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Libri

UNA VITA FA… Chi era costui?

Vito Mastrolia

pagine: 238

Questo libro ripercorre le vicende della vita di Van, pseudonimo dell’Autore.La narrazione parte dalla difficile esistenza in un quartiere periferico di Napoli, negli anni della Seconda guerra mondiale, giunge a quella in un tranquillo paesino della provincia di Potenza, dove l’Autore trascorre parte della sua fanciullezza ed adolescenza, da qui approda a Reggio Calabria. Ma non sarà l’ultima tappa.Lo sradicamento da più di un luogo è sottolineato dalla sofferenza intima di un adolescente e poi di un giovane uomo, che però riesce, sia pure a fatica, ad inserirsi in realtà di volta in volta del tutto nuove. Il lavoro per mantenersi all'università, i bei momenti di vita sentimentale, l’incontro con la ragazza che sarà la moglie e la madre dei suoi figli, sono anche l’oggetto della narrazione. La parte forse più interessante di tutto il percorso della vita di Van è l’avventura, in parte un azzardo, del trasferimento in Alto Adige, della creazione proprio qui della sua famiglia, della sua lunga carriera lavorativa a Bolzano, che lo vede impegnato in molteplici importanti incarichi istituzionali. Non manca la descrizione dei momenti di vita e di lavoro in attività extra scolastiche, di tipo socio-culturale.La nomina a «Cavaliere al merito della Repubblica Italiana» conclude questo percorsodi un «forestiero» approdato casualmente in un Territorio sconosciuto, il Südtirol-Alto Adige, anche difficile, in un certo momento storico. Esso sarà la sua nuova «Heimat». La nostalgia dei luoghi in cui è vissuto, il ricordo delle persone del suo passato connotano inevitabilmente il racconto.
15,00 14,25

16,00 15,20

14,00 13,30

Petricore

Marco Comigni

pagine: 114

13,00 12,35

Ponte Maggiore

Alessandro Di Meo

pagine: 208

Agro Pontino, anni ’60. Sullo sfondo della quotidiana vita dei contadini delle campagne e dei borghi, un manipolo di ragazzini in vacanza nel vecchio podere di campagna della nonna cerca di ritrovare il cane di famiglia, scomparso misteriosamente. Il ricordo della guerra con tutte le sue conseguenze si ritrova ancora nelle vicende di un quotidiano fatto di sacrifici e tanta, tanta semplicità.Tra fantasia, avventure e ricordi di un tempo andato che non tornerà, il legame col presente, come un filo a riannodare le fasi della vita. Ma la vita è un sogno e nei sogni, spesso, si ritrova la vera essenza della nostra, effimera e precaria esistenza.
14,00 13,30

Discrezione

(…di Scienza, Donna, Lupi e Dei)

Alberto Gabrielli

pagine: 248

Nella trama continua dello spaziotempo, emergono - come singolari discontinuità, come improvvise opportunità in un infinito labirinto, - elementi ed eventi discreti: un grillo, una galassia, un ruggito, un bipede, un diamante, un cimitero monumentale, un cloroplasto, una lirica, una data, una coda … . Discrezioni che solo nella continuità dello spaziotempo possono emergere distinte e ... discrete, appunto; e splendere della loro straordinarietà.In – e per – quella trama trascorriamo il nostro tempo infinitesimo, condividendo con altre realtà discrete una improbabilità termodinamica che ci fa belli ed unici.Degli eventi possibili nello spaziotempo recepiamo direttamente quelli sensibili ai nostri recettori sensoriali. Molti altri riusciamo a recepirli indirettamente con strumenti complessi e talora stravaganti (chi ha mai “sentito” il bosone di Higgs ?). Ma è la capacità di trasformare quegli eventi recepiti passivamente dai recettori nervosi, in episteme, in conoscenza che ci ha resi habili e sapienti; e che dovrebbe consigliarci di occupare/attraversare/deformare la trama del cronòtopo con questa nostra unica vita in una disposizione di profonda umiltà e rispetto per ogni altro ed ogni altrove. Invece talora dissipiamo l’ energia della nostra esistenza, spesso inconsciamente, più spesso incoscientemente, nella ricerca del Potere e quindi del possesso su ogni altro e su ogni altrove, siano essi assai prossimi, come la Donna, o assai remoti, come terre o spazi lontani.
16,00 15,20

