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Libri

VI Ciclo di Studi Medievali

Atti del convegno (Firenze, 8-9 giugno 2020)

Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino NUME

pagine: 504

50,00 47,50

“Vivere è…”

Biografia romanzata di don Tonino Bello con Prefazione di Maria Ursi Amesbury

Elena Tolve

pagine: 186

15,00 14,25

Ponte Maggiore

Alessandro Di Meo

pagine: 208

Agro Pontino, anni ’60. Sullo sfondo della quotidiana vita dei contadini delle campagne e dei borghi, un manipolo di ragazzini in vacanza nel vecchio podere di campagna della nonna cerca di ritrovare il cane di famiglia, scomparso misteriosamente. Il ricordo della guerra con tutte le sue conseguenze si ritrova ancora nelle vicende di un quotidiano fatto di sacrifici e tanta, tanta semplicità.Tra fantasia, avventure e ricordi di un tempo andato che non tornerà, il legame col presente, come un filo a riannodare le fasi della vita. Ma la vita è un sogno e nei sogni, spesso, si ritrova la vera essenza della nostra, effimera e precaria esistenza.
14,00 13,30

Primo Levi, maestro d’organizzazione

Riflessioni e divagazioni su temi di organizzazione tratti dal libro “La chiave a stella

Gianluigi Vecchi

pagine: 78

Tutti conoscono Primo Levi, lo scrittore testimone dell’inferno dei Lager. Forse però non tutti sanno, o ricordano, che Levi, chimico, è stato per anni anche il direttore di un’azienda di vernici. Scommetto però che non sono in molti ad immaginarselo come un maestro dell’organizzazione. Eppure, agli esperti di organizzazione, basterebbero solo poche frasi rivelatrici, tratte dal suo libro “La chiave a stella”, per riconoscergli a pieno titolo anche questo ruolo. “Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa una verità che non molti conoscono.” Quale consulente di organizzazione potrebbe trovare una migliore motivazione per il lavoro? Anche se oggi il principio si è un po’ arrugginito; e viene maltrattato dagli slogan di certi irresponsabili. Avendo contratto molti debiti di riconoscenza nei confronti di Levi, anche come maestro di organizzazione (e di vita), mi sono messo a selezionare e a commentare, con qualche divagazione, una piccola raccolta di principi organizzativi stralciati dal suo libro, riportati tipo quaderno di appunti; cercando di classificarli e raggrupparli in maniera coerente. E così mi sono accorto di essermi imbattuto in questi attualissimi temi di organizzazione (ma non solo): Competenze, Amore per il lavoro, Leadership, Complessità, Autonomia e Proattività. A cui ho aggiunto alcune osservazioni e riflessioni, suggerite da una lunga pratica professionale.Vabbè, spero di non annoiarvi troppo. Se succede, non è certo colpa di Levi, ma solo mia.
11,00 10,45

Racconti di un amore in tempo di quarantena

Ilaria Antolino

pagine: 262

Durante i due mesi di quarantena, chiusa in casa e lontana dal proprio fidanzato che vive in Germania, senza alcuna certezza sul giorno in cui si potranno rivedere, una ragazza decide di combattere la tristezza e appiattire la distanza scrivendo e inviandogli ogni giorno un racconto d’amore di cui proprio loro due sono i protagonisti. In quarantatré racconti trasforma la loro vita insieme in un breve romanzo rosa composto dai momenti più memorabili che i due hanno condiviso in quattro anni di relazione e che ha lo scopo di confortare gli animi di entrambi e di dare prova della tenacia del loro amore, dimostrando allo stesso tempo che la lontananza fisica non sempre compromette la distanza emotiva tra chi si ama.
15,00 14,25

Stefania Vargiu

Stefania Vargiu

pagine: 100

Il coraggio di raccontarsi dal di dentro, di cristallizzare le proprie emozioni, marcandole con un sigillo che impedisca loro di sbiadirsi mescolandosi con la quotidianità. E poi regalarle al lettore con generosità. Ma non è ostentazione, semmai è un’urgenza di condividere passioni, ansie, turbamenti, gioie, sofferenze attraverso il racconto di momenti che, normalmente, fanno parte dell’intimo più protetto di ciascuno. A volte è nella natura dell’uomo considerare, oltre alla propria, la sofferenza degli altri, spesso facendosi carico oltre misura del fardello altrui, fino a farsene quasi schiacciare… Quasi, ma non del tutto, se si ha la forza di non perdere di vista la propria meta e di mantenere ben saldi quei principi che, infine, danno senso alla vita stessa. In questo racconto il lettore si sente vicino a Stefania e prova le sue emozioni, rivivendo le proprie diverse ed uguali; l’accompagna lungo il suo percorso, con la speranza che alla fine le farfalle perdano il loro nero colore da triste presagio; e la speranza diviene certezza quando, insieme a lei, tira le somme della sua esperienza di vita e, forse, della propria. Il ritmo narrativo è molto personale e sottolinea la drammaticità di molti passaggi. Il racconto è come un fiume in piena, con salti d'acqua, mulinelli, anse calme e rapide tumultuose, fino a sfociare nel mare della consapevolezza, della maturità, della saggezza.
12,00 11,40

Storie di tazzine, armadi e scarpe

Francesca Mellacca, Ernestina Rossotto

pagine: 174

Nel testo si prende in considerazione il variegato mondo degli oggetti e le relazioni con l’uomo. Nella prima parte, si analizzano alcuni poteri degli oggetti: comunicativo, emotivo, metaforico, relazionale. Nella seconda parte, brevi elaborati, narrano le possibili ed infinite storie quotidiane, dove i protagonisti sono gli oggetti che silenti accompagnano la vita dell’uomo. Ne emerge una visione decisamente ricca di sfumature e dal grande potere comunicativo. Una riflessione per, forse, far riflettere.
15,00 14,25

UNA VITA FA… Chi era costui?

