagine: 160
Questo romanzo percorre quasi un secolo di storia della famiglia Botero (nome di fantasia) dai primi del '900 ai giorni nostri. Ci troviamo a Corio un paese del Canavese, questa che vi racconto è la storia comune a molte famiglie del luogo, dove a quei tempi la povertà e la miseria condizionavano la vita. I personaggi del romanzo sono molti, ma Sandro è sicuramente il principale, il suo carattere difficile lo porta nella guerra in Somalia al seguito della forza di pace. Ritorna a casa e va a lavorare a Torino nell'azienda di famiglia, ma le radici restano salde a questa terra dove appena può ritorna anche solo per trovare i genitori. Sandro nella sua vita percorre più strade, dapprima vittima e poi "carnefice", ma un carnefice buono legato saldamente alle sue origini e alla sua famiglia, infatti proprio grazie a questa finalmente ritroverà il suo equilibrio, fino a quando un vecchio scritto ..
Serial killer nel bacino di Arcachon
Carlo Medri
pagine: 118
Si tratta di un romanzo che parla di una serie di delitti avvenuti nel paesino di Arcachon e vicinanze, nella zona di Bordeaux in Aquitania: chi è impegnato nelle indagini è il Commissario Benoit. L’ ambientazione è in una zona bellissima tra dune, foreste e mare, con altri piccoli paesi a fare da contorno come Saint Emilion, conosciuto anche per il famoso vino rosso Bordeaux. L’ opera è viva dal punto di vista degli avvenimenti e con sporadiche punte di amorevoli considerazioni umane, intrisa di fatti, colloqui e concetti. Si legge tutta d’ un fiato perché i fatti si susseguono con una continuità eccezionale, ed è piacevole il fatto di presentare colloqui e concetti all’ interno di un romanzo Il legame tra i vari delitti è una concatenazione di fatti che rapisce il lettore, e lo rende quasi partecipe di ogni omicidio. La lettura scorre piacevolmente e non permette al lettoredi distrarsi un attimo
Grammatica comparata
Italiano santacrocese
Michele Castelli, Paolo Mastrangelo
pagine: 194
La derivazione delle lingue romanze dal latino - e quindi anche del dialetto santacrocese - è talmente evidente da non ammettere discussioni. Tuttavia, motivi geografici, storici e sociali hanno impedito il dominio assoluto del latino sulle lingue dei popoli conquistati a partire dal III secolo a.C. e ciò determinò con il tempo precise differenze di parlate le quali diedero origine alle diverse lingue nazionali.