La MACCHINA CHE IMPARO’ A SOGNARE

José Cavalieri

pagine: 206

Un traduttore immaginario si trova in Italia con in mano le copie di un misterioso manoscritto arrivato dall'Argentina. Del suo vero autore non si hanno più tracce. Nello stile narrativo del "realismo magico”, comune a tanti scrittori latinoamericani, l'autore ci conduce per mano su due piani di lettura: quello della pura avventura, dove non mancano pathos e colpi di scena e quello più profondo dove possiamo trovare tanti elementi di riflessione personale. In un susseguirsi di storie nella storia, ci troviamo davanti alla metafora della natura umana, dell'avventura della vita, della sua evoluzione e del suo futuro come specie. Così, lo stregone che gira per le campagne della "pampa" e della "Patagonia" con il suo marchingegno per attirare la pioggia, forse non è altro che la rappresentazione di un conflitto interiore: la vera battaglia combattuta dalla nostra parte migliore contro la desertificazione dell'animo umano.
16,00 15,20

Liternauta

José Cavalieri

pagine: 156

Nella vita dell'autore la Scrittura ha avuto un ruolo fondamentale sia per reagire davanti alle sconfitte più devastanti, sia per esprimere l'amore, la gioia e la speranza. La Poesia è stata un'alleata preziosa che lo ha sostenuto nel dolore e che ha contribuito alla sua trasformazione e rinascita. La difesa dei sogni, delle utopie e la fusione con il paesaggio sono cardini principali sui quali si articolano molti elementi simbolici della costruzione poetica. La poesia nasce in modo spontaneo, non è mai un'elaborazione artefatta: rappresenta un veicolo, una "zattera di tronchi", sulla quale l'autore è salito per abbandonarsi al flusso della vita senza opporre resistenza. Un "luogo" da dove osservare il mondo e sé stesso come "una freccia ormai scoccata che vola sulla carta più veloce dell'inchiostro".
13,00 12,35

Il ritorno del Piccolo Principe

José Cavalieri

pagine: 114

"Il Piccolo Principe" ha lasciato certamente un segno in quanti lo hanno letto. È stato un luminoso stimolo per la sensibilità e l'immaginazione di intere generazioni. Ci dice l'autore de 'Il Ritorno del Piccolo Principe': " ... quello che sentii allora fu come la fine di quel sentimento di solitudine e di diversità: da qualche parte c'era qualcun altro che, come me, aveva il bisogno irrinunciabile di guardare i tramonti ... ". Questa è la storia di uno strano clochard raccontata nel 2020 da uno dei personaggi del romanzo che, sul finire del ventesimo secolo, è stato testimone dei giorni trascorsi da un vecchio barbone proprio sotto la finestra del suo appartamento a Parigi. In queste pagine troverete il perché racconta la storia soltanto vent'anni dopo e anche perché questo vecchio clochard viene chiamato "Piccolo Principe".
15,00 14,25

14,00 13,30

La favola di Thea

Alessia Esse

pagine: 352

In apparenza, Thea Harrison vive una favola: la sua carriera è in ascesa, i suoi amici l'adorano, e un folto esercito di fotomodelli è pronto a regalarle notti di sesso passionale. Negli ultimi cinque anni, infatti, la ventisettenne è diventata una delle fashion blogger più richieste e apprezzate. Thea tocca il cielo con un dito quando riceve un invito per partecipare al Gala annuale del Metropolitan Museum. Si tratta del coronamento di un sogno, e di un'opportunità professionale senza pari. È al museo che Thea conosce Mordecai Reed, un ragazzo cinico e scorbutico che non si fa problemi a dirle ciò che pensa. Nonostante questo, tra i due nasce un legame sorprendente, che cresce quando Thea si rende conto che lei e Mordecai non sono così diversi come sembra. Ma la ragazza sa che aprire il suo core vorrebbe dire rilevare a Mordecai un segreto nascosto per anni. Un segreto capace di distruggere tutto ciò che lei ha costruito a New York. Finora Thea è stata brava a fingere. Riuscirà a farlo ancora, quando Mordecai le farà dubitare della maschera che indossa? E cosa accadrà quando il passato tornerà a minacciare la sua nuova vita?
10,00 9,50

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