Vito Mastrolia

pagine: 238

Questo libro ripercorre le vicende della vita di Van, pseudonimo dell’Autore.La narrazione parte dalla difficile esistenza in un quartiere periferico di Napoli, negli anni della Seconda guerra mondiale, giunge a quella in un tranquillo paesino della provincia di Potenza, dove l’Autore trascorre parte della sua fanciullezza ed adolescenza, da qui approda a Reggio Calabria. Ma non sarà l’ultima tappa.Lo sradicamento da più di un luogo è sottolineato dalla sofferenza intima di un adolescente e poi di un giovane uomo, che però riesce, sia pure a fatica, ad inserirsi in realtà di volta in volta del tutto nuove. Il lavoro per mantenersi all'università, i bei momenti di vita sentimentale, l’incontro con la ragazza che sarà la moglie e la madre dei suoi figli, sono anche l’oggetto della narrazione. La parte forse più interessante di tutto il percorso della vita di Van è l’avventura, in parte un azzardo, del trasferimento in Alto Adige, della creazione proprio qui della sua famiglia, della sua lunga carriera lavorativa a Bolzano, che lo vede impegnato in molteplici importanti incarichi istituzionali. Non manca la descrizione dei momenti di vita e di lavoro in attività extra scolastiche, di tipo socio-culturale.La nomina a «Cavaliere al merito della Repubblica Italiana» conclude questo percorsodi un «forestiero» approdato casualmente in un Territorio sconosciuto, il Südtirol-Alto Adige, anche difficile, in un certo momento storico. Esso sarà la sua nuova «Heimat». La nostalgia dei luoghi in cui è vissuto, il ricordo delle persone del suo passato connotano inevitabilmente il racconto.
15,00 14,25

Versi diversi

Raccolta di versi in rima

Lido Pacciardi

pagine: 196

Una nuova raccolta di versi che sottopongo al giudizio dei lettori e degli appassionati di poesia, sperando che, appunto, di poesia si tratti. La poesia è cosa strana, sfuggente, multicolore; muta faccia e portamento ad ogni scossa, ad ogni più lieve moto dell’anima; risente d’ogni stato d’umore e di condizione e può consolare e addolcire, far sognare e illudere o caricarsi di gravezza e tediare fino alla morte. Comunque sia resta - quando poesia è veramente - una creazione in cui la voce e il canto si trasformano in sensazioni ed emozioni, in sogni, andando ben al di là del reale, in mondi e ambienti in cui l’irrazionale e l’impossibile trasformano e operano di comune accordo, portandosi insieme sulle ali leggere dell’immaginazione, in età, luoghi, vicende e paesaggi che trovano in se stessi, nella loro intima sfuggente natura, il motivo della loro esistenza e della loro vitalità… E se volgiamo poi la nostra attenzione all’infinito che ci sovrasta, all’eterno irrisolto mistero delle stelle, là dove l’insufficiente ragione ha posto per consolarsi un dio, ancora laggiù la poesia trova campo e motivo di essere e di operare, nel cangiante e fertile incontro col mito…
15,00 14,25

Carbonara Aquilonia 1799-1949

Insurrezioni, brigantaggio, rivolte contadine

Dario Ianneci

pagine: 176

Il 1799 fu l’anno della rivoluzione di Napoli. Da questo momento niente nel Mezzogiorno fu più uguale a prima. La diffusione delle nuove idee giacobine, l’eco della Rivoluzione francese, con i suoi rivolgimenti istituzionali, giuridici, amministrativi, avrebbe dovuto portare definitivamente il Sud Italia fuori dal Medioevo feudale. Ma la classe borghese che nelle città e nei paesi avrebbe dovuto dirigere il nuovo corso delle cose si è rivelata inferiore al suo compito storico, spesso sostituendosi semplicemente al vecchio potere feudale, interessata solo ad “estrarre” dalle scarse risorse disponibili quanto potesse assicurarle vantaggio e predominio. Nella lotta intorno alla divisione delle terre demaniali, cominciata nel 1810, è la radice della tradizionale contrapposizione di galantuomini e cafoni, che ha caratterizzato la storia delle comunità meridionali per oltre centocinquant’anni, di cui insorgenze, banditismo, brigantaggio sociale, tumulti contadini sono l’espressione più drammatica e violenta. Questo processo tipico è colto e documentato nelle vicende della piccola Carbonara Aquilonia, minuscolo borgo dell’Alta Irpinia, in cui si manifestano tutte le contraddizioni ed i problemi che hanno segnato il mancato sviluppo in senso moderno del Mezzogiorno d’Italia.
16,50 15,68

Diario di un artista di strada

Reggio E. – Bologna A/R

Pasquale De Luca

pagine: 120

E’ stato come un fermo immagine.Le nostre vite si sono fermate di botto.Ognuno si è trovato dov’era, e dov’era è rimasto.Stavolta non abbiamo potuto fare fintadi non vedere, voltarci dall’altra parteo prendere un treno e scappare......soprattutto da noi stessi!
13,00 12,35

Il Mantra della Montagna

Viaggio esperienziale

Paola Rosalinda Marongiu

pagine: 92

Un viaggio iniziato all'interno di sé, confluisce nel ricordo dell'esperienza realmente vissuta in un Paese di grande spiritualità, il Nepal, conservata in un angolo del cuore, e la fa rivivere in una rielaborazione del proprio dolore, ritrovando la connessione profonda con l'universo, grazie alla pratica del Qi Gong e della meditazione. “E alla fine di tutto questo andare, ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta.” T. S. Eliot
14,00 13,30